L'elaborato ha come oggetto l'analisi delle opposte visioni circa il possibile declino degli Stati Uniti dalla fine degli anni Ottanta al 2008. Prendendo, infatti, in esame il pensiero di importanti storici e politologi, è possibile operare una riflessione sul ruolo che hanno giocato, giocano oggi e potranno giocare in futuro gli Stati Uniti. Evidentemente, le ragioni del declino e quelle della persistenza dell'ordine americano rivelano un dibattito molto denso dal punto di vista teorico che ci permette di avere diverse prospettive del mondo post-bipolare: l'avvento di un'era di ordine o di disordine globale; una irresistibile occidentalizzazione del mondo oppure una lunga epoca di scontri di civiltà; una ingovernabile e caotica frammentazione del pianeta sotto la spinta di sanguinosi revivals etnici, nazionalistici, culturali e religiosi, a loro volta alimentati da povertà, sovrappopolazione, scarsità di risorse, catastrofi climatiche, disintegrazione del tessuto sociale oppure una democrazia internazionale e un federalismo mondiale; l'egemonia incontrastata dell'unica superpotenza sopravvissuta alla dissoluzione del bipolarismo oppure il suo inarrestabile declino. L'assenza di una conclusione condivisa è indice della complessità del tema. È necessaria, dunque, cautela tanto nel prevedere il ripetersi ciclico della storia quanto nell'individuare una specificità americana in grado di cambiare il corso della stessa. Gli Stati Uniti, a ogni modo, se sapranno capire i nuovi tempi potranno ancora a lungo agire con successo ¿ per dirla alla Huntington ¿ nel complesso mondo uni-multipolare.
Dibattito sul declino degli Stati Uniti
APPIOTTI, VALENTINA
2017/2018
Abstract
L'elaborato ha come oggetto l'analisi delle opposte visioni circa il possibile declino degli Stati Uniti dalla fine degli anni Ottanta al 2008. Prendendo, infatti, in esame il pensiero di importanti storici e politologi, è possibile operare una riflessione sul ruolo che hanno giocato, giocano oggi e potranno giocare in futuro gli Stati Uniti. Evidentemente, le ragioni del declino e quelle della persistenza dell'ordine americano rivelano un dibattito molto denso dal punto di vista teorico che ci permette di avere diverse prospettive del mondo post-bipolare: l'avvento di un'era di ordine o di disordine globale; una irresistibile occidentalizzazione del mondo oppure una lunga epoca di scontri di civiltà; una ingovernabile e caotica frammentazione del pianeta sotto la spinta di sanguinosi revivals etnici, nazionalistici, culturali e religiosi, a loro volta alimentati da povertà, sovrappopolazione, scarsità di risorse, catastrofi climatiche, disintegrazione del tessuto sociale oppure una democrazia internazionale e un federalismo mondiale; l'egemonia incontrastata dell'unica superpotenza sopravvissuta alla dissoluzione del bipolarismo oppure il suo inarrestabile declino. L'assenza di una conclusione condivisa è indice della complessità del tema. È necessaria, dunque, cautela tanto nel prevedere il ripetersi ciclico della storia quanto nell'individuare una specificità americana in grado di cambiare il corso della stessa. Gli Stati Uniti, a ogni modo, se sapranno capire i nuovi tempi potranno ancora a lungo agire con successo ¿ per dirla alla Huntington ¿ nel complesso mondo uni-multipolare.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/55751