Negli ultimi decenni la centralità della conoscenza e delle informazioni è divenuta imprescindibile in ogni contesto organizzativo, tanto da divenire una delle risorse centrali di vantaggio competitivo delle imprese. Ciò è dovuto ad un progressivo cambiamento nel paradigma dei fattori critici del successo. Nel corso degli anni, infatti, si è assistito ad una rivalutazione degli elementi che per decenni hanno guidato la fortuna delle grandi Firms quali, ad esempio, la prossimità agli approvvigionamenti di materie prime, l’accesso al mercato del capitale ed il lavoro a basso costo. Chiaramente, non si tratta di variabili oggi ininfluenti ed irrilevanti, in particolare per quei business che non possono prescindervi, ma possiamo con certezza affermare che hanno lasciato spazio a fattori critici per il successo di differente natura, guidati dai driver della digital transformation, la gestione dell’intangible come asset di primaria rilevanza e la gestione della conoscenza estraibile dai dati. La creazione di sistemi per la gestione della conoscenza all’interno delle imprese rappresenta una delle sfide più attuali e di maggior rilievo del nostro presente: a partire dalla diffusione dell’informazione su larga scala, in particolar modo con l’avvento di Internet e delle nuove tecnologie, la conoscenza umana si è estesa in maniera esponenziale e l’accesso e la produzione di informazioni e dati sono cresciuti oltre ogni modo. Essere in grado di modellare, organizzare e gestire le informazioni è la vera sfida, poiché una realtà altamente digitalizzata e la mole di dati cui si è costantemente sollecitati rischiano di generare confusione, effetti fuorvianti e sovraccarichi informativi. In tal senso, sono molteplici le soluzioni che negli anni sono avanzate nel quotidiano organizzativo ma, ad oggi, la gestione di tali tecnologie continua a rappresentare una sfida diffusa su larga scala, sia per le aziende di piccole e medie dimensioni, sia per le grandi imprese internazionali. La Business Intelligence, fra i molteplici tools sul mercato, rappresenta una fondamentale risorsa a supporto della gestione dei dati e delle preziose informazioni che essi contengono. L’obiettivo e la sfida per le imprese di oggi, che vogliano permanere nello scenario competitivo del futuro, si concretizza nella formulazione di sistemi di governance altamente sofisticati, che permettano di generare conoscenza dall’analisi dei dati. D’altra parte, non irrilevante è il fatto che spesso il principale problema nell’implementazione di questo genere di tecnologie non siano i costi a queste associati, bensì la capacità e la conoscenza necessarie al fine di poter comprendere i dati e porsi le corrette domande, poiché solo grazie a questi aspetti è possibile ricavare conoscenza concretamente utilizzabile per le proprie scelte organizzative e strategiche. “Dov’è la saggezza che abbiamo perduto nella conoscenza? Dov’è la conoscenza che abbiamo smarrito nell’informazione?” .
Business Intelligence come Tool Strategico per Ottimizzare i Processi Decisionali
MIUCCIO, FRANCESCA
2022/2023
Abstract
Negli ultimi decenni la centralità della conoscenza e delle informazioni è divenuta imprescindibile in ogni contesto organizzativo, tanto da divenire una delle risorse centrali di vantaggio competitivo delle imprese. Ciò è dovuto ad un progressivo cambiamento nel paradigma dei fattori critici del successo. Nel corso degli anni, infatti, si è assistito ad una rivalutazione degli elementi che per decenni hanno guidato la fortuna delle grandi Firms quali, ad esempio, la prossimità agli approvvigionamenti di materie prime, l’accesso al mercato del capitale ed il lavoro a basso costo. Chiaramente, non si tratta di variabili oggi ininfluenti ed irrilevanti, in particolare per quei business che non possono prescindervi, ma possiamo con certezza affermare che hanno lasciato spazio a fattori critici per il successo di differente natura, guidati dai driver della digital transformation, la gestione dell’intangible come asset di primaria rilevanza e la gestione della conoscenza estraibile dai dati. La creazione di sistemi per la gestione della conoscenza all’interno delle imprese rappresenta una delle sfide più attuali e di maggior rilievo del nostro presente: a partire dalla diffusione dell’informazione su larga scala, in particolar modo con l’avvento di Internet e delle nuove tecnologie, la conoscenza umana si è estesa in maniera esponenziale e l’accesso e la produzione di informazioni e dati sono cresciuti oltre ogni modo. Essere in grado di modellare, organizzare e gestire le informazioni è la vera sfida, poiché una realtà altamente digitalizzata e la mole di dati cui si è costantemente sollecitati rischiano di generare confusione, effetti fuorvianti e sovraccarichi informativi. In tal senso, sono molteplici le soluzioni che negli anni sono avanzate nel quotidiano organizzativo ma, ad oggi, la gestione di tali tecnologie continua a rappresentare una sfida diffusa su larga scala, sia per le aziende di piccole e medie dimensioni, sia per le grandi imprese internazionali. La Business Intelligence, fra i molteplici tools sul mercato, rappresenta una fondamentale risorsa a supporto della gestione dei dati e delle preziose informazioni che essi contengono. L’obiettivo e la sfida per le imprese di oggi, che vogliano permanere nello scenario competitivo del futuro, si concretizza nella formulazione di sistemi di governance altamente sofisticati, che permettano di generare conoscenza dall’analisi dei dati. D’altra parte, non irrilevante è il fatto che spesso il principale problema nell’implementazione di questo genere di tecnologie non siano i costi a queste associati, bensì la capacità e la conoscenza necessarie al fine di poter comprendere i dati e porsi le corrette domande, poiché solo grazie a questi aspetti è possibile ricavare conoscenza concretamente utilizzabile per le proprie scelte organizzative e strategiche. “Dov’è la saggezza che abbiamo perduto nella conoscenza? Dov’è la conoscenza che abbiamo smarrito nell’informazione?” .File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/55710