Lo scopo di questa tesi è quello di valutare il fenomeno della disidratazione nella specie caprina in lattazione durante il periodo estivo di alpeggio, attraverso l’utilizzo di indicatori già utilizzati e validati su altre specie animali. Ai fini di questo progetto, sono stati presi in esame 10 allevamenti di capre da latte di razza Camosciata delle Alpi, Valdostana e loro incrocio, suddivisi in 6 greggi alpeggi (A1-A6) nella zona dell’ASL TO3. I dati sono stati raccolti durante le mungiture del mattino e della sera e, per motivi di fattibilità, è stato possibile raccogliere le informazioni su 60 capre. I test adottati per valutare la disidratazione sono stati lo Skin tent test della pelle sul collo e sullo sterno e il Capillary refill time sulla gengiva. I primi due test si basano su prove di tensione della pelle nei quali è stato considerato il tempo impiegato dai lembi di pelle interessati a tornare alla loro posizione naturale. Il terzo test si basa sul tempo di riempimento capillare, quindi, vengono presi in considerazione i secondi che impiega, la gengiva, dopo essere stata premuta, a ritornare al colore naturale. Inoltre, è stata raccolta la temperatura rettale che è un indicatore di stress da calore e può offrire un’indicazione ulteriore della percezione del caldo da parte degli animali. I dati raccolti dai due valutatori sono stati analizzati statisticamente utilizzando il software SPSS v.27. La riproducibilità tra valutatori è stata determinata mediante correlazione intraclasse e ha riportato un accordo assoluto (CI>0,9) per tutte le variabili oggetto di valutazione. Per le successive analisi statistiche si è pertanto deciso di utilizzare solo i dati raccolti in campo da un singolo valutatore. L’analisi mostra una differenza statisticamente significativa per lo Skin tent test a livello dello sterno tra mattina e sera (mattina: 1,67±0,75 secondi; sera: 1,40±0,62 secondi; p=0,037) e una differenza statisticamente significativa tra alpeggi per lo Skin tent test a livello del collo raccolto alla sera (p=0,007) e lo Skin tent test a livello dello sterno alla mattina (p=0,025). L’interazione tra Skin tent test a livello del collo e alpeggio è risultata significativa (p=0,035). Come atteso, la temperatura rettale è risultata maggiore la sera rispetto al mattino (cause fisiologiche). I risultati inattesi, invece, sono relativi al test della pelle sullo sterno tra mattina e sera, nel quale la pelle rientra prima la sera rispetto al mattino. Questo risultato potrebbe essere relativo a diversi fattori, quali: l’assenza di acqua durante la notte, il fatto che non venisse praticata la mungitura serale, il sovraffollamento della stalla. Queste diverse ipotesi potrebbero anche spiegare la differenza statisticamente significativa riscontrata tra alpeggi per lo Skin tent test a livello dello sterno alla mattina. Si può ipotizzare che la differenza statisticamente significativa tra alpeggi per lo Skin tent test a livello del collo raccolto alla sera dipenda dalla disponibilità di acqua al pascolo, fondamentale per le capre in lattazione. Infine, l’interazione significativa tra Skin tent test a livello del collo e alpeggio potrebbe essere riconducibile alla disponibilità di punti acqua e di ripari al pascolo, alle temperature esterne, a eventuali colpi di calore ma anche all’età delle capre (media 5 anni) che influisce sul tempo di ritorno della pelle del collo, se superiore a cinque anni secondo studi condotti sugli equini.
Valutazione dello stato di disidratazione di capre da latte in alpeggio
GAOZZA, GIORGIA
2021/2022
Abstract
Lo scopo di questa tesi è quello di valutare il fenomeno della disidratazione nella specie caprina in lattazione durante il periodo estivo di alpeggio, attraverso l’utilizzo di indicatori già utilizzati e validati su altre specie animali. Ai fini di questo progetto, sono stati presi in esame 10 allevamenti di capre da latte di razza Camosciata delle Alpi, Valdostana e loro incrocio, suddivisi in 6 greggi alpeggi (A1-A6) nella zona dell’ASL TO3. I dati sono stati raccolti durante le mungiture del mattino e della sera e, per motivi di fattibilità, è stato possibile raccogliere le informazioni su 60 capre. I test adottati per valutare la disidratazione sono stati lo Skin tent test della pelle sul collo e sullo sterno e il Capillary refill time sulla gengiva. I primi due test si basano su prove di tensione della pelle nei quali è stato considerato il tempo impiegato dai lembi di pelle interessati a tornare alla loro posizione naturale. Il terzo test si basa sul tempo di riempimento capillare, quindi, vengono presi in considerazione i secondi che impiega, la gengiva, dopo essere stata premuta, a ritornare al colore naturale. Inoltre, è stata raccolta la temperatura rettale che è un indicatore di stress da calore e può offrire un’indicazione ulteriore della percezione del caldo da parte degli animali. I dati raccolti dai due valutatori sono stati analizzati statisticamente utilizzando il software SPSS v.27. La riproducibilità tra valutatori è stata determinata mediante correlazione intraclasse e ha riportato un accordo assoluto (CI>0,9) per tutte le variabili oggetto di valutazione. Per le successive analisi statistiche si è pertanto deciso di utilizzare solo i dati raccolti in campo da un singolo valutatore. L’analisi mostra una differenza statisticamente significativa per lo Skin tent test a livello dello sterno tra mattina e sera (mattina: 1,67±0,75 secondi; sera: 1,40±0,62 secondi; p=0,037) e una differenza statisticamente significativa tra alpeggi per lo Skin tent test a livello del collo raccolto alla sera (p=0,007) e lo Skin tent test a livello dello sterno alla mattina (p=0,025). L’interazione tra Skin tent test a livello del collo e alpeggio è risultata significativa (p=0,035). Come atteso, la temperatura rettale è risultata maggiore la sera rispetto al mattino (cause fisiologiche). I risultati inattesi, invece, sono relativi al test della pelle sullo sterno tra mattina e sera, nel quale la pelle rientra prima la sera rispetto al mattino. Questo risultato potrebbe essere relativo a diversi fattori, quali: l’assenza di acqua durante la notte, il fatto che non venisse praticata la mungitura serale, il sovraffollamento della stalla. Queste diverse ipotesi potrebbero anche spiegare la differenza statisticamente significativa riscontrata tra alpeggi per lo Skin tent test a livello dello sterno alla mattina. Si può ipotizzare che la differenza statisticamente significativa tra alpeggi per lo Skin tent test a livello del collo raccolto alla sera dipenda dalla disponibilità di acqua al pascolo, fondamentale per le capre in lattazione. Infine, l’interazione significativa tra Skin tent test a livello del collo e alpeggio potrebbe essere riconducibile alla disponibilità di punti acqua e di ripari al pascolo, alle temperature esterne, a eventuali colpi di calore ma anche all’età delle capre (media 5 anni) che influisce sul tempo di ritorno della pelle del collo, se superiore a cinque anni secondo studi condotti sugli equini.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/55684