The sustainability, till now considered an optional aspect of human activities, is likely to become a priority and mandatory requirement soon considering the changes occurred at the global level. Therefore, it is necessary to have sustainability assessment methods that are as wide as possible, that allow its parameterization, but also useful from a communicative point of view. Despite to the several approaches proposed in recent years, few methods were developed to consider at the same time environmental, social and economic aspects, especially when it results from complex systems that perform simultaneously several functions. Agricultural and livestock farms fall into this category because, in addition to the production function, they perform several other functions at territorial, economic and social level that cannot be neglected. For this reason, this thesis tries to apply a new sustainability assessment method developed by the Department of Agricultural, Forestry and Food Sciences (DISAFA) of the University of Turin, called "I-sustain". This approach has been applied to livestock farms that rear Piemontese cattle breed according to the cow-calf line, to identify method’s strengths and weaknesses. The farms were chosen based on their characteristics and differentiate by territorial context and technical-productive aspects. The farms selected were an intensive farm not located in restricted areas, a semi-intensive farm in a nitrate vulnerable zone (NVZ) and an extensive farm located in marginal area. The farms data were collected through inspection and interview with the owner and from the official documents. The nutrients balance was made sampling the feeds. Other information, particularly territorial and socio-economic characteristics, were draw from the databases available at regional level (Piedmont Region, IRES Piemonte, ISTAT, ARPA, etc.). To the farms was applied also the method of environmental sustainability assessment called Life Cycle Assessment (LCA) to compare the results obtained in this study with those provided by the most commonly methods used in these kinds of evaluation. The I-sustain method has proven to be able to assess the sustainability expressed by heterogeneous aspects and measured with specific units of measurement, transforming functions and dysfunctions of the livestock farm into a dimensionless scale that allows to obtain a single final index. However, this trial has pointed out, the difficulty to collect easily and quickly the required data both for not simple accessibility to public datasets, and for a not easy and complete knowledge of the different sides of the farm reality by the farmers. The application of the method has allowed to improve the data collection sheet and the processing of these one, too. In conclusion, it was evidenced that the I-sustain method is an applicable approach that lends itself to be a tool to evaluate and lead the farms, as well as to communicate the level of sustainability of a specific production sector.

Il tema della sostenibilità, finora considerato un aspetto opzionale delle attività umane, probabilmente nel prossimo futuro diverrà un requisito prioritario ed obbligatorio considerati i cambiamenti in atto a livello planetario. È necessario, quindi, disporre di metodi di valutazione della sostenibilità che siano più ampi possibili, che consentano una sua parametrizzazione, ma anche utili dal punto di vista comunicativo. Nonostante i tanti approcci messi a punto negli ultimi anni, poche sono state le proposte di metodi che tengano in considerazione contemporaneamente gli aspetti ambientali, sociali ed economici, soprattutto se si tratta di sistemi complessi che svolgono parallelamente diverse funzioni. Le aziende agro-zootecniche rientrano in questa categoria perché, oltre all’attività di produzione delle risorse primarie, svolgono una serie di multi-funzioni a livello territoriale, economico e sociale che non possono essere trascurate. Per questo motivo, con la presente tesi si è provato ad applicare un metodo di valutazione della sostenibilità messo a punto dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell'Università degli Studi di Torino, denominato “I-sustain”. Il metodo è stato applicato ad aziende zootecniche che allevano bovini di razza Piemontese a ciclo chiuso, quindi secondo la linea vacca-vitello, per individuarne punti di forza e criticità. Le aziende sono state scelte sulla base delle loro caratteristiche, in quanto si voleva differissero per contesto territoriale e aspetti tecnico-produttivi. Le aziende prescelte sono state un’azienda di tipo intensivo non ricadente in zone a vincolo, un’azienda di tipo semi-intensivo in area vulnerabile ai nitrati (ZVN) e un’azienda di tipo estensivo in area marginale. I dati aziendali sono stati rilevati mediante sopralluogo e intervista al titolare e dal fascicolo aziendale. Il bilancio dei nutrienti è stato fatto mediante campionamento degli alimenti zootecnici. Altre informazioni, in particolare quelle di tipo territoriale e del contesto socio-economico locale, sono state tratte dalle banche dati disponibili a livello regionale (Regione Piemonte, IRES Piemonte, ISTAT, ARPA, ecc.). Alle aziende si è scelto di applicare il metodo di valutazione della sostenibilità ambientale denominato Life Cycle Assessment (LCA) per poter fare una comparazione dei risultati ottenuti con quelli che avrebbero restituito i metodi più comunemente utilizzati in questi tipi di valutazione. Il metodo I-sustain si è dimostrato in grado di valutare la sostenibilità espressa da aspetti eterogenei e misurati con unità di misura specifiche, trasformando funzioni e disfunzioni dell’azienda zootecnica in una scala adimensionale che consente di ottenere un unico indice finale. Questa sperimentazione ha evidenziato, però, la difficoltà di reperire con facilità e rapidità i dati necessari sia per una cattiva organizzazione dei dataset pubblici, sia per una non sempre facile e completa conoscenza delle diverse sfaccettature della realtà aziendale da parte dell’allevatore. L’applicazione ha altresì permesso di apportare alcuni miglioramenti alla scheda di rilevamento dati e alla loro elaborazione al fine di una più efficace restituzione dei risultati. Si è comunque evidenziato che il metodo I-sustain è un approccio applicabile che si presta ad essere uno strumento di valutazione e indirizzo aziendale, nonché di comunicazione del livello di sostenibilità di una specifica realtà produttiva.

Un nuovo approccio per valutare e comunicare la sostenibilità: applicazione del metodo ad allevamenti di bovini da carne

ARMANDO, SAMANTHA
2021/2022

Abstract

Il tema della sostenibilità, finora considerato un aspetto opzionale delle attività umane, probabilmente nel prossimo futuro diverrà un requisito prioritario ed obbligatorio considerati i cambiamenti in atto a livello planetario. È necessario, quindi, disporre di metodi di valutazione della sostenibilità che siano più ampi possibili, che consentano una sua parametrizzazione, ma anche utili dal punto di vista comunicativo. Nonostante i tanti approcci messi a punto negli ultimi anni, poche sono state le proposte di metodi che tengano in considerazione contemporaneamente gli aspetti ambientali, sociali ed economici, soprattutto se si tratta di sistemi complessi che svolgono parallelamente diverse funzioni. Le aziende agro-zootecniche rientrano in questa categoria perché, oltre all’attività di produzione delle risorse primarie, svolgono una serie di multi-funzioni a livello territoriale, economico e sociale che non possono essere trascurate. Per questo motivo, con la presente tesi si è provato ad applicare un metodo di valutazione della sostenibilità messo a punto dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell'Università degli Studi di Torino, denominato “I-sustain”. Il metodo è stato applicato ad aziende zootecniche che allevano bovini di razza Piemontese a ciclo chiuso, quindi secondo la linea vacca-vitello, per individuarne punti di forza e criticità. Le aziende sono state scelte sulla base delle loro caratteristiche, in quanto si voleva differissero per contesto territoriale e aspetti tecnico-produttivi. Le aziende prescelte sono state un’azienda di tipo intensivo non ricadente in zone a vincolo, un’azienda di tipo semi-intensivo in area vulnerabile ai nitrati (ZVN) e un’azienda di tipo estensivo in area marginale. I dati aziendali sono stati rilevati mediante sopralluogo e intervista al titolare e dal fascicolo aziendale. Il bilancio dei nutrienti è stato fatto mediante campionamento degli alimenti zootecnici. Altre informazioni, in particolare quelle di tipo territoriale e del contesto socio-economico locale, sono state tratte dalle banche dati disponibili a livello regionale (Regione Piemonte, IRES Piemonte, ISTAT, ARPA, ecc.). Alle aziende si è scelto di applicare il metodo di valutazione della sostenibilità ambientale denominato Life Cycle Assessment (LCA) per poter fare una comparazione dei risultati ottenuti con quelli che avrebbero restituito i metodi più comunemente utilizzati in questi tipi di valutazione. Il metodo I-sustain si è dimostrato in grado di valutare la sostenibilità espressa da aspetti eterogenei e misurati con unità di misura specifiche, trasformando funzioni e disfunzioni dell’azienda zootecnica in una scala adimensionale che consente di ottenere un unico indice finale. Questa sperimentazione ha evidenziato, però, la difficoltà di reperire con facilità e rapidità i dati necessari sia per una cattiva organizzazione dei dataset pubblici, sia per una non sempre facile e completa conoscenza delle diverse sfaccettature della realtà aziendale da parte dell’allevatore. L’applicazione ha altresì permesso di apportare alcuni miglioramenti alla scheda di rilevamento dati e alla loro elaborazione al fine di una più efficace restituzione dei risultati. Si è comunque evidenziato che il metodo I-sustain è un approccio applicabile che si presta ad essere uno strumento di valutazione e indirizzo aziendale, nonché di comunicazione del livello di sostenibilità di una specifica realtà produttiva.
ITA
The sustainability, till now considered an optional aspect of human activities, is likely to become a priority and mandatory requirement soon considering the changes occurred at the global level. Therefore, it is necessary to have sustainability assessment methods that are as wide as possible, that allow its parameterization, but also useful from a communicative point of view. Despite to the several approaches proposed in recent years, few methods were developed to consider at the same time environmental, social and economic aspects, especially when it results from complex systems that perform simultaneously several functions. Agricultural and livestock farms fall into this category because, in addition to the production function, they perform several other functions at territorial, economic and social level that cannot be neglected. For this reason, this thesis tries to apply a new sustainability assessment method developed by the Department of Agricultural, Forestry and Food Sciences (DISAFA) of the University of Turin, called "I-sustain". This approach has been applied to livestock farms that rear Piemontese cattle breed according to the cow-calf line, to identify method’s strengths and weaknesses. The farms were chosen based on their characteristics and differentiate by territorial context and technical-productive aspects. The farms selected were an intensive farm not located in restricted areas, a semi-intensive farm in a nitrate vulnerable zone (NVZ) and an extensive farm located in marginal area. The farms data were collected through inspection and interview with the owner and from the official documents. The nutrients balance was made sampling the feeds. Other information, particularly territorial and socio-economic characteristics, were draw from the databases available at regional level (Piedmont Region, IRES Piemonte, ISTAT, ARPA, etc.). To the farms was applied also the method of environmental sustainability assessment called Life Cycle Assessment (LCA) to compare the results obtained in this study with those provided by the most commonly methods used in these kinds of evaluation. The I-sustain method has proven to be able to assess the sustainability expressed by heterogeneous aspects and measured with specific units of measurement, transforming functions and dysfunctions of the livestock farm into a dimensionless scale that allows to obtain a single final index. However, this trial has pointed out, the difficulty to collect easily and quickly the required data both for not simple accessibility to public datasets, and for a not easy and complete knowledge of the different sides of the farm reality by the farmers. The application of the method has allowed to improve the data collection sheet and the processing of these one, too. In conclusion, it was evidenced that the I-sustain method is an applicable approach that lends itself to be a tool to evaluate and lead the farms, as well as to communicate the level of sustainability of a specific production sector.
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