Land Evaluation is a key tool for land use planning when aiming at preserving soil in view of population growth and expansion of metropolitan areas. In recent years, it has been widely used in developing countries and in areas with severe constraints on agriculture. The aim of this thesis is to evaluate the fruit-growing suitability of soils in the Bonafous Center, Chieri (TO), analyzing seven crops: peach, apricot, cherry, plum, apple, pear trees, and vine. Nine soil profiles were opened in homogeneous environmental units. Topography and morphology of all the observed horizons were recorded. Soil samples were extracted from each horizon and analyzed to determine: texture, bulk density, pH, content of total carbonate and active carbonate, organic carbon and nitrogen, cation exchange capacity, exchangeable cations (Mg2+ and K+), available phosphorus, available microelements (Fe, Cu, Mn, and Zn), total metals (Fe, Cu, Mn, and Zn), abundance of amorphous, and crystalline iron oxides. The area was divided into nine subunits (each represented by a profile) to perform Land Evaluation. In accordance with existing literature, six parameters were considered: aspect, slope, pH, active carbonate content, texture and organic matter (OM) content. Evaluation was carried out by additive method. These soils showed good availability of phosphorus and microelements, despite the alkaline pH and the considerable carbonate content. These factors, coupled with the clay loam texture and intermediate bulk density values, are predisposing for an optimal crop growth. The most limiting factors were the alkaline pH and a high active carbonate content, particularly in three subunits. Slope and low OM contents were secondary limitations. This resulted in medium suitability of the soils for apricot, plum and pear cultivation, given their lower tolerance to the aforementioned factors. On the other hand the analyzed soils denoted an excellent aptitude for the cultivation of cherry, apple, vine and peach. The characterization of the Bonafous Center soils revealed which of the selected crops are the most suitable for the area. Selection of highly tolerant rootstocks will also prevent severe crop-growth limitations due to the local edaphic conditions.
Il processo di valutazione dell’uso ottimale dei suoli (Land Evaluation) è lo strumento chiave per la pianificazione territoriale nell’ottica di preservare la risorsa suolo, in vista dell’aumento demografico e dell’espansione delle aree edificate. Ad oggi è ampiamente utilizzato soprattutto nei paesi in via di sviluppo e nelle aree con forti limitazioni per l’agricoltura. Questa tesi ha l’obiettivo di valutare l’attitudine alla coltivazione frutticola dei suoli presenti nel Centro Bonafous, Chieri (TO). In particolare, sono state considerate sette colture frutticole: pesco, albicocco, ciliegio, susino, melo, pero e vite per uva da vino. Sono stati aperti 9 profili pedologici, distribuiti in unità ambientali omogenee, indicando le caratteristiche topografiche di ognuno e descrivendo tutti gli orizzonti osservati. Per ogni campione di suolo sono state eseguite le analisi per la determinazione di: tessitura, densità apparente, pH, contenuto di carbonati totali e calcare attivo, carbonio organico e azoto, capacità di scambio cationico (CSC), cationi scambiabili (Mg2+ e K+), fosforo disponibile, microelementi disponibili (Fe, Cu, Mn e Zn), metalli totali (Fe, Cu, Mn e Zn), abbondanza di ossidi di ferro amorfi e cristallini. Per la valutazione di attitudine, l’area è stata suddivisa in nove sottounità (ciascuna rappresentata da un profilo) e, in accordo con la letteratura esistente, sono stati considerati sei parametri: esposizione, pendenza, pH, contenuto di calcare attivo, tessitura e contenuto di sostanza organica (SO). La valutazione è stata eseguita con metodo additivo. I suoli sono risultati ben dotati in fosforo e microelementi disponibili, nonostante il pH alcalino e il medio contenuto di carbonati totali. Congiuntamente alla tessitura di tipo franco argillosa e la densità apparente media, tali fattori sono predisponenti per una crescita ottimale delle colture. I fattori maggiormente limitanti sono risultati essere il pH alcalino e il contenuto di calcare attivo elevato, in particolare in tre sottounità. Seguono, come limitazioni, la pendenza e il basso contenuto di SO. Questo ha determinato una media attitudine dei suoli alla coltivazione di albicocco, susino e pero, data la minor tolleranza ai fattori citati. Per la coltivazione di ciliegio, melo, vite e pesco si è invece denotata un’ottima attitudine dei suoli analizzati. La caratterizzazione e valutazione dei suoli ha permesso di identificare le colture maggiormente adatte ai suoli del Centro Bonafous per la pianificazione agricola dell’area. Fondamentale sarà inoltre la scelta dei portinnesti più tolleranti alle caratteristiche edafiche locali, per non incorrere in limitazioni severe per la crescita delle colture.
Vocazionalità alle colture arboree dei suoli del Centro Bonafous (Chieri, TO).
SOBRERO, TERESA
2021/2022
Abstract
Il processo di valutazione dell’uso ottimale dei suoli (Land Evaluation) è lo strumento chiave per la pianificazione territoriale nell’ottica di preservare la risorsa suolo, in vista dell’aumento demografico e dell’espansione delle aree edificate. Ad oggi è ampiamente utilizzato soprattutto nei paesi in via di sviluppo e nelle aree con forti limitazioni per l’agricoltura. Questa tesi ha l’obiettivo di valutare l’attitudine alla coltivazione frutticola dei suoli presenti nel Centro Bonafous, Chieri (TO). In particolare, sono state considerate sette colture frutticole: pesco, albicocco, ciliegio, susino, melo, pero e vite per uva da vino. Sono stati aperti 9 profili pedologici, distribuiti in unità ambientali omogenee, indicando le caratteristiche topografiche di ognuno e descrivendo tutti gli orizzonti osservati. Per ogni campione di suolo sono state eseguite le analisi per la determinazione di: tessitura, densità apparente, pH, contenuto di carbonati totali e calcare attivo, carbonio organico e azoto, capacità di scambio cationico (CSC), cationi scambiabili (Mg2+ e K+), fosforo disponibile, microelementi disponibili (Fe, Cu, Mn e Zn), metalli totali (Fe, Cu, Mn e Zn), abbondanza di ossidi di ferro amorfi e cristallini. Per la valutazione di attitudine, l’area è stata suddivisa in nove sottounità (ciascuna rappresentata da un profilo) e, in accordo con la letteratura esistente, sono stati considerati sei parametri: esposizione, pendenza, pH, contenuto di calcare attivo, tessitura e contenuto di sostanza organica (SO). La valutazione è stata eseguita con metodo additivo. I suoli sono risultati ben dotati in fosforo e microelementi disponibili, nonostante il pH alcalino e il medio contenuto di carbonati totali. Congiuntamente alla tessitura di tipo franco argillosa e la densità apparente media, tali fattori sono predisponenti per una crescita ottimale delle colture. I fattori maggiormente limitanti sono risultati essere il pH alcalino e il contenuto di calcare attivo elevato, in particolare in tre sottounità. Seguono, come limitazioni, la pendenza e il basso contenuto di SO. Questo ha determinato una media attitudine dei suoli alla coltivazione di albicocco, susino e pero, data la minor tolleranza ai fattori citati. Per la coltivazione di ciliegio, melo, vite e pesco si è invece denotata un’ottima attitudine dei suoli analizzati. La caratterizzazione e valutazione dei suoli ha permesso di identificare le colture maggiormente adatte ai suoli del Centro Bonafous per la pianificazione agricola dell’area. Fondamentale sarà inoltre la scelta dei portinnesti più tolleranti alle caratteristiche edafiche locali, per non incorrere in limitazioni severe per la crescita delle colture.File | Dimensione | Formato | |
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