Il carcinoma alla mammella è uno dei tumori più frequenti nella donna e una delle principali cause di morte. E’ una patologia eterogenea, generalmente classificata in base un’analisi immuoistochimica che valuta l’espressione di fattori prognostici quali HER2 (fattore di crescita epidermico umano), recettori ormonali (Er e PgR), Ki67. Sulla base dell’espressione differenziale di queste proteine, le pazienti con carcinoma mammario di nuova diagnosi sono stratificate in tre sottotipi caratterizzati da 3 pattern specifici : HER2-positivo, triplo negativo (HR-negativo e HER2-negativo) o Luminali A e B (HR-positivo/HER2-negativo). La capacità individuale di risposta alle terapie in questi diversi sottotipi tumorali è differente , infatti carcinomi HER2-positivi e triplo-negativi hanno un beneficio clinico evidente a seguito dell’uso della chemioterapia, invece pazienti con carcinoma mammario invasivo HR-positivo/HER2-negativo hanno esiti più favorevoli entro i primi 5 anni,ma mostrano una propensione alla recidiva tardiva (5-10 anni). Per queste pazienti le linee guida più recenti (St Gallen, ESMO, ASCO) consigliano , a seguito della rimozione chirurgica locoregionale del tumore, l’uso di una terapia ormonale adiuvante , alla quale ,nei casi in cui il rischio di recidiva è più elevato, aggiungere chemioterapia adiuvante. Per supportare i clinici nella scelta terapeutica più adeguata, è consigliato basare la scelta sia su fattori clinico-patologici che caratterizzano il tumore sia su stime del rischio di recidiva. Il rischio di recidiva viene valutato tramite l’utilizzo di test prognostici molecolari (TPM) che valutano l’espressione genica di diversi pannelli multi gene. I test attualmente in commercio e brevemente descritti in questo elaborato, sono 5: Prosigna, MammaPrint®, Oncotype DX, Breast Cancer Index e EndoPredict®. In particolare, in questo lavoro di tesi viene analizzato l’impatto prognostico e terapeutico del test EndoPredict® il quale è un test molecolare di seconda generazione che valuta i livelli di espressione dell’RNA di 12 geni , combinando questo profilo genetico (EP) ai fattori clinico-patologici quali stato linfonodale e dimensione del tumore, fornendo uno score EPclin che stratifica i pazienti in 2 categorie di rischio di recidiva a 10 anni dalla diagnosi (high risk e low risk) in maniera accurata. E’ stato analizzato un campione di 68 pazienti (età media 61 anni) con carcinoma alla mammella in stadio iniziale HR+/HER2-, senza coinvolgimento linfonodale o con un massimo di 3 linfonodi coinvolti e indice proliferativo intermedio (KI67). Tale campione è stato suddiviso in pazienti che hanno ricevuto una terapia previa valutazione dell’esito del test molecolare EndoPredict, e pazienti per i quali la scelta terapeutica non è stata fatta a seguito di valutazione del test molecolare. L’EndoPredict risulta essere un test accurato nell’individuare il maggior numero di pazienti a basso rischio che potranno trarre un beneficio clinico eccellente dalla sola terapia ormonale adiuvante , evitando l’overtreatment con l’uso della chemioterapia adiuvante , la quale verrà prescritta solo nei pazienti classificati come ad alto rischio di recidiva.

ANALISI DELL’IMPATTO PROGNOSTICO E TERAPEUTICO DEL TEST MOLECOLARE ENDOPREDICT® NEI CARCINOMI MAMMARI ER+/HER2-.

ASARO, SOFIA
2021/2022

Abstract

Il carcinoma alla mammella è uno dei tumori più frequenti nella donna e una delle principali cause di morte. E’ una patologia eterogenea, generalmente classificata in base un’analisi immuoistochimica che valuta l’espressione di fattori prognostici quali HER2 (fattore di crescita epidermico umano), recettori ormonali (Er e PgR), Ki67. Sulla base dell’espressione differenziale di queste proteine, le pazienti con carcinoma mammario di nuova diagnosi sono stratificate in tre sottotipi caratterizzati da 3 pattern specifici : HER2-positivo, triplo negativo (HR-negativo e HER2-negativo) o Luminali A e B (HR-positivo/HER2-negativo). La capacità individuale di risposta alle terapie in questi diversi sottotipi tumorali è differente , infatti carcinomi HER2-positivi e triplo-negativi hanno un beneficio clinico evidente a seguito dell’uso della chemioterapia, invece pazienti con carcinoma mammario invasivo HR-positivo/HER2-negativo hanno esiti più favorevoli entro i primi 5 anni,ma mostrano una propensione alla recidiva tardiva (5-10 anni). Per queste pazienti le linee guida più recenti (St Gallen, ESMO, ASCO) consigliano , a seguito della rimozione chirurgica locoregionale del tumore, l’uso di una terapia ormonale adiuvante , alla quale ,nei casi in cui il rischio di recidiva è più elevato, aggiungere chemioterapia adiuvante. Per supportare i clinici nella scelta terapeutica più adeguata, è consigliato basare la scelta sia su fattori clinico-patologici che caratterizzano il tumore sia su stime del rischio di recidiva. Il rischio di recidiva viene valutato tramite l’utilizzo di test prognostici molecolari (TPM) che valutano l’espressione genica di diversi pannelli multi gene. I test attualmente in commercio e brevemente descritti in questo elaborato, sono 5: Prosigna, MammaPrint®, Oncotype DX, Breast Cancer Index e EndoPredict®. In particolare, in questo lavoro di tesi viene analizzato l’impatto prognostico e terapeutico del test EndoPredict® il quale è un test molecolare di seconda generazione che valuta i livelli di espressione dell’RNA di 12 geni , combinando questo profilo genetico (EP) ai fattori clinico-patologici quali stato linfonodale e dimensione del tumore, fornendo uno score EPclin che stratifica i pazienti in 2 categorie di rischio di recidiva a 10 anni dalla diagnosi (high risk e low risk) in maniera accurata. E’ stato analizzato un campione di 68 pazienti (età media 61 anni) con carcinoma alla mammella in stadio iniziale HR+/HER2-, senza coinvolgimento linfonodale o con un massimo di 3 linfonodi coinvolti e indice proliferativo intermedio (KI67). Tale campione è stato suddiviso in pazienti che hanno ricevuto una terapia previa valutazione dell’esito del test molecolare EndoPredict, e pazienti per i quali la scelta terapeutica non è stata fatta a seguito di valutazione del test molecolare. L’EndoPredict risulta essere un test accurato nell’individuare il maggior numero di pazienti a basso rischio che potranno trarre un beneficio clinico eccellente dalla sola terapia ormonale adiuvante , evitando l’overtreatment con l’uso della chemioterapia adiuvante , la quale verrà prescritta solo nei pazienti classificati come ad alto rischio di recidiva.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/55657