This thesis examines the Italian prison system with a particular focus on female inmates, exploring various factors that shape their lives within correctional facilities. The first chapter provides an overview of the prison system in Italy; beginning with the history of women’s prisons, to discussing the structure and operation of these institutions. This topic is explored through the lens of female architects from the AIDIA association, which is involved in prison facility design in Turin. In addition, the demographic characteristics of incarcerated women are analyzed to present a profile of the female prison population. The second chapter delves into the daily lives of women in prison, paying special attention to living conditions and the right to health care. It explores the social relationships and dynamics that develop within the prison environment and includes the perspective of the Regional Ombudsman, who offers an external viewpoint on the situation in the Piedmont region. The third and final chapter addresses educational and vocational opportunities, focusing on female inmates’ access to education and professional training, as well as the reintegration programs and psychological support available to them. The chapter also reflects on the concept of rehabilitation, considering it both as a right and as an opportunity for inmates. It concludes with an interview with J.A., whose personal account of life as a prisoner provides valuable insights, comparing her experiences at the Rebibbia prison in Italy with those at the Aichach prison in Germany.
Il lavoro analizza il sistema carcerario italiano con un focus particolare sulle donne detenute affrontando diversi aspetti che influenzano la loro vita all’interno degli istituti. Il primo capitolo esplora il contesto generale delle carceri italiane, a partire dalla storia delle carceri femminili, la struttura e il funzionamento delle prigioni, fino all'architettura penitenziaria, tema che è stato affrontato dal punto di vista delle donne architetto che fanno parte dell’associazione AIDIA che si occupa delle strutture detentive nella città di Torino. Successivamente viene anche descritto il profilo delle donne incarcerate attraverso un'analisi delle loro caratteristiche demografiche. Il secondo capitolo si concentra sulla vita quotidiana delle donne in carcere, approfondendo le condizioni di vita con particolare attenzione al diritto alla salute. Si esaminano le relazioni sociali e le dinamiche che si creano all'interno del contesto carcerario e inoltre include la prospettiva del Garante Regionale, che fornisce una visione dall'esterno della situazione piemontese. Il terzo e ultimo capitolo è dedicato agli aspetti educativi e formativi, analizza l'accesso all'istruzione e alla formazione professionale per le detenute, i programmi di reinserimento e il supporto psicologico a loro disposizione. Infine, si riflette sul concetto di rieducazione, vista sia come diritto sia come opportunità. Il capitolo si conclude con un’intervista a J.A., che arricchisce il discorso con una testimonianza diretta della sua esperienza come detenuta, mettendo inoltre a confronto il carcere italiano di Rebibbia con quello tedesco di Aichach.
La detenzione femminile in Italia
BEDINO, MATILDE
2023/2024
Abstract
Il lavoro analizza il sistema carcerario italiano con un focus particolare sulle donne detenute affrontando diversi aspetti che influenzano la loro vita all’interno degli istituti. Il primo capitolo esplora il contesto generale delle carceri italiane, a partire dalla storia delle carceri femminili, la struttura e il funzionamento delle prigioni, fino all'architettura penitenziaria, tema che è stato affrontato dal punto di vista delle donne architetto che fanno parte dell’associazione AIDIA che si occupa delle strutture detentive nella città di Torino. Successivamente viene anche descritto il profilo delle donne incarcerate attraverso un'analisi delle loro caratteristiche demografiche. Il secondo capitolo si concentra sulla vita quotidiana delle donne in carcere, approfondendo le condizioni di vita con particolare attenzione al diritto alla salute. Si esaminano le relazioni sociali e le dinamiche che si creano all'interno del contesto carcerario e inoltre include la prospettiva del Garante Regionale, che fornisce una visione dall'esterno della situazione piemontese. Il terzo e ultimo capitolo è dedicato agli aspetti educativi e formativi, analizza l'accesso all'istruzione e alla formazione professionale per le detenute, i programmi di reinserimento e il supporto psicologico a loro disposizione. Infine, si riflette sul concetto di rieducazione, vista sia come diritto sia come opportunità. Il capitolo si conclude con un’intervista a J.A., che arricchisce il discorso con una testimonianza diretta della sua esperienza come detenuta, mettendo inoltre a confronto il carcere italiano di Rebibbia con quello tedesco di Aichach.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Il lavoro analizza il sistema carcerario femminile italiano con un focus su una testimonianza diretta di una donna e il punto di vista del garante regionale.
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/5561