Introduction The Palliative Care Nurse responds to the care needs of people, and their families, with chronically progressive illnesses, for which no therapies exist or, if they exist, thay are inadequate or ineffective for the purpose of recovery or significant prolongation of life. The Palliative Care Nurse Core Competence, says that the Palliative Care Nurse's functions are expressed through the acquisition of five fundamental orders of competencies: ethical, clinical, communicative-relational, psychosocial, and teamwork. In addition, the European Association for Palliative Care (EAPC) guidelines describe three levels of nursing education in Palliative Care, corresponding to three different levels of professional exposure: level A (basic training), level B (postgraduate), and level C (advanced, postgraduate). This is because nurses don’t have innate dispositions to care for dying people: attitudes toward death and dying are learned psychological elements, which develop through the interaction of life experiences, social and cultural factors. There are studies in the literature which claim that nurses' attitudes toward death and dying patients may influence the quality of palliative care they deliver. Objective To investigate nurses' attitudes toward the care of terminally ill patients in Home Palliative Care and Hospice settings. Materials and methods A preliminary cross-sectional study was conducted through the administration of the Frommelt Attitude Toward the Care of the Dying Scale (FATCOD), a questionnaire found in literature, whose purpose is to assess nurses' attitudes toward terminally ill patients. It investigates six specific dimensions: fear/illness, communication, relationship, family care, family as care, and active care. Results The data collection involved 80 nurses from five Territorial Operational Units of Asti, of which 52 replied to the questionnaire. The questionnaires were analyzed as a whole and for each of their six dimensions. In addition, mean total scores on the FATCOD scale were correlated with socio-demographic factors, particularly by analyzing differences between nurses who reported having specific training in palliative care and nurses who did not. Discussions and conclusions based on the mean score resulting from the analysis of the questionnaires administered and in relation to what is expressed in the literature, the nurses in the sample demonstrated overall positive attitudes toward death and terminal patients, so in their care, with a mean total score of 119.5. From the analysis of the questionnaire responses, the dimensions in which nurses had the most difficulty were fear/illness and relationship. Future studies could be useful in understanding what topics to target possible educational programs for nurses. Key words Nurses’ Attitudes, Dying Patients, Death, Palliative Care, End-of-life Care, Hospice Care.
Introduzione L’Infermiere Palliativista è colui che risponde alle esigenze di cura delle persone, e delle loro famiglie, affette da patologie ad andamento cronico-evolutivo, per le quali non esistono terapie o, se esistono, sono inadeguate o inefficaci ai fini della guarigione o di un prolungamento significativo della vita. Il Core Competence dell’Infermiere di Cure Palliative, dice che le funzioni dell’Infermiere Palliativista si esprimono attraverso l’acquisizione di cinque fondamentali ordini di competenze: etiche, cliniche, comunicativo-relazionali, psicosociali e di lavoro in equipe. Inoltre le linee guida dell’Associazione Europea per le Cure Palliative descrivono tre livelli di formazione infermieristica nel campo delle Cure Palliative, corrispondenti a tre diversi livelli di esposizione professionale: livello A (formazione di base), livello B (post laurea), livello C (avanzata, post laurea). Questo perché gli infermieri non posseggono disposizioni innate a prendersi cura delle persone morenti: gli atteggiamenti verso la morte ed i pazienti terminali sono elementi psicologici appresi, che si sviluppano attraverso l’interazione di esperienze di vita, fattori sociali e culturali. In letteratura ci sono studi in cui si afferma che gli atteggiamenti degli infermieri possono influenzare la qualità delle cure palliative che essi erogano. Obiettivo Indagare gli atteggiamenti degli infermieri nell’assistenza di pazienti terminali nei setting di Cure Palliative Domiciliari e Hospice. Materiali e metodi È stato condotto uno studio pilota cross-sectional tramite la somministrazione del Frommelt Attitude Toward the Care of the Dying Scale (FATCOD), questionario reperito tramite una ricerca in letteratura, il cui scopo è quello di valutare gli atteggiamenti degli infermieri nei confronti dei pazienti terminali. Esso indaga sei dimensioni specifiche: paura/malessere, comunicazione, relazione, cura della famiglia, famiglia come cura e cura attiva. Risultati La raccolta dati ha coinvolto 80 infermieri afferenti a cinque Unità Operative Territoriali di Asti, dei quali 52 hanno risposto al questionario. I questionari sono stati analizzati nel loro complesso e per ciascuna delle sei dimensioni che li costituivano. Inoltre i punteggi medi totali della scala FATCOD sono stati correlati a fattori socio-demografici, in particolare analizzando le differenze tra gli infermieri che avevano dichiarato di avere una formazione specifica in tema di cure palliative e gli infermieri che non l’avevano. Discussioni e conclusioni In base al punteggio medio risultate dall’analisi dei questionari somministrati e in relazione a quanto espresso in letteratura, gli infermieri del campione in studio hanno dimostrato nel complesso un atteggiamento positivo nei confronti della morte e dei pazienti terminali, e quindi nella loro assistenza, con un punteggio totale medio di 119,5. Dall’analisi delle risposte al questionario, le dimensioni in cui gli infermieri hanno avuto maggiori difficoltà sono risultate quella della paura/malessere e quelle della relazione. Studi futuri potrebbero essere utili per capire su quali temi orientare eventuali programmi formativi per gli infermieri. Parole chiave: Atteggiamenti degli Infermieri, Pazienti Terminali, Morte, Cure Palliative, Cure di Fine Vita, Hospice.
Gli infermieri nell’assistenza dei pazienti terminali: studio cross-sectional preliminare nei setting di Cure Palliative Domiciliari e Hospice
CURZI, ALESSIA
2022/2023
Abstract
Introduzione L’Infermiere Palliativista è colui che risponde alle esigenze di cura delle persone, e delle loro famiglie, affette da patologie ad andamento cronico-evolutivo, per le quali non esistono terapie o, se esistono, sono inadeguate o inefficaci ai fini della guarigione o di un prolungamento significativo della vita. Il Core Competence dell’Infermiere di Cure Palliative, dice che le funzioni dell’Infermiere Palliativista si esprimono attraverso l’acquisizione di cinque fondamentali ordini di competenze: etiche, cliniche, comunicativo-relazionali, psicosociali e di lavoro in equipe. Inoltre le linee guida dell’Associazione Europea per le Cure Palliative descrivono tre livelli di formazione infermieristica nel campo delle Cure Palliative, corrispondenti a tre diversi livelli di esposizione professionale: livello A (formazione di base), livello B (post laurea), livello C (avanzata, post laurea). Questo perché gli infermieri non posseggono disposizioni innate a prendersi cura delle persone morenti: gli atteggiamenti verso la morte ed i pazienti terminali sono elementi psicologici appresi, che si sviluppano attraverso l’interazione di esperienze di vita, fattori sociali e culturali. In letteratura ci sono studi in cui si afferma che gli atteggiamenti degli infermieri possono influenzare la qualità delle cure palliative che essi erogano. Obiettivo Indagare gli atteggiamenti degli infermieri nell’assistenza di pazienti terminali nei setting di Cure Palliative Domiciliari e Hospice. Materiali e metodi È stato condotto uno studio pilota cross-sectional tramite la somministrazione del Frommelt Attitude Toward the Care of the Dying Scale (FATCOD), questionario reperito tramite una ricerca in letteratura, il cui scopo è quello di valutare gli atteggiamenti degli infermieri nei confronti dei pazienti terminali. Esso indaga sei dimensioni specifiche: paura/malessere, comunicazione, relazione, cura della famiglia, famiglia come cura e cura attiva. Risultati La raccolta dati ha coinvolto 80 infermieri afferenti a cinque Unità Operative Territoriali di Asti, dei quali 52 hanno risposto al questionario. I questionari sono stati analizzati nel loro complesso e per ciascuna delle sei dimensioni che li costituivano. Inoltre i punteggi medi totali della scala FATCOD sono stati correlati a fattori socio-demografici, in particolare analizzando le differenze tra gli infermieri che avevano dichiarato di avere una formazione specifica in tema di cure palliative e gli infermieri che non l’avevano. Discussioni e conclusioni In base al punteggio medio risultate dall’analisi dei questionari somministrati e in relazione a quanto espresso in letteratura, gli infermieri del campione in studio hanno dimostrato nel complesso un atteggiamento positivo nei confronti della morte e dei pazienti terminali, e quindi nella loro assistenza, con un punteggio totale medio di 119,5. Dall’analisi delle risposte al questionario, le dimensioni in cui gli infermieri hanno avuto maggiori difficoltà sono risultate quella della paura/malessere e quelle della relazione. Studi futuri potrebbero essere utili per capire su quali temi orientare eventuali programmi formativi per gli infermieri. Parole chiave: Atteggiamenti degli Infermieri, Pazienti Terminali, Morte, Cure Palliative, Cure di Fine Vita, Hospice.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/5556