Introduction: Burns are skin injuries caused by exposure to high temperatures, chemicals, electric current, radiation, or friction. The severity of the injury depends on several factors, such as the cause and duration of exposure, the presence of other injuries or other medical conditions, and the effectiveness of first aid procedures. Burns are a worldwide public health problem, with about eleven million cases reported worldwide each year. In Italy, burn-related mortality has been estimated at 5.3%. Aim: This dissertation aims to identify the best management of first aid for burn patients in the prehospital setting and the role of the nurse in this context. Materials and Methods: A literature review was conducted by consulting various sources, including PubMed, Google Scholar, Uptodate, the websites of Siust (Italian Burn Society) and ANIARTI (National Association of Critical Care Area Nurses), along with two manuals (PHTLS – sixth edition; Urgent Care and Emergencies - fifth edition). In addition, the experiences of 118 Piedmont ExtraHospital Emergency Department personnel were considered to compare the procedures they followed with the available scientific evidence. Results: Nursing management of the burn patient in the prehospital setting involves several steps. These include scene assessment and the use of personal protective equipment (PPE) to ensure safety. Subsequently, we proceed with the primary assessment of the patient using the ABCDE approach, with emphasis on airway (A) and circulation (C) management, as these are critical to prevent complications and critical situations. Cooling and burn coverage are performed, along with pain management. Discussion: Some limitations emerged in the research, including the lack of detailed articles on the topic and the absence of specific protocols in 118 Piedmont. There are points of agreement between the articles and clinical practice in 118 Piedmont, but some discrepancies concern hemodynamics, pain control, and burn cooling. It is important to note that all the articles were recent, indicating that research in this area is continually evolving and updating. Conclusion: Nurses play a crucial role in the first aid of burn patients. Given the complexity of the care required, it is essential that nurses receive specialized training. Currently, there is no first-level master's program dedicated to burns in Italy, but it would be desirable to introduce one. The implementation of guidelines and protocols in prehospital emergency departments for the treatment of burns would promote proper training of responders and uniformity in rescue procedures.

Introduzione: Le ustioni sono lesioni cutanee provocate dall’esposizione a elevate temperature, sostanze chimiche, corrente elettrica, radiazioni o attrito. La gravità della lesione dipende da vari fattori: come la causa e la durata dell'esposizione, la presenza di altre lesioni o condizioni mediche concomitanti e l'efficacia delle procedure di primo soccorso. Le ustioni sono un problema di salute pubblica a livello mondiale, con circa undici milioni di casi registrati ogni anno in tutto il mondo. In Italia, la mortalità correlata alle ustioni è stata stimata al 5,3%. Obiettivo: Il presente lavoro di tesi ha l’obiettivo di individuare la migliore gestione del primo soccorso per pazienti ustionati in ambito extraospedaliero e il ruolo dell’infermiere in questo contesto. Materiali e Metodi: È stata effettuata una revisione della letteratura consultando diverse fonti, tra cui PubMed, Google Scholar, Uptodate, i siti web della Siust (Società Italiana Ustioni) e ANIARTI (Associazione Nazionale Infermieri di Area Critica), insieme a due manuali (PHTLS – sesta edizione; Urgenze ed Emergenze - quinta edizione). Inoltre, si sono tenute in considerazione le esperienze del personale del Dipartimento di Emergenza Extraospedaliera 118 Piemonte al fine di confrontare le procedure da loro seguite con le evidenze scientifiche disponibili. Risultati: La gestione infermieristica del paziente ustionato in ambiente preospedaliero implica una serie di passaggi cruciali. Questi ultimi includono la valutazione della scena e l'uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI) per garantire la sicurezza. Successivamente, si procede con la valutazione primaria del paziente utilizzando l'approccio ABCDE, con particolare attenzione alla gestione delle vie aeree (A) e della circolazione (C), in quanto fondamentali per prevenire complicanze e situazioni critiche. In seguito, vengono eseguiti il raffreddamento e la copertura delle ustioni, insieme alla gestione del dolore. Discussione: Nella ricerca sono emersi alcuni limiti, tra cui la mancanza di articoli dettagliati sull'argomento e l'assenza di protocolli specifici del 118 Piemonte. Ci sono punti di accordo tra gli articoli e la pratica clinica del 118 Piemonte, ma alcune divergenze soprattutto riguardo l'emodinamica, il controllo del dolore e il raffreddamento delle ustioni. È importante notare che tutti gli articoli considerati sono recenti, a indicare che la ricerca in quest’area è in continua evoluzione e aggiornamento. Conclusione: L’infermiere svolge un ruolo cruciale nel primo soccorso dei pazienti ustionati. Data la complessità delle cure necessarie, è fondamentale che il personale infermieristico riceva una formazione specializzata. Attualmente manca in Italia un programma formativo di master di primo livello dedicato alle ustioni, ma sarebbe auspicabile introdurne uno. L'implementazione di linee guida e protocolli nei reparti di emergenza extraospedaliera per il trattamento delle ustioni favorirebbe la formazione adeguata dei soccorritori e l'uniformità nelle procedure di soccorso.

La gestione infermieristica del paziente ustionato preospedaliero

SALVATICO, ROBERTA
2022/2023

Abstract

Introduzione: Le ustioni sono lesioni cutanee provocate dall’esposizione a elevate temperature, sostanze chimiche, corrente elettrica, radiazioni o attrito. La gravità della lesione dipende da vari fattori: come la causa e la durata dell'esposizione, la presenza di altre lesioni o condizioni mediche concomitanti e l'efficacia delle procedure di primo soccorso. Le ustioni sono un problema di salute pubblica a livello mondiale, con circa undici milioni di casi registrati ogni anno in tutto il mondo. In Italia, la mortalità correlata alle ustioni è stata stimata al 5,3%. Obiettivo: Il presente lavoro di tesi ha l’obiettivo di individuare la migliore gestione del primo soccorso per pazienti ustionati in ambito extraospedaliero e il ruolo dell’infermiere in questo contesto. Materiali e Metodi: È stata effettuata una revisione della letteratura consultando diverse fonti, tra cui PubMed, Google Scholar, Uptodate, i siti web della Siust (Società Italiana Ustioni) e ANIARTI (Associazione Nazionale Infermieri di Area Critica), insieme a due manuali (PHTLS – sesta edizione; Urgenze ed Emergenze - quinta edizione). Inoltre, si sono tenute in considerazione le esperienze del personale del Dipartimento di Emergenza Extraospedaliera 118 Piemonte al fine di confrontare le procedure da loro seguite con le evidenze scientifiche disponibili. Risultati: La gestione infermieristica del paziente ustionato in ambiente preospedaliero implica una serie di passaggi cruciali. Questi ultimi includono la valutazione della scena e l'uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI) per garantire la sicurezza. Successivamente, si procede con la valutazione primaria del paziente utilizzando l'approccio ABCDE, con particolare attenzione alla gestione delle vie aeree (A) e della circolazione (C), in quanto fondamentali per prevenire complicanze e situazioni critiche. In seguito, vengono eseguiti il raffreddamento e la copertura delle ustioni, insieme alla gestione del dolore. Discussione: Nella ricerca sono emersi alcuni limiti, tra cui la mancanza di articoli dettagliati sull'argomento e l'assenza di protocolli specifici del 118 Piemonte. Ci sono punti di accordo tra gli articoli e la pratica clinica del 118 Piemonte, ma alcune divergenze soprattutto riguardo l'emodinamica, il controllo del dolore e il raffreddamento delle ustioni. È importante notare che tutti gli articoli considerati sono recenti, a indicare che la ricerca in quest’area è in continua evoluzione e aggiornamento. Conclusione: L’infermiere svolge un ruolo cruciale nel primo soccorso dei pazienti ustionati. Data la complessità delle cure necessarie, è fondamentale che il personale infermieristico riceva una formazione specializzata. Attualmente manca in Italia un programma formativo di master di primo livello dedicato alle ustioni, ma sarebbe auspicabile introdurne uno. L'implementazione di linee guida e protocolli nei reparti di emergenza extraospedaliera per il trattamento delle ustioni favorirebbe la formazione adeguata dei soccorritori e l'uniformità nelle procedure di soccorso.
The nursing management of the prehospital burn patient
Introduction: Burns are skin injuries caused by exposure to high temperatures, chemicals, electric current, radiation, or friction. The severity of the injury depends on several factors, such as the cause and duration of exposure, the presence of other injuries or other medical conditions, and the effectiveness of first aid procedures. Burns are a worldwide public health problem, with about eleven million cases reported worldwide each year. In Italy, burn-related mortality has been estimated at 5.3%. Aim: This dissertation aims to identify the best management of first aid for burn patients in the prehospital setting and the role of the nurse in this context. Materials and Methods: A literature review was conducted by consulting various sources, including PubMed, Google Scholar, Uptodate, the websites of Siust (Italian Burn Society) and ANIARTI (National Association of Critical Care Area Nurses), along with two manuals (PHTLS – sixth edition; Urgent Care and Emergencies - fifth edition). In addition, the experiences of 118 Piedmont ExtraHospital Emergency Department personnel were considered to compare the procedures they followed with the available scientific evidence. Results: Nursing management of the burn patient in the prehospital setting involves several steps. These include scene assessment and the use of personal protective equipment (PPE) to ensure safety. Subsequently, we proceed with the primary assessment of the patient using the ABCDE approach, with emphasis on airway (A) and circulation (C) management, as these are critical to prevent complications and critical situations. Cooling and burn coverage are performed, along with pain management. Discussion: Some limitations emerged in the research, including the lack of detailed articles on the topic and the absence of specific protocols in 118 Piedmont. There are points of agreement between the articles and clinical practice in 118 Piedmont, but some discrepancies concern hemodynamics, pain control, and burn cooling. It is important to note that all the articles were recent, indicating that research in this area is continually evolving and updating. Conclusion: Nurses play a crucial role in the first aid of burn patients. Given the complexity of the care required, it is essential that nurses receive specialized training. Currently, there is no first-level master's program dedicated to burns in Italy, but it would be desirable to introduce one. The implementation of guidelines and protocols in prehospital emergency departments for the treatment of burns would promote proper training of responders and uniformity in rescue procedures.
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Tesi R.Salvatico .pdf

non disponibili

Dimensione 713.26 kB
Formato Adobe PDF
713.26 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/5553