Inizialmente questa tesi presenterà il concetto estetico-fenomenologico di atmosfera espresso da Gernot Böhme e lo metterà in relazione sia con il progetto sferologico di Peter Sloterdijk, prestando particolare attenzione all'architettura delle schiume, che con le teorie non-rappresentative di Ben Anderson. In questo modo spero di poter strutturare una diversa modalità di analisi da applicare alla società contemporanea, capace di rispondere al progressivo passaggio verso il capitalismo estetico, in cui il valore di messa-in-scena prende il posto del valore economico all'interno di una struttura sempre più acentrica e iper-complessa. Questo tipo di capitalismo sussume e incorpora il sistema valoriale proprio dell'estetica tradizionale, estrapolandolo dall'ambito artistico e introducendolo nelle dinamiche quotidiane. Questo processo rende necessario integrare l'universo estetico nei tentativi di comprensione della realtà, ponendo la questione di costruire un approccioestetico-fenomenologico capace di interpretare questa nuova estetica del quotidiano rivalutando la funzione della percezione e dell'emotività nei vari framework analitici. Una volta delineate le caratteristiche dell'approccio atmosferico si passerà in rassegna tutta la letteratura più recente per vedere quali siano stati i tentativi di applicazione di questa modalità analitica in diversi ambiti di studio e quali siano state le sperimentazioni metodologiche ad essi associate. Infine ci si concentrerà all'applicazione diretta dell'approccio atmosferico in relazione alle pratiche professionali legate alla costruzione di ambienti estetici ed emozionali all'interno di contesti museali ed espositivi. La dimensione spaziale e quella fisica sono fondamentali per comprendere il capitalismo estetico ed e proprio per questo che una sperimentazione in ambito museale può risultare particolarmente significativa. Attraverso una serie di interviste a professionisti del settore museale e a un diario personale, in cui ho preso nota in chiave atmosferica delle mie immersioni in alcuni contesti museali, si cercherà di comprendere come i curatori mettano in relazione tra loro gli infiniti elementi che co-costruiscono una mostra al fine di creare, all'interno di un segmento sdazio-temporale puntuale, una determinata atmosfera tra i corpi relazionali che la compongono. La finalità è quella di presentare l'ottica atmosferica come punto di partenza per un'analisi della società contemporanea che tenga in considerazione aspetti troppo spesso lasciati in secondo piano da altri approcci analitici e che invece, in questo particolare momento storico, hanno un'importanza fondamentale nella costruzione e nel funzionamento della realtà. La speranza è invece quella di esplicitare l'urgenza di integrare l'approccio atmosferico nelle pratiche analitiche della comunità accademica.
Crafting the in between: atmosfere nelle pratiche di curatela museale
CENTAZZO, FRANCESCO
2017/2018
Abstract
Inizialmente questa tesi presenterà il concetto estetico-fenomenologico di atmosfera espresso da Gernot Böhme e lo metterà in relazione sia con il progetto sferologico di Peter Sloterdijk, prestando particolare attenzione all'architettura delle schiume, che con le teorie non-rappresentative di Ben Anderson. In questo modo spero di poter strutturare una diversa modalità di analisi da applicare alla società contemporanea, capace di rispondere al progressivo passaggio verso il capitalismo estetico, in cui il valore di messa-in-scena prende il posto del valore economico all'interno di una struttura sempre più acentrica e iper-complessa. Questo tipo di capitalismo sussume e incorpora il sistema valoriale proprio dell'estetica tradizionale, estrapolandolo dall'ambito artistico e introducendolo nelle dinamiche quotidiane. Questo processo rende necessario integrare l'universo estetico nei tentativi di comprensione della realtà, ponendo la questione di costruire un approccioestetico-fenomenologico capace di interpretare questa nuova estetica del quotidiano rivalutando la funzione della percezione e dell'emotività nei vari framework analitici. Una volta delineate le caratteristiche dell'approccio atmosferico si passerà in rassegna tutta la letteratura più recente per vedere quali siano stati i tentativi di applicazione di questa modalità analitica in diversi ambiti di studio e quali siano state le sperimentazioni metodologiche ad essi associate. Infine ci si concentrerà all'applicazione diretta dell'approccio atmosferico in relazione alle pratiche professionali legate alla costruzione di ambienti estetici ed emozionali all'interno di contesti museali ed espositivi. La dimensione spaziale e quella fisica sono fondamentali per comprendere il capitalismo estetico ed e proprio per questo che una sperimentazione in ambito museale può risultare particolarmente significativa. Attraverso una serie di interviste a professionisti del settore museale e a un diario personale, in cui ho preso nota in chiave atmosferica delle mie immersioni in alcuni contesti museali, si cercherà di comprendere come i curatori mettano in relazione tra loro gli infiniti elementi che co-costruiscono una mostra al fine di creare, all'interno di un segmento sdazio-temporale puntuale, una determinata atmosfera tra i corpi relazionali che la compongono. La finalità è quella di presentare l'ottica atmosferica come punto di partenza per un'analisi della società contemporanea che tenga in considerazione aspetti troppo spesso lasciati in secondo piano da altri approcci analitici e che invece, in questo particolare momento storico, hanno un'importanza fondamentale nella costruzione e nel funzionamento della realtà. La speranza è invece quella di esplicitare l'urgenza di integrare l'approccio atmosferico nelle pratiche analitiche della comunità accademica.File | Dimensione | Formato | |
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