Lo scopo del presente lavoro è analizzare un mercato d'arte formatosi all'interno di una community online per comprenderne le meccaniche e fornire una solida base per favorire studi futuri. Attraverso la nozione di cultural commons (Bertacchini et al, 2012), si traccia un quadro teorico di riferimento che fungerà da fondamento per una successiva analisi statistica e qualitativa, che prenderà in esame le caratteristiche di consumatori e produttori che si riconoscono nei valori della community presa in esame. Il caso studio scelto è rappresentato dal furry, comunità nata negli Stati Uniti nel 1980 come nicchia all'interno del più ampio mondo dei fandom legati alla fantascienza, ma capace di ritagliarsi uno spazio indipendente e divenire una realtà culturale a sé stante. Grazie all'indipendenza da un prodotto culturale specifico e alla volontà di preservare una certa libertà espressiva, infatti, il furry è riuscito ad attrarre un pubblico ed una quantità di creativi sempre più ampia, diventando una comunità che ha fatto dell'arte il suo caposaldo e all'interno della quale si è creato un mercato artistico sostenibile.
Comunità culturali e mercati artistici: la furry community
DELL'AVVENTO, MARCO
2016/2017
Abstract
Lo scopo del presente lavoro è analizzare un mercato d'arte formatosi all'interno di una community online per comprenderne le meccaniche e fornire una solida base per favorire studi futuri. Attraverso la nozione di cultural commons (Bertacchini et al, 2012), si traccia un quadro teorico di riferimento che fungerà da fondamento per una successiva analisi statistica e qualitativa, che prenderà in esame le caratteristiche di consumatori e produttori che si riconoscono nei valori della community presa in esame. Il caso studio scelto è rappresentato dal furry, comunità nata negli Stati Uniti nel 1980 come nicchia all'interno del più ampio mondo dei fandom legati alla fantascienza, ma capace di ritagliarsi uno spazio indipendente e divenire una realtà culturale a sé stante. Grazie all'indipendenza da un prodotto culturale specifico e alla volontà di preservare una certa libertà espressiva, infatti, il furry è riuscito ad attrarre un pubblico ed una quantità di creativi sempre più ampia, diventando una comunità che ha fatto dell'arte il suo caposaldo e all'interno della quale si è creato un mercato artistico sostenibile.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/55461