Con il termine radiologia interventistica s'intende un insieme di procedure strumentali percutanee, più o meno invasive, effettuate sotto anestesia locale o sedativi, a scopo diagnostico e terapeutico; queste procedure sono realizzate con l'ausilio di imaging fluoroscopico, per localizzare le lesioni ed i siti per i trattamenti, monitorare la procedura e documentarne l'evoluzione. Le pratiche di radiologia interventistica offrono alla medicina l'opportunità di trattare una vasta gamma di patologie, per un elevato numero di pazienti e con un calo dei costi rispetto alle procedure tradizionali; si riducono inoltre il tempo di permanenza in ospedale del paziente ed il dosaggio degli anestetici somministrati. L'attenzione rivolta a questa tipologia di procedura medica è motivata sia dal crescente numero di indagini cliniche che impiegano tecniche di radiologia interventistica che dal fatto che queste sono procedure ad alta dose come riconosciuto anche dalla direttiva 97/43/Euratom e dal Decreto Legislativo n. 187 del 26/05/2000. In tali procedure, a differenza della radiologia diagnostica, si posso ottenere dosi così elevate da causare effetti deterministici in cute (arrossamenti, eritemi e necrosi). In questo ambito si riscontrano notevoli difficoltà nella stesura di protocolli clinici e dosimetrici standard, data la molteplicità dei parametri coinvolti: tra questi, la patologia, la variabilità connessa alle modalità di lavoro dell'operatore, la varietà di proiezioni e la scelta di differenti parametri radiologici. Alla luce di quanto prima esposto, la dose erogata presenta un ampio intervallo di variabilità sia tra procedure diverse che rispetto alla stessa procedura e con essa la stessa dose efficace. Allo stato attuale la letteratura è particolarmente povera di informazioni dosimetriche sulle procedure di radiologia interventistica; questo lavoro è un contributo a colmare tale lacuna. Le misure sono state effettuate presso le sale di emodinamica, ibrida e radiologia vascolare dell'ospedale Mauriziano di Torino. Il presente lavoro si articola in più fasi: Raccolta e catalogazione dei report di dose strutturati (RDSR) creati dagli angiografi. Analisi statistica sui parametri dosimetrici delle procedure più frequenti. Standardizzazione delle medesime procedure. Valutazione della dose efficace e della dose agli organi effettuata tramite simulazione delle procedure precedentemente standardizzate.
Dose al paziente in procedure di radiologia interventistica
LI DONNI, LORIS
2015/2016
Abstract
Con il termine radiologia interventistica s'intende un insieme di procedure strumentali percutanee, più o meno invasive, effettuate sotto anestesia locale o sedativi, a scopo diagnostico e terapeutico; queste procedure sono realizzate con l'ausilio di imaging fluoroscopico, per localizzare le lesioni ed i siti per i trattamenti, monitorare la procedura e documentarne l'evoluzione. Le pratiche di radiologia interventistica offrono alla medicina l'opportunità di trattare una vasta gamma di patologie, per un elevato numero di pazienti e con un calo dei costi rispetto alle procedure tradizionali; si riducono inoltre il tempo di permanenza in ospedale del paziente ed il dosaggio degli anestetici somministrati. L'attenzione rivolta a questa tipologia di procedura medica è motivata sia dal crescente numero di indagini cliniche che impiegano tecniche di radiologia interventistica che dal fatto che queste sono procedure ad alta dose come riconosciuto anche dalla direttiva 97/43/Euratom e dal Decreto Legislativo n. 187 del 26/05/2000. In tali procedure, a differenza della radiologia diagnostica, si posso ottenere dosi così elevate da causare effetti deterministici in cute (arrossamenti, eritemi e necrosi). In questo ambito si riscontrano notevoli difficoltà nella stesura di protocolli clinici e dosimetrici standard, data la molteplicità dei parametri coinvolti: tra questi, la patologia, la variabilità connessa alle modalità di lavoro dell'operatore, la varietà di proiezioni e la scelta di differenti parametri radiologici. Alla luce di quanto prima esposto, la dose erogata presenta un ampio intervallo di variabilità sia tra procedure diverse che rispetto alla stessa procedura e con essa la stessa dose efficace. Allo stato attuale la letteratura è particolarmente povera di informazioni dosimetriche sulle procedure di radiologia interventistica; questo lavoro è un contributo a colmare tale lacuna. Le misure sono state effettuate presso le sale di emodinamica, ibrida e radiologia vascolare dell'ospedale Mauriziano di Torino. Il presente lavoro si articola in più fasi: Raccolta e catalogazione dei report di dose strutturati (RDSR) creati dagli angiografi. Analisi statistica sui parametri dosimetrici delle procedure più frequenti. Standardizzazione delle medesime procedure. Valutazione della dose efficace e della dose agli organi effettuata tramite simulazione delle procedure precedentemente standardizzate.File | Dimensione | Formato | |
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