Introduction. According to Alzheimer’s Disease International it is currently estimated that there are 55 million people worldwide suffering from dementia and the number is expected to rise to 139 million by 2050. This pathology turns out to be of great impact both for the person from which is affected and for the people who take care of him/her; we talk about in fact of caregiver burden to indicate the strong emotional toll derived from the disease that weighs on the caregiver especially informal. Attention is paid to the impairment of language as one of the most critical issues that affects the quality of the relationship. During the illness this element is always getting worse and maintaining a satisfactory communication with the patient becomes a real challenge. Objective. Identify strategies/ methods to help the figure of the informal caregiver to communicate as effectively and satisfactorily as possible with his family suffering from dementia. Materials and methods. Databases such as Cinhal, psycinfo and Medline were consulted from 24 July to 31 August 2023. The search was facilitated using keywords and boolean operators. The selection of documents was guided by the research question originally formulated, the inclusion and exclusion criteria identified, and the critical analysis carried out. Results and discussion. 20 documents were selected from which different types of strategies emerged: practical communication strategies, training programs for caregivers and strategies more creative and stimulating. Conclusions. From the literature review all the identified strategies have been shown to be potentially effective in achieving satisfactory communication between informal caregivers and dementia sufferers. Given the uniqueness of the person, the importance of a person-centered assistance, therefore personalized, and the need for flexibility by the caregiver in implementing the strategies identified emerged.

Introduzione. Secondo l’Alzheimer’s Disease International attualmente viene stimato che 55 milioni di persone in tutto il mondo siano affette da demenza e che il numero sia destinato a salire a 139 milioni entro il 2050. Questa patologia risulta essere di forte impatto sia per la persona da cui ne è affetta sia per le persone che se ne prendono cura; si parla infatti di caregiver burden per indicare il forte carico emotivo derivato dalla malattia che grava sul caregiver soprattutto informale. Viene posta l’attenzione sulla compromissione del linguaggio in quanto una delle criticità che più va ad impattare sulla qualità della relazione. Nel corso della malattia questo elemento va sempre peggiorando e mantenere una comunicazione soddisfacente con la persona assistita risulta una vera e propria sfida. Obiettivo. Individuare strategie/metodi per poter aiutare la figura del caregiver informale a comunicare nel modo più efficace e soddisfacente possibile con il proprio familiare affetto da demenza. Materiali e metodi. Sono state consultate banche dati quali Cinhal, PsycInfo e Medline nel periodo dal 24 luglio al 31 agosto 2023. La ricerca è stata facilitata dall’utilizzo di parole chiave e operatori booleani. La selezione dei documenti è stata orientata dal quesito di ricerca inizialmente formulato, dai criteri di inclusione ed esclusione individuati e dall’analisi critica effettuata. Risultati e discussione. Sono stati selezionati 20 documenti da cui sono state individuate diverse tipologie di strategie: strategie pratiche comunicative, programmi di formazione per caregiver e strategie creative e stimolanti. Conclusioni. Dalla revisione della letteratura tutte le strategie individuate si sono dimostrate potenzialmente efficaci al fine di ottenere una comunicazione soddisfacente tra caregiver informale e persona affetta da demenza. Data l’unicità della persona sono emerse l’importanza di un’assistenza centrata sulla persona, quindi personalizzata, e la necessità di flessibilità da parte del caregiver nel mettere in atto le strategie individuate.

La comunicazione soddisfacente tra caregiver e persona assistita affetta da demenza: una revisione critica della letteratura

DODARO, SILVIA
2022/2023

Abstract

Introduzione. Secondo l’Alzheimer’s Disease International attualmente viene stimato che 55 milioni di persone in tutto il mondo siano affette da demenza e che il numero sia destinato a salire a 139 milioni entro il 2050. Questa patologia risulta essere di forte impatto sia per la persona da cui ne è affetta sia per le persone che se ne prendono cura; si parla infatti di caregiver burden per indicare il forte carico emotivo derivato dalla malattia che grava sul caregiver soprattutto informale. Viene posta l’attenzione sulla compromissione del linguaggio in quanto una delle criticità che più va ad impattare sulla qualità della relazione. Nel corso della malattia questo elemento va sempre peggiorando e mantenere una comunicazione soddisfacente con la persona assistita risulta una vera e propria sfida. Obiettivo. Individuare strategie/metodi per poter aiutare la figura del caregiver informale a comunicare nel modo più efficace e soddisfacente possibile con il proprio familiare affetto da demenza. Materiali e metodi. Sono state consultate banche dati quali Cinhal, PsycInfo e Medline nel periodo dal 24 luglio al 31 agosto 2023. La ricerca è stata facilitata dall’utilizzo di parole chiave e operatori booleani. La selezione dei documenti è stata orientata dal quesito di ricerca inizialmente formulato, dai criteri di inclusione ed esclusione individuati e dall’analisi critica effettuata. Risultati e discussione. Sono stati selezionati 20 documenti da cui sono state individuate diverse tipologie di strategie: strategie pratiche comunicative, programmi di formazione per caregiver e strategie creative e stimolanti. Conclusioni. Dalla revisione della letteratura tutte le strategie individuate si sono dimostrate potenzialmente efficaci al fine di ottenere una comunicazione soddisfacente tra caregiver informale e persona affetta da demenza. Data l’unicità della persona sono emerse l’importanza di un’assistenza centrata sulla persona, quindi personalizzata, e la necessità di flessibilità da parte del caregiver nel mettere in atto le strategie individuate.
Satisfactory communication between caregiver and patient with dementia: a critical review of the literature
Introduction. According to Alzheimer’s Disease International it is currently estimated that there are 55 million people worldwide suffering from dementia and the number is expected to rise to 139 million by 2050. This pathology turns out to be of great impact both for the person from which is affected and for the people who take care of him/her; we talk about in fact of caregiver burden to indicate the strong emotional toll derived from the disease that weighs on the caregiver especially informal. Attention is paid to the impairment of language as one of the most critical issues that affects the quality of the relationship. During the illness this element is always getting worse and maintaining a satisfactory communication with the patient becomes a real challenge. Objective. Identify strategies/ methods to help the figure of the informal caregiver to communicate as effectively and satisfactorily as possible with his family suffering from dementia. Materials and methods. Databases such as Cinhal, psycinfo and Medline were consulted from 24 July to 31 August 2023. The search was facilitated using keywords and boolean operators. The selection of documents was guided by the research question originally formulated, the inclusion and exclusion criteria identified, and the critical analysis carried out. Results and discussion. 20 documents were selected from which different types of strategies emerged: practical communication strategies, training programs for caregivers and strategies more creative and stimulating. Conclusions. From the literature review all the identified strategies have been shown to be potentially effective in achieving satisfactory communication between informal caregivers and dementia sufferers. Given the uniqueness of the person, the importance of a person-centered assistance, therefore personalized, and the need for flexibility by the caregiver in implementing the strategies identified emerged.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/5530