Tra Oriente e Occidente: i "mirabilia" egiziani nel secondo libro delle "Storie" di Erodoto

Erodoto è una delle personalità più rilevanti della letteratura greca dell'età classica, la cui memoria si protrae fino al periodo tardo. Questo lavoro sorge dal desiderio di mettere in luce alcuni aspetti che emergono nel secondo libro delle "Storie" che costituisce un'interessante digressione sui numerosi usi e costumi dell'Egitto. Alla presentazione della biografia e dell'attività intellettuale dell'autore segue un'analisi degli aspetti linguistici e del metodo storiografico propedeutico alla realizzazione dell'Αἰγύπτιος λόγος. Nel terzo e nel quarto capitolo vengono presi in considerazione il progetto di una descrizione razionale del paese, vero e proprio ¿dono del Nilo¿, e alcuni elementi che destano curiosità e stupore agli occhi dell'autore e lo inducono a rappresentare con uno stile variopinto la singolarità delle tradizioni del tutto diverse da quelle dei Greci. La parte finale della tesi è riservata ad un approfondimento sulla teoria erodotea dell'origine egizia della religione greca.