Sulforaphane, an isothiocyanate produced by the secondary metabolism of some Brassicaceae, has shown multiple chemopreventive activities. Its ability to modulate the activity of the transcription factor Nrf2; inhibit histone deacetylase (HDAC) enzymes; and modulate the cell cycle and other methods of controlling tumor proliferation has been shown. Increasing evidence supports its effectiveness in attenuating and preventing cardiovascular diseases, neurodegenerative disorders, and even autism spectrum disorders. This thesis focuses on its interaction with neoplastic diseases, covering its production in the plant's secondary metabolism, assimilation in human metabolism, molecular mechanism of chemoprevention, and potential uses as dietary supplements and adjuvant therapies.
Il sulforafano, un isotiocianato prodotto dal metabolismo secondario di alcune Brassicacee, ha mostrato molteplici attività chemiopreventive. È stata evidenziata la sua capacità di modulare l'attività del fattore trascrizionale Nfr2; inibire gli enzimi istone deacetilasi HDAC; modulare il ciclo cellulare e altri metodi di controllo della proliferazione tumorale. Inoltre, emergono sempre più prove della sua efficacia nell'attenuazione e prevenzione di patologie cardiovascolari, neurodegenerative e anche dello spettro autistico. La tesi si focalizza sulla sua interazione con le malattie neoplastiche, trattando la sua produzione nel metabolismo secondario della pianta, l'assimilazione nel metabolismo dell'uomo, il meccanismo molecolare di chemioprevenzione e possibili utilizzi come integratori e terapie adiuvanti.
PROPRIETA' ANTITUMORALI DEL SULFORAFANO
GODIO, ALBERTO
2023/2024
Abstract
Il sulforafano, un isotiocianato prodotto dal metabolismo secondario di alcune Brassicacee, ha mostrato molteplici attività chemiopreventive. È stata evidenziata la sua capacità di modulare l'attività del fattore trascrizionale Nfr2; inibire gli enzimi istone deacetilasi HDAC; modulare il ciclo cellulare e altri metodi di controllo della proliferazione tumorale. Inoltre, emergono sempre più prove della sua efficacia nell'attenuazione e prevenzione di patologie cardiovascolari, neurodegenerative e anche dello spettro autistico. La tesi si focalizza sulla sua interazione con le malattie neoplastiche, trattando la sua produzione nel metabolismo secondario della pianta, l'assimilazione nel metabolismo dell'uomo, il meccanismo molecolare di chemioprevenzione e possibili utilizzi come integratori e terapie adiuvanti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/5515