Le emozioni sono state un argomento molto discusso per diversi anni, tanto da rendere difficoltoso definirle in modo univoco, principalmente in quanto affrontate con diverse prospettive da psicologi, biologi, neuroscienziati. Ciò che dà all'emozione un carattere particolare è la sua capacità di mettere in moto il nostro organismo, automaticamente e intenzionalmente, utilizzando componenti fisiche, fisiologiche e mentali. Proprio questa capacità di influenzarci è difatti un'arma a doppio taglio, perché ogni emozione (dalla più piacevole alla più dolorosa) rappresenta, da un lato, un forte turbamento che può rivelarsi anche sconvolgente e letale, dall'altro, un ¿segnale¿ che ci invita a valutare nuovamente la situazione; esse hanno, dunque, un carattere essenziale e funzionale per l'esistenza (Amerio, 2007). L'individuo capace di regolare le proprie emozioni è colui che sa rispondere alle esperienze in un modo socialmente tollerabile e sufficientemente flessibile, tale da consentire reazioni spontanee, e che possiede l'abilità di ritardare tali reazioni, se necessario (Cole et al., 1994). La disregolazione emotiva è un concetto utilizzato in ambienti clinici per riferirsi ad una risposta emotiva scarsamente modulata, che non ricade nel range di risposte emotive convenzionalmente accettate. Manifestazioni di disregolazione emotiva possono essere esplosioni di rabbia o comportamenti distruttivi, aggressione verso sé stessi e verso gli altri o minacce di suicidio, e sono delle variazioni incontrollate che possono durare secondi, minuti o ore. Questa assenza o difficoltà di controllo emozionale può portare a problemi comportamentali che interferiscono con le interazioni sociali, le relazioni familiari, la possibilità di ottenere e mantenere un posto di lavoro o una qualsiasi occupazione (Beauchaine, 2007). È stata utilizzata una considerevole gamma di procedure per esaminare la regolazione delle emozioni dei bambini nella ricerca, dal neuro-imaging all'osservazione comportamentale. Al momento non sembra esistere un approccio "gold standard". Tra i test più utilizzati è bene citare in particolare la Child Behavior CheckList (CBCL), il Strenghts and Difficulties Questionnaire ¿ Dysregulation Profile (SQD-DP), e la Difficulties in Emotion Regulation Scale (DERS).
Gli strumenti di valutazione della Disregolazione Emotiva (DE)
NASTASI, ALESSIA
2016/2017
Abstract
Le emozioni sono state un argomento molto discusso per diversi anni, tanto da rendere difficoltoso definirle in modo univoco, principalmente in quanto affrontate con diverse prospettive da psicologi, biologi, neuroscienziati. Ciò che dà all'emozione un carattere particolare è la sua capacità di mettere in moto il nostro organismo, automaticamente e intenzionalmente, utilizzando componenti fisiche, fisiologiche e mentali. Proprio questa capacità di influenzarci è difatti un'arma a doppio taglio, perché ogni emozione (dalla più piacevole alla più dolorosa) rappresenta, da un lato, un forte turbamento che può rivelarsi anche sconvolgente e letale, dall'altro, un ¿segnale¿ che ci invita a valutare nuovamente la situazione; esse hanno, dunque, un carattere essenziale e funzionale per l'esistenza (Amerio, 2007). L'individuo capace di regolare le proprie emozioni è colui che sa rispondere alle esperienze in un modo socialmente tollerabile e sufficientemente flessibile, tale da consentire reazioni spontanee, e che possiede l'abilità di ritardare tali reazioni, se necessario (Cole et al., 1994). La disregolazione emotiva è un concetto utilizzato in ambienti clinici per riferirsi ad una risposta emotiva scarsamente modulata, che non ricade nel range di risposte emotive convenzionalmente accettate. Manifestazioni di disregolazione emotiva possono essere esplosioni di rabbia o comportamenti distruttivi, aggressione verso sé stessi e verso gli altri o minacce di suicidio, e sono delle variazioni incontrollate che possono durare secondi, minuti o ore. Questa assenza o difficoltà di controllo emozionale può portare a problemi comportamentali che interferiscono con le interazioni sociali, le relazioni familiari, la possibilità di ottenere e mantenere un posto di lavoro o una qualsiasi occupazione (Beauchaine, 2007). È stata utilizzata una considerevole gamma di procedure per esaminare la regolazione delle emozioni dei bambini nella ricerca, dal neuro-imaging all'osservazione comportamentale. Al momento non sembra esistere un approccio "gold standard". Tra i test più utilizzati è bene citare in particolare la Child Behavior CheckList (CBCL), il Strenghts and Difficulties Questionnaire ¿ Dysregulation Profile (SQD-DP), e la Difficulties in Emotion Regulation Scale (DERS).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/55090