L’etichetta cannibale è stata ampiamente usata (e abusata) nella letteratura italiana in riferimento a un gruppo di giovani che scrivono del mondo della merce con un linguaggio spesso violento o provocatore. Tra questi si staglia la figura Aldo Nove che, dopo l’esordio con Gioventù cannibale e Woobinda, ha proseguito la sua carriera sperimentando in maniera originale generi, stili e linguaggi diversi. La tesi analizza la biografia e le opere dell’autore, con l’obiettivo di sottolineare la difficoltà di inquadrare sotto un’unica etichetta una produzione varia e spesso “ribelle” rispetto agli schemi della tradizione.

R-esistere all'inganno del superfluo. Temi, linguaggi e forme di un cannibale negli anni Duemila.

BURATTINI, CHIARA
2021/2022

Abstract

L’etichetta cannibale è stata ampiamente usata (e abusata) nella letteratura italiana in riferimento a un gruppo di giovani che scrivono del mondo della merce con un linguaggio spesso violento o provocatore. Tra questi si staglia la figura Aldo Nove che, dopo l’esordio con Gioventù cannibale e Woobinda, ha proseguito la sua carriera sperimentando in maniera originale generi, stili e linguaggi diversi. La tesi analizza la biografia e le opere dell’autore, con l’obiettivo di sottolineare la difficoltà di inquadrare sotto un’unica etichetta una produzione varia e spesso “ribelle” rispetto agli schemi della tradizione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/55070