Introduction: nurses working in nursing homes use sixth sense in clinical practice, which allows them to identify changes in guests that are related to cardiovascular events, such as ischemic stroke: a time-dependent pathology associated with high mortality. This predictive ability derives from the intuition that is triggered before an imperceptible alteration in elderly guests, difficult to objectify or attributable to an alteration of the vital parameters, which are found to be in the physiological ranges. Objective: The objective of this thesis with qualitative study design is to investigate the predictive abilities of nurses in the recognition of premonitory signs of ischemic stroke in RSA guests. Materials and methods: 10 nurses working in the nursing homes located in the city of Turin and in the province were interviewed, based on their willingness and interest to participate in the study. The results were subsequently analysed by two observers. Results and discussion: All the nurses surveyed use sixth sense to detect changes in guests that can be traced back to the premonitory signs of ischemic stroke. The knowledge of the guests and the work experience, combined with the collaboration with the team and the family, allows to consciously process the data and to come to the conclusion that "the guest has something wrong", so after a careful re-evaluation of the clinical condition of the guest is ordered transfer to the Emergency Department. Conclusion: the use of sixth sense in clinical practice has important repercussions on the health status of elderly guests, as it allows nurses to intercept their changes early and to intervene promptly before the onset of the acute event. The implementation of such a tool in the decision-making process would allow to develop intuition and to identify in advance the clinical changes of patients and to intervene on the basis of the complexity of the clinical situation. However, it requires a certain theoretical knowledge and knowledge of the patient, to intervene according to specific cases.

Introduzione: gli infermieri che lavorano nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) utilizzano nella pratica clinica il sesto senso, che permette loro di identificare cambiamenti negli ospiti, riconducibili ad evento cardiovascolari, quali l’ictus ischemico: una patologia tempo-dipendente associata ad alta mortalità. Questa capacità predittiva deriva dall’intuizione che si innesca dinanzi a un’alterazione impercettibile negli ospiti anziani, difficilmente oggettivabile o attribuibile a un’alterazione dei parametri vitali, che risultano essere nei range fisiologici. Obiettivo: l’obiettivo di questa tesi con disegno di studio qualitativo è di indagare le capacità predittive degli infermieri nel riconoscimento dei segni premonitori di ictus ischemico negli ospiti delle RSA. Materiali e metodi: sono stati intervistati 10 infermieri che lavorano nelle RSA situate nella città di Torino e in provincia, sulla base della loro disponibilità e interesse a partecipare allo studio. I risultati sono stati analizzati successivamente da due osservatori. Risultati e discussione: tutti gli infermieri intervistati utilizzano il sesto senso per rilevare cambiamenti negli ospiti riconducibili ai segni premonitori dell’ictus ischemico. La conoscenza degli ospiti e l’esperienza lavorativa, associata alla collaborazione con l’équipe e la famiglia, permette di elaborare consciamente il dato rilevato e di giungere alla conclusione che “l’ospite ha qualcosa che non va”, per cui dopo un’attenta rivalutazione della condizione clinica dell’ospite viene disposto il trasferimento presso il Pronto Soccorso. Conclusione: l’utilizzo del sesto senso nella pratica clinica ha importanti ripercussioni sullo stato di salute degli ospiti anziani, in quanto permette agli infermieri di intercettare precocemente i loro cambiamenti e di intervenire prontamente prima dell’insorgenza dell’evento acuto. L’implementazione di tale strumento nel processo decisionale permetterebbe di sviluppare l’intuizione e di identificare anticipatamente i cambiamenti clinici dei pazienti e di intervenire sulla base della complessità della situazione clinica. Richiede però una determinata conoscenza teorica e conoscenza del paziente, per intervenire in base alle specifiche casistiche.

L'utilizzo del sesto senso per riconoscere i segni premonitori di ictus ischemico: esperienze degli infermieri delle Residenze Sanitarie Assistenziali

LANSARI, SOUMIA
2022/2023

Abstract

Introduzione: gli infermieri che lavorano nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) utilizzano nella pratica clinica il sesto senso, che permette loro di identificare cambiamenti negli ospiti, riconducibili ad evento cardiovascolari, quali l’ictus ischemico: una patologia tempo-dipendente associata ad alta mortalità. Questa capacità predittiva deriva dall’intuizione che si innesca dinanzi a un’alterazione impercettibile negli ospiti anziani, difficilmente oggettivabile o attribuibile a un’alterazione dei parametri vitali, che risultano essere nei range fisiologici. Obiettivo: l’obiettivo di questa tesi con disegno di studio qualitativo è di indagare le capacità predittive degli infermieri nel riconoscimento dei segni premonitori di ictus ischemico negli ospiti delle RSA. Materiali e metodi: sono stati intervistati 10 infermieri che lavorano nelle RSA situate nella città di Torino e in provincia, sulla base della loro disponibilità e interesse a partecipare allo studio. I risultati sono stati analizzati successivamente da due osservatori. Risultati e discussione: tutti gli infermieri intervistati utilizzano il sesto senso per rilevare cambiamenti negli ospiti riconducibili ai segni premonitori dell’ictus ischemico. La conoscenza degli ospiti e l’esperienza lavorativa, associata alla collaborazione con l’équipe e la famiglia, permette di elaborare consciamente il dato rilevato e di giungere alla conclusione che “l’ospite ha qualcosa che non va”, per cui dopo un’attenta rivalutazione della condizione clinica dell’ospite viene disposto il trasferimento presso il Pronto Soccorso. Conclusione: l’utilizzo del sesto senso nella pratica clinica ha importanti ripercussioni sullo stato di salute degli ospiti anziani, in quanto permette agli infermieri di intercettare precocemente i loro cambiamenti e di intervenire prontamente prima dell’insorgenza dell’evento acuto. L’implementazione di tale strumento nel processo decisionale permetterebbe di sviluppare l’intuizione e di identificare anticipatamente i cambiamenti clinici dei pazienti e di intervenire sulla base della complessità della situazione clinica. Richiede però una determinata conoscenza teorica e conoscenza del paziente, per intervenire in base alle specifiche casistiche.
The use of the sixth sense to recognize the subtle signs of stroke: nurses experiences in nursing homes
Introduction: nurses working in nursing homes use sixth sense in clinical practice, which allows them to identify changes in guests that are related to cardiovascular events, such as ischemic stroke: a time-dependent pathology associated with high mortality. This predictive ability derives from the intuition that is triggered before an imperceptible alteration in elderly guests, difficult to objectify or attributable to an alteration of the vital parameters, which are found to be in the physiological ranges. Objective: The objective of this thesis with qualitative study design is to investigate the predictive abilities of nurses in the recognition of premonitory signs of ischemic stroke in RSA guests. Materials and methods: 10 nurses working in the nursing homes located in the city of Turin and in the province were interviewed, based on their willingness and interest to participate in the study. The results were subsequently analysed by two observers. Results and discussion: All the nurses surveyed use sixth sense to detect changes in guests that can be traced back to the premonitory signs of ischemic stroke. The knowledge of the guests and the work experience, combined with the collaboration with the team and the family, allows to consciously process the data and to come to the conclusion that "the guest has something wrong", so after a careful re-evaluation of the clinical condition of the guest is ordered transfer to the Emergency Department. Conclusion: the use of sixth sense in clinical practice has important repercussions on the health status of elderly guests, as it allows nurses to intercept their changes early and to intervene promptly before the onset of the acute event. The implementation of such a tool in the decision-making process would allow to develop intuition and to identify in advance the clinical changes of patients and to intervene on the basis of the complexity of the clinical situation. However, it requires a certain theoretical knowledge and knowledge of the patient, to intervene according to specific cases.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/5503