Il percorso formativo delle scuole secondarie di secondo grado prevede, nell’ambito delle materie STEM, molti argomenti caratterizzati da elementi astratti al cui insegnamento non è sempre associata ad una immediata comprensione. Di conseguenza, tali trattazioni solitamente generano negli studenti difficoltà di comprensione e visualizzazione, soprattutto durante il primo approccio, causando un calo di attenzione o un disinteresse nei confronti dell’argomento. Un esempio caratteristico, presente in (quasi) tutti i programmi ministeriali, è lo studio dei vettori nello spazio e le sue applicazioni nell’ambito della fisica; in particolare, l’utilizzo del prodotto vettoriale risulta essere il più ostico e l’elemento che crea maggiore difficoltà negli studenti. In riferimento alla teoria per cui è raccomandata la combinazione di differenti metodi per l’insegnamento di argomenti astratti, comprovata da molti studi degli ultimi anni, nella tesi è stato implementato l’attuale metodo didattico, previsto per l’insegnamento di tali argomenti, con un nuovo strumento di supporto che permetta di superare l’ostacolo visivo della terza dimensione e che contemporaneamente garantisca al docente un alto grado di personalizzazione dell’esperienza fornita. Lo strumento individuato come supporto è il visore di Realta’ Virtuale (VR). Il progetto, grazie alla collaborazione di alcune classi della scuole secondarie di secondo grado, ha lo scopo principale di avvalorare l’utilità di tale visore, indagando quanto un tale dispositivo possa essere un elemento a supporto della didattica, per la trattazione di argomenti di carattere astratto e nello specifico dei vettori nello spazio.

Tecnologia a supporto dell'inclusione didattica; un'esperienza di realtà aumentata con l'utilizzo di visori 3D

EUGENI, DANIELE
2021/2022

Abstract

Il percorso formativo delle scuole secondarie di secondo grado prevede, nell’ambito delle materie STEM, molti argomenti caratterizzati da elementi astratti al cui insegnamento non è sempre associata ad una immediata comprensione. Di conseguenza, tali trattazioni solitamente generano negli studenti difficoltà di comprensione e visualizzazione, soprattutto durante il primo approccio, causando un calo di attenzione o un disinteresse nei confronti dell’argomento. Un esempio caratteristico, presente in (quasi) tutti i programmi ministeriali, è lo studio dei vettori nello spazio e le sue applicazioni nell’ambito della fisica; in particolare, l’utilizzo del prodotto vettoriale risulta essere il più ostico e l’elemento che crea maggiore difficoltà negli studenti. In riferimento alla teoria per cui è raccomandata la combinazione di differenti metodi per l’insegnamento di argomenti astratti, comprovata da molti studi degli ultimi anni, nella tesi è stato implementato l’attuale metodo didattico, previsto per l’insegnamento di tali argomenti, con un nuovo strumento di supporto che permetta di superare l’ostacolo visivo della terza dimensione e che contemporaneamente garantisca al docente un alto grado di personalizzazione dell’esperienza fornita. Lo strumento individuato come supporto è il visore di Realta’ Virtuale (VR). Il progetto, grazie alla collaborazione di alcune classi della scuole secondarie di secondo grado, ha lo scopo principale di avvalorare l’utilità di tale visore, indagando quanto un tale dispositivo possa essere un elemento a supporto della didattica, per la trattazione di argomenti di carattere astratto e nello specifico dei vettori nello spazio.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/55027