La tesi presentata tratta lo studio relativo alle temperature rilevate in diverse stazioni situate nel suolo soprastante la grotta di Andrassa, in Liguria, provincia di Savona. La morfologia della grotta dell' Andrassa non è particolarmente favorevole al passaggio d' aria in quanto la sezione del tunnel misura 2 m² (molto stretta); sono presenti quindi le seguenti condizioni: Durante l' inverno l' aria all' interno della grotta è più calda. L' aria della grotta è più fredda verso l' entrata, ma solamente nella parte compresa tra la Grande Camera e l' ingresso. Non è presente una zona di transizione tra l' aria presente in zone profonde (fredda ed omogenea) e l' aria all' ingresso della grotta (dove la temperatura raggiunge rapidamente quella esterna ). Pertanto, anche se la grotta di Andrassa ha una morfologia tipica per una circolazione di tipo ¿air bag¿, non mostra questo tipo di dinamica. Si può dire quindi che la grotta di Andrassa sia una grotta di tipo comune, con ingresso singolo e diretta verso il basso. In campo sono state monitorate le temperature delle varie stazioni (6 stazioni in tutto: stazione 0, A, B, C, D, E), ad una profondità di 25 cm.; i monitoraggi sono stati effettuati a cadenza circa mensile: 4 novembre 2016, 12 dicembre 2016, 13 gennaio 2016, 16 febbraio 2017 e confrontati con i dati relativi alla temperatura dell' acqua di stillicidio in grotta, la temperatura dell' aria in grotta e la temperatura del suolo in grotta dei giorni 4 novembre 2016, 12 dicembre 2016 e 13 gennaio 2017. Sono stati presi in considerazione inoltre i dati della stazione climatica di Le Manie gestita da Arpal a 1420 m. dall'Andrassa, riferiti ai giorni di campionamento: precipitazione degli ultimi 30 giorni, precipitazione degli ultimi 7 giorni, temperatura media dell' aria degli ultimi 7 giorni, umidità relativa dell' aria degli ultimi 7 giorni, precipitazione cumulata nelle 24 ore, temperatura massima dell' aria nelle 24 ore, temperatura minima dell' aria nelle 24 ore, temperatura media dell' aria nelle 24 ore, umidità relativa media dell' aria nelle 24 ore. Analizzando i vari dati di temperatura considerati, viene ricavato il gradiente termico: si è calcolato il gradiente termico tra la temperatura dell' acqua di stillicidio in grotta e la temperatura del suolo; in più si è calcolato anche il gradiente termico tra la temperatura del suolo della grotta e la temperatura del suolo. Tra i gradienti considerati non si è osservato nessun tipo di correlazione; come era ipotizzabile più ci si allontana dai mesi freddi più si tende all' isotermia. Infine viene calcolato il coefficiente di determinazione tra la temperatura media dell' aria esterna e la temperatura del suolo e tra la temperatura media dell' aria esterna e la temperatura dell' acqua di stillicidio in grotta delle 6 stazioni nei giorni di campionamento escludendo il 16 febbraio. In conclusione la temperatura del suolo risulta maggiormente correlata alla temperatura dell' aria esterna rispetto a quella della grotta, il gradiente termico interno al terreno tra superficie e grotta è disomogeneo, il che indica che la conduzione tra la superficie e la grotta non è il principale vettore termico, specialmente se si considera il pavimento della grotta.
studio del gradiente termico nel suolo soprastante una grotta carsica (Andrassa, Liguria)
GIULIANO, OLMO
2015/2016
Abstract
La tesi presentata tratta lo studio relativo alle temperature rilevate in diverse stazioni situate nel suolo soprastante la grotta di Andrassa, in Liguria, provincia di Savona. La morfologia della grotta dell' Andrassa non è particolarmente favorevole al passaggio d' aria in quanto la sezione del tunnel misura 2 m² (molto stretta); sono presenti quindi le seguenti condizioni: Durante l' inverno l' aria all' interno della grotta è più calda. L' aria della grotta è più fredda verso l' entrata, ma solamente nella parte compresa tra la Grande Camera e l' ingresso. Non è presente una zona di transizione tra l' aria presente in zone profonde (fredda ed omogenea) e l' aria all' ingresso della grotta (dove la temperatura raggiunge rapidamente quella esterna ). Pertanto, anche se la grotta di Andrassa ha una morfologia tipica per una circolazione di tipo ¿air bag¿, non mostra questo tipo di dinamica. Si può dire quindi che la grotta di Andrassa sia una grotta di tipo comune, con ingresso singolo e diretta verso il basso. In campo sono state monitorate le temperature delle varie stazioni (6 stazioni in tutto: stazione 0, A, B, C, D, E), ad una profondità di 25 cm.; i monitoraggi sono stati effettuati a cadenza circa mensile: 4 novembre 2016, 12 dicembre 2016, 13 gennaio 2016, 16 febbraio 2017 e confrontati con i dati relativi alla temperatura dell' acqua di stillicidio in grotta, la temperatura dell' aria in grotta e la temperatura del suolo in grotta dei giorni 4 novembre 2016, 12 dicembre 2016 e 13 gennaio 2017. Sono stati presi in considerazione inoltre i dati della stazione climatica di Le Manie gestita da Arpal a 1420 m. dall'Andrassa, riferiti ai giorni di campionamento: precipitazione degli ultimi 30 giorni, precipitazione degli ultimi 7 giorni, temperatura media dell' aria degli ultimi 7 giorni, umidità relativa dell' aria degli ultimi 7 giorni, precipitazione cumulata nelle 24 ore, temperatura massima dell' aria nelle 24 ore, temperatura minima dell' aria nelle 24 ore, temperatura media dell' aria nelle 24 ore, umidità relativa media dell' aria nelle 24 ore. Analizzando i vari dati di temperatura considerati, viene ricavato il gradiente termico: si è calcolato il gradiente termico tra la temperatura dell' acqua di stillicidio in grotta e la temperatura del suolo; in più si è calcolato anche il gradiente termico tra la temperatura del suolo della grotta e la temperatura del suolo. Tra i gradienti considerati non si è osservato nessun tipo di correlazione; come era ipotizzabile più ci si allontana dai mesi freddi più si tende all' isotermia. Infine viene calcolato il coefficiente di determinazione tra la temperatura media dell' aria esterna e la temperatura del suolo e tra la temperatura media dell' aria esterna e la temperatura dell' acqua di stillicidio in grotta delle 6 stazioni nei giorni di campionamento escludendo il 16 febbraio. In conclusione la temperatura del suolo risulta maggiormente correlata alla temperatura dell' aria esterna rispetto a quella della grotta, il gradiente termico interno al terreno tra superficie e grotta è disomogeneo, il che indica che la conduzione tra la superficie e la grotta non è il principale vettore termico, specialmente se si considera il pavimento della grotta.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/54894