Lo scenario attuale del contesto del retail è caratterizzato da un incrocio di ruoli e di funzioni che si mescolano, dove i produttori si trasformano in distributori e consumatori in produttori; customizzazione, retailment e spettacolarizzazione sono solo alcuni dei processi in atto nel panorama del retail, che attraverso il web e le dinamiche del Social networking stanno ridefinendo le modalità di esperienza di consumo. In questo contesto dinamico e fluido, si sviluppa il fenomeno del Temporary store, un negozio evento la cui lunghezza di vita è predeterminata e limitata nel tempo. Il Temporary si configura quindi come una nuova forma di comunicazione, uno strumento che oscilla tra principi di marketing e societing, caratterizzato come elemento di novità e non convenzionalità, che ha incuriosito protagonisti del retail, pubblico dei consumers e studiosi della società. L'aspetto che ancor di più fa del Temporary uno strumento innovativo, è la sua possibile applicazione nel campo dell'innovazione sociale, che lo vede configurarsi come strumento utile per lo sviluppo di attività di retail responsabile, di valorizzazione del territorio e di attenzione sociale. L'ipotesi di aprire un negozio temporaneo si configura infatti come una possibilità concreta di dare nuova vita non solo agli spazi singoli, ma anche al contesto territoriale di riferimento, al quartiere e alla vie del centro cittadino ove sono presenti spazi sfitti che possono essere riutilizzati in questo senso e ridonati di valore ed efficacia. Attraverso il riuso di questi spazi infatti, si promuovono e si incoraggiano realtà attive sul territorio e si incentiva il senso di comunità tra i cittadini, che possono trovare in un Temporary un luogo di aggregazione e di scoperta, un luogo ¿restituito¿ alla città che diventa un veicolo di crescita per il quartiere e la città stessa. Diffondere la conoscenza di questo modello di business tra i commercianti, i possessori di immobili, gli amministratori pubblici, gli aspiranti imprenditori e i consumatori, comporta nuove opportunità di sviluppo e valorizzazione. La startup taimwise, fornisce una piattaforma web che mette in comunicazione chi ha uno spazio sfitto con chi ne desidera uno per realizzare un evento temporaneo; testimonia come la coniugazione tra un modello di business e un approccio attento alle tematiche sociali e territoriali del contesto in cui viviamo sia non solo possibile, ma necessario per affrontare la crescente consapevolezza del bisogno di integrare l'attività economica con principi di riqualificazione ed attenzione alle dinamiche sociali; questi elementi infatti, acquistano sempre più significato all'interno della nostra quotidianità.

Temporary shop: strumento non convenzionale di retail e opportunità di innovazione sociale

CHIANALE, MARTA
2015/2016

Abstract

Lo scenario attuale del contesto del retail è caratterizzato da un incrocio di ruoli e di funzioni che si mescolano, dove i produttori si trasformano in distributori e consumatori in produttori; customizzazione, retailment e spettacolarizzazione sono solo alcuni dei processi in atto nel panorama del retail, che attraverso il web e le dinamiche del Social networking stanno ridefinendo le modalità di esperienza di consumo. In questo contesto dinamico e fluido, si sviluppa il fenomeno del Temporary store, un negozio evento la cui lunghezza di vita è predeterminata e limitata nel tempo. Il Temporary si configura quindi come una nuova forma di comunicazione, uno strumento che oscilla tra principi di marketing e societing, caratterizzato come elemento di novità e non convenzionalità, che ha incuriosito protagonisti del retail, pubblico dei consumers e studiosi della società. L'aspetto che ancor di più fa del Temporary uno strumento innovativo, è la sua possibile applicazione nel campo dell'innovazione sociale, che lo vede configurarsi come strumento utile per lo sviluppo di attività di retail responsabile, di valorizzazione del territorio e di attenzione sociale. L'ipotesi di aprire un negozio temporaneo si configura infatti come una possibilità concreta di dare nuova vita non solo agli spazi singoli, ma anche al contesto territoriale di riferimento, al quartiere e alla vie del centro cittadino ove sono presenti spazi sfitti che possono essere riutilizzati in questo senso e ridonati di valore ed efficacia. Attraverso il riuso di questi spazi infatti, si promuovono e si incoraggiano realtà attive sul territorio e si incentiva il senso di comunità tra i cittadini, che possono trovare in un Temporary un luogo di aggregazione e di scoperta, un luogo ¿restituito¿ alla città che diventa un veicolo di crescita per il quartiere e la città stessa. Diffondere la conoscenza di questo modello di business tra i commercianti, i possessori di immobili, gli amministratori pubblici, gli aspiranti imprenditori e i consumatori, comporta nuove opportunità di sviluppo e valorizzazione. La startup taimwise, fornisce una piattaforma web che mette in comunicazione chi ha uno spazio sfitto con chi ne desidera uno per realizzare un evento temporaneo; testimonia come la coniugazione tra un modello di business e un approccio attento alle tematiche sociali e territoriali del contesto in cui viviamo sia non solo possibile, ma necessario per affrontare la crescente consapevolezza del bisogno di integrare l'attività economica con principi di riqualificazione ed attenzione alle dinamiche sociali; questi elementi infatti, acquistano sempre più significato all'interno della nostra quotidianità.
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