This paper analyze Italian L2's skills that Spanish students have to acquire within a context where exposure to the input is limited. In order to understand which are the best strategies to use to teach Italian L2, the profile of the learners and the teaching theories from behaviorism to constructivism will be previously questioned. Therefore, having examined the student's personality, his attitude and his motivations, the theories that have evolved will be examined considering these fundamental factors which still today have to be regarded to best carry out the teaching activity. Following this theoretical introduction, phonological, lexical and morpho-syntactic differences between Spanish and Italian will be analysed. Consequently, the most commons errors of Spanish learners who are starting to learn Italian will be listed, taking as reference the study reported by Stephan Schmid (1994). At the end of the paper, the skills that a learner of Italian L2 must have to learn within A1, A2 and B1 levels will be examined, taking into consideration the directives provided by CEFR (Common European Framework of Reference) which focus on cultural competencies and not only on linguistic competencies. Finally, the grammatical rules that are learned within an Italian L2 class to reach A1, A2 and B1 levels will be listed, as well as the exercises that the teacher makes do to students to acquire the skills more quickly and encourage cooperation and communication, making the environment pleasant and enjoyable.
Questo elaborato si occupa di analizzare le competenze d'italiano L2 che gli studenti spagnoli devono acquisire all'interno di un contesto dove l'esposizione all'input è limitata. Al fine di comprendere quali siano le migliori strategie da utilizzare per insegnare l'italiano L2, verranno precedentemente messi in discussione il profilo degli apprendenti e le teorie della didattica dal comportamentismo al costruttivismo. Quindi, esaminata la personalità dello studente, la sua attitudine e le sue motivazioni, verranno esaminate le teorie che si sono evolute tenendo conto di questi fondamentali fattori che ancora oggi devono essere considerati per svolgere al meglio l'attività didattica. Al seguito di questa introduzione teorica, verranno analizzate le differenze fonologiche, lessicali e morfo-sintattiche tra lo spagnolo e l'italiano. Di conseguenza, verranno elencati gli errori più comuni degli apprendenti spagnoli che cominciano ad approcciare all'italiano, prendendo come riferimento lo studio riportato da Stephan Schmid (1994). Alla fine dell'elaborato, verranno esaminate le competenze che un apprendente d'italiano L2 deve avere per rientrare nei livelli A1, A2 e B1, tenendo in considerazione le direttive fornite dal QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento) che vertono sulla competenza culturale e non solo sulla competenza linguistica. Infine, verranno elencate le regole grammaticali che vengono apprese all'interno di una classe d'italiano L2 per raggiungere i livelli A1, A2 e B1, oltre agli esercizi che l'insegnante può far fare agli studenti per acquisire più velocemente le competenze e favorire la cooperazione e la comunicazione, rendendo l'ambiente piacevole e leggero.
Italiano L2: teorie e meteodi per gli studenti spagnoli
BODRATO, CHIARA
2023/2024
Abstract
Questo elaborato si occupa di analizzare le competenze d'italiano L2 che gli studenti spagnoli devono acquisire all'interno di un contesto dove l'esposizione all'input è limitata. Al fine di comprendere quali siano le migliori strategie da utilizzare per insegnare l'italiano L2, verranno precedentemente messi in discussione il profilo degli apprendenti e le teorie della didattica dal comportamentismo al costruttivismo. Quindi, esaminata la personalità dello studente, la sua attitudine e le sue motivazioni, verranno esaminate le teorie che si sono evolute tenendo conto di questi fondamentali fattori che ancora oggi devono essere considerati per svolgere al meglio l'attività didattica. Al seguito di questa introduzione teorica, verranno analizzate le differenze fonologiche, lessicali e morfo-sintattiche tra lo spagnolo e l'italiano. Di conseguenza, verranno elencati gli errori più comuni degli apprendenti spagnoli che cominciano ad approcciare all'italiano, prendendo come riferimento lo studio riportato da Stephan Schmid (1994). Alla fine dell'elaborato, verranno esaminate le competenze che un apprendente d'italiano L2 deve avere per rientrare nei livelli A1, A2 e B1, tenendo in considerazione le direttive fornite dal QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento) che vertono sulla competenza culturale e non solo sulla competenza linguistica. Infine, verranno elencate le regole grammaticali che vengono apprese all'interno di una classe d'italiano L2 per raggiungere i livelli A1, A2 e B1, oltre agli esercizi che l'insegnante può far fare agli studenti per acquisire più velocemente le competenze e favorire la cooperazione e la comunicazione, rendendo l'ambiente piacevole e leggero.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/5487