The intensive or factory farming aims to get the maximum amount of product at minimal cost, using minimal space, special industrial machinery and drugs. Traditional breeding techniques were integrated perfectly with agriculture: animal waste was used as fertilizer and the animals themselves were contributing to the work in the fields paying workforce. Today, agriculture and farming are two entirely separate areas: the animals were removed from the pastures and live in huge sheds, fed on meal of cereals, oilseeds, fish and meat. The scientific community has considerably intensified the discussion on the consequences of the animal industry, reflected on different aspects of the environment, including climate, soil, water and biodiversity of ecosystems. It is not to blame the livestock sector, but to chart a course that examines the interconnection and the interdependence between economic, social, cultural and political issues that currently exert significant pressures on natural systems, causing fundamental changes to our planet. In this thesis was taken into analysis precisely the relationship that has developed between man, the food system and the livestock industry, tracing the changes and transformations that have taken place in the twentieth century, since the present day, assessing the social and environmental impacts derived from these processes and discussing possible alternatives. In this global process the conservation of ecosystems, the protection of animals and biodiversity is essential to safeguard our planet. The arguments that follow propose to investigate, by means of numerous texts by scholars, FAO publications, the relationship between the livestock industry, the agri-food system and the meat consumption patterns. To this material it was added depth sociological research that could make a significant contribution to the work. These arguments are not part of a closed discourse, but will try to lead the reader to reflect on their food consumption, since the protection of the environment and conditions for animals in factory farms also stems from choices of each individual. The it will consist of an invitation to greater awareness of the dynamics of production, and the resulting impacts of factory farming, hoping to encourage questions and discussion needed to reach a more sustainable livestock production system.
L'allevamento intensivo o industriale mira ad ottenere la massima quantità di prodotto al minimo costo, impiegando il minimo spazio, appositi macchinari industriali e farmaci. Le tecniche tradizionali di allevamento si integravano perfettamente con l'agricoltura: gli scarti animali venivano usati come concime e gli stessi animali contribuivano al lavoro nei campi prestando forza lavoro. Oggi, agricoltura e allevamento sono due settori del tutto separati: gli animali sono stati allontanati dai pascoli e vivono in enormi capannoni, alimentati con farine di cereali, semi oleosi, pesce e carne. La comunità scientifica ha intensificato considerevolmente la discussione sulle conseguenze dell'industria zootecnica, che si riflettono su diversi aspetti dell'ambiente, tra cui il clima, il suolo, l'acqua e la biodiversità degli ecosistemi. Non si tratta, tuttavia, di incolpare il settore zootecnico, ma di tracciare un percorso che esamini l'interconnessione ed l'interdipendenza esistente tra i sistemi economici, sociali, culturali e politici che attualmente esercitano pressioni significative sui sistemi naturali, causando cambiamenti fondamentali al nostro pianeta. In questa tesi è stato preso in analisi proprio il rapporto che si è instaurato tra l'uomo, il sistema agroalimentare e l'industria zootecnica, ripercorrendo i cambiamenti e le trasformazioni che si sono succeduti dal XX secolo, sin ai giorni nostri, valutando gli impatti socio-ambientali derivati da tali processi e discutendo le possibili alternative. In questo scenario globale, in continua trasformazione, la conservazione degli ecosistemi, la tutela degli animali e della biodiversità risulta fondamentale per salvaguardare il nostro pianeta. Le argomentazioni che seguiranno propongono d'indagare, tramite numerosi testi, opere di studiosi, pubblicazioni FAO, indispensabili per approfondire la conoscenza su tali processi di produzione, le relazioni intercorrenti tra l'industria zootecnica, il sistema agroalimentare e i modelli di consumo di carne. A questo materiale si è aggiunta un'approfondita ricerca sociologica che potesse dare un contributo significativo al lavoro. Queste argomentazioni non fanno parte di un discorso chiuso, ma cercheranno di portare il lettore ad una riflessione sui propri consumi alimentari, poiché la tutela dell'ambiente e le condizioni degli animali negli allevamenti intensivi deriva anche dalle scelte di ciascun individuo. La volontà consisterebbe in un invito ad una maggiore consapevolezza sulle dinamiche di produzione, e dei conseguenti impatti, degli allevamenti intensivi, sperando di incoraggiare domande e discussioni necessarie per arrivare ad un sistema di produzione alimentare maggiormente sostenibile.
Industria zootecnica e sistema agroalimentare: insostenibilità e impatti socio-ambientali degli allevamenti intensivi
NARICI, MARCO
2015/2016
Abstract
L'allevamento intensivo o industriale mira ad ottenere la massima quantità di prodotto al minimo costo, impiegando il minimo spazio, appositi macchinari industriali e farmaci. Le tecniche tradizionali di allevamento si integravano perfettamente con l'agricoltura: gli scarti animali venivano usati come concime e gli stessi animali contribuivano al lavoro nei campi prestando forza lavoro. Oggi, agricoltura e allevamento sono due settori del tutto separati: gli animali sono stati allontanati dai pascoli e vivono in enormi capannoni, alimentati con farine di cereali, semi oleosi, pesce e carne. La comunità scientifica ha intensificato considerevolmente la discussione sulle conseguenze dell'industria zootecnica, che si riflettono su diversi aspetti dell'ambiente, tra cui il clima, il suolo, l'acqua e la biodiversità degli ecosistemi. Non si tratta, tuttavia, di incolpare il settore zootecnico, ma di tracciare un percorso che esamini l'interconnessione ed l'interdipendenza esistente tra i sistemi economici, sociali, culturali e politici che attualmente esercitano pressioni significative sui sistemi naturali, causando cambiamenti fondamentali al nostro pianeta. In questa tesi è stato preso in analisi proprio il rapporto che si è instaurato tra l'uomo, il sistema agroalimentare e l'industria zootecnica, ripercorrendo i cambiamenti e le trasformazioni che si sono succeduti dal XX secolo, sin ai giorni nostri, valutando gli impatti socio-ambientali derivati da tali processi e discutendo le possibili alternative. In questo scenario globale, in continua trasformazione, la conservazione degli ecosistemi, la tutela degli animali e della biodiversità risulta fondamentale per salvaguardare il nostro pianeta. Le argomentazioni che seguiranno propongono d'indagare, tramite numerosi testi, opere di studiosi, pubblicazioni FAO, indispensabili per approfondire la conoscenza su tali processi di produzione, le relazioni intercorrenti tra l'industria zootecnica, il sistema agroalimentare e i modelli di consumo di carne. A questo materiale si è aggiunta un'approfondita ricerca sociologica che potesse dare un contributo significativo al lavoro. Queste argomentazioni non fanno parte di un discorso chiuso, ma cercheranno di portare il lettore ad una riflessione sui propri consumi alimentari, poiché la tutela dell'ambiente e le condizioni degli animali negli allevamenti intensivi deriva anche dalle scelte di ciascun individuo. La volontà consisterebbe in un invito ad una maggiore consapevolezza sulle dinamiche di produzione, e dei conseguenti impatti, degli allevamenti intensivi, sperando di incoraggiare domande e discussioni necessarie per arrivare ad un sistema di produzione alimentare maggiormente sostenibile.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
330596_tesimarconarici.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.23 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.23 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/54854