The Miocene/Pliocene boundary was the object of several studies before the definition, at the end of the ‘90s, of the GSSP of the Zanclean stage in the Eraclea Minoa section (Sicily). Since then biostratigraphy of planktonic foraminifera allowed to easily identify its base through the occurrence of two consecutive sinixtrally coiled Neogloboquadrina acostaensis influxes, respectively placed in the 1st/2nd and 2n/3rd cycles from the base of the Zanclean stage astronomically dated at 5.33 Ma (insolation peak 510). Numerous sections from different areas (Northern Appennine, Sicily, Calabria, Cyprus, Zakynthos, Corfu) and boreholes (ODP Holes 975, 974, 969) of the Mediterranean basin have been studied and, despite the different sampling resolution, the two N. acostaensis sinixtrally coiled influxes were recognized in most cases and, where it wasn’t recognizable, the base of the Zanclean stage was achieved through cyclostratigraphic features of the section. In the Pollenzo section the Miocene/Piocene boundary has been recognized through the two consecutive N. acostaensis sinixtrally coiled influxes which was integrated with a cyclostratigraphic tuning using the planktic foraminifer biostratigraphic events and assemblage variation of Turborotalita quinqueloba and Globoturborotalita spp., to have some insight about the sincroneicity of this transition event in the Piedmont Basin.
Il limite Miocene/Pliocene è stato oggetto di numerosi studi prima della definizione, alla fine degli anni ’90, del GSSP del piano Zancleano nella sezione di Eraclea Minoa (Sicilia). Sin da allora la biostratigrafia a foraminiferi planctonici ha permesso di individuarne facilmente la base tramite la presenza di due influssi consecutivi di Neogloboquadrina acostaensis ad avvolgimento sinistro posizionati entro il 1°/2° ciclo e 2°/3° ciclo sopra la base dello Zancleano astronomicamente datata a 5.33 Ma (ciclo di insolazione 510). Sono state studiate numerose sezioni provenienti da diverse zone (Appennino Settentrionale, Sicilia, Calabria, Cipro, Zacinto, Corfù) e pozzi (ODP Holes 975, 974, 969) del bacino Mediterraneo e, nonostante la diversa scala di campionamento, i due influssi di N. acostaensis sinistrorsa sono stati riconosciuti nella quasi totalità dei casi, ove non è stato possibile riconoscerli, la base dello Zancleano è stata ricavata sfruttando le caratteristiche ciclostratigrafiche della sezione. Anche nella sezione di Pollenzo il limite Miocene/Pliocene è stato riconosciuto sfruttando i due influssi consecutivi di N. acostaensis sinistrorsa ed è stato integrato con un’analisi ciclostratigrafica, sfruttando gli eventi biostratigrafici e le variazioni di abbondanza dei foraminiferi planctonici Turborotalita quinqueloba e Globoturborotalita spp. e correlandole con le curve dell’insolazione, per estendere il concetto di sincronicità del limite Miocene/Pliocene anche nel Bacino Piemontese.
Biostratigrafia e ciclostratigrafia del Pliocene basale della sezione di Pollenzo (CN, Bacino Piemontese)
MARCHISIO, MATTEO
2021/2022
Abstract
Il limite Miocene/Pliocene è stato oggetto di numerosi studi prima della definizione, alla fine degli anni ’90, del GSSP del piano Zancleano nella sezione di Eraclea Minoa (Sicilia). Sin da allora la biostratigrafia a foraminiferi planctonici ha permesso di individuarne facilmente la base tramite la presenza di due influssi consecutivi di Neogloboquadrina acostaensis ad avvolgimento sinistro posizionati entro il 1°/2° ciclo e 2°/3° ciclo sopra la base dello Zancleano astronomicamente datata a 5.33 Ma (ciclo di insolazione 510). Sono state studiate numerose sezioni provenienti da diverse zone (Appennino Settentrionale, Sicilia, Calabria, Cipro, Zacinto, Corfù) e pozzi (ODP Holes 975, 974, 969) del bacino Mediterraneo e, nonostante la diversa scala di campionamento, i due influssi di N. acostaensis sinistrorsa sono stati riconosciuti nella quasi totalità dei casi, ove non è stato possibile riconoscerli, la base dello Zancleano è stata ricavata sfruttando le caratteristiche ciclostratigrafiche della sezione. Anche nella sezione di Pollenzo il limite Miocene/Pliocene è stato riconosciuto sfruttando i due influssi consecutivi di N. acostaensis sinistrorsa ed è stato integrato con un’analisi ciclostratigrafica, sfruttando gli eventi biostratigrafici e le variazioni di abbondanza dei foraminiferi planctonici Turborotalita quinqueloba e Globoturborotalita spp. e correlandole con le curve dell’insolazione, per estendere il concetto di sincronicità del limite Miocene/Pliocene anche nel Bacino Piemontese.File | Dimensione | Formato | |
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