Le contexte géostratégique du monde à la fin de la Guerre Froide, voit l’importance de la dissuasion nucléaire dans le scénario international et dans les rapports de force se réduire. Les élites politiques françaises se trouvent au sein du vingtième siècle face à la nécessité d’employer sur le terrain les instruments de la politique extérieure nationale. La France doit donc affirmer son rôle dans la communauté internationale à travers une politique interventionniste qui emploie les outils, diplomatique, économique et militaire afin de préserver le rang français et de l’Union européenne dans le monde. La culture stratégique française met au centre de son action extérieure une politique de projection des capacités militaires et civiles qui permettent à la France de s’engager de façon importante dans le monde. Ce qui distingue la France des alliés occidentaux, et qui lui permet d’adopter une politique interventionniste à l’étranger, est la particularité de sa structure institutionnelle et les dynamiques de la politique interne de la Vème République. Ce mémoire a pour objectif d’étudier et d’expliquer la politique étrangère, de défense et de sécurité de la France du XXIème siècle afin de mieux comprendre le rôle qu’elle joue sur la scène internationale moderne. Ce travail s'attardera tout d'abord sur les objectifs en matière de politique étrangère, choisis par le pouvoir exécutif de l'État, puis sur les instruments typiques des secteurs de la défense et de la sécurité nationale qui permettent aux chefs d'État de conduire la politique étrangère. Grâce aux chapitres suivants, le lecteur pourra donc prendre conscience des priorités des milieux des forces armées, de la diplomatie française et des relations internationales, à travers l’analyse de documents officiels de la République française et d’études de cas. Ces exemples pratiques de gestion de la politique étrangère française vont présenter à la fois les échecs et les réussites de la stratégie française de sécurité et de défense pendant les deux dernières décennies.
Il contesto geostrategico al termine della Guerra Fredda vede ridursi l'importanza della deterrenza nucleare negli equilibri di potere tra attori statuali. Le élite politiche francesi si trovano di fronte alla necessità di impiegare sul campo gli strumenti della politica estera nazionale con l’obiettivo principale di assicurare alla Francia un ruolo centrale nello scenario internazionale. Gli organi politici francesi decidono di perseguire tale obiettivo di preservare il rango della Francia e dell'Unione Europea nel mondo, attraverso una politica interventista fondata sull’impiego di strumenti diplomatici, economici e militari. La cultura strategica francese pone dunque al centro della sua azione estera una politica di proiezione di capacità militari e civili che consentano alla Francia di impegnarsi in modo significativo nel mondo. Tenendo in considerazione quanto precisato, ciò che distingue la Francia dagli alleati occidentali, e che le consente di adottare una politica interventista ed attiva all'estero, è la particolarità della sua struttura istituzionale e la dinamica della politica interna della Quinta Repubblica. Questa tesi si propone di studiare ed esporre le particolarità della politica estera, di difesa e di sicurezza della Francia nel 21° secolo al fine di comprendere meglio il ruolo che svolge sulla scena internazionale moderna. Questo lavoro si concentrerà, in primo luogo, sugli obiettivi di politica estera, prefissati dai poteri legislativo ed esecutivo dello Stato, per poi analizzare gli strumenti impiegati dai settori della difesa e della sicurezza nazionale che consentono ai capi di Stato di conseguire gli obiettivi di politica estera. I seguenti capitoli permetteranno al lettore di prendere coscienza di quelle che sono le priorità delle forze armate e della diplomazia francese, attraverso l'analisi di documenti ufficiali della Repubblica francese e di specifici casi di studio. Tali esempi pratici esporranno i principali successi e fallimenti della strategia di sicurezza e difesa francese negli ultimi due decenni.
LA POLITICA ESTERA FRANCESE DEL VENTUNESIMO SECOLO
RAGUSI, LORENZO RICCARDO
2021/2022
Abstract
Il contesto geostrategico al termine della Guerra Fredda vede ridursi l'importanza della deterrenza nucleare negli equilibri di potere tra attori statuali. Le élite politiche francesi si trovano di fronte alla necessità di impiegare sul campo gli strumenti della politica estera nazionale con l’obiettivo principale di assicurare alla Francia un ruolo centrale nello scenario internazionale. Gli organi politici francesi decidono di perseguire tale obiettivo di preservare il rango della Francia e dell'Unione Europea nel mondo, attraverso una politica interventista fondata sull’impiego di strumenti diplomatici, economici e militari. La cultura strategica francese pone dunque al centro della sua azione estera una politica di proiezione di capacità militari e civili che consentano alla Francia di impegnarsi in modo significativo nel mondo. Tenendo in considerazione quanto precisato, ciò che distingue la Francia dagli alleati occidentali, e che le consente di adottare una politica interventista ed attiva all'estero, è la particolarità della sua struttura istituzionale e la dinamica della politica interna della Quinta Repubblica. Questa tesi si propone di studiare ed esporre le particolarità della politica estera, di difesa e di sicurezza della Francia nel 21° secolo al fine di comprendere meglio il ruolo che svolge sulla scena internazionale moderna. Questo lavoro si concentrerà, in primo luogo, sugli obiettivi di politica estera, prefissati dai poteri legislativo ed esecutivo dello Stato, per poi analizzare gli strumenti impiegati dai settori della difesa e della sicurezza nazionale che consentono ai capi di Stato di conseguire gli obiettivi di politica estera. I seguenti capitoli permetteranno al lettore di prendere coscienza di quelle che sono le priorità delle forze armate e della diplomazia francese, attraverso l'analisi di documenti ufficiali della Repubblica francese e di specifici casi di studio. Tali esempi pratici esporranno i principali successi e fallimenti della strategia di sicurezza e difesa francese negli ultimi due decenni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/54778