The aim of this work is to give a critical-theoretical frame about the main features of the contemporary inferential semantics, the philosophical semantic which investigates the meaning and the content of an expression in a theoretical frame focused on the notion of ¿inference¿. According to Inferential Role Semantics, the meaning of an expression is determined by his inferential role, namely, the role that the expression carries out in the set of inferences in which it is involved. Understanding an expression is being able to fulfill the linguistic inferential moves which are implicit in the linguistic practice. The main focus of my research work is the theoretical proposal of the American analytic philosopher Robert Brandom, presented in his book Making it Explicit, and directed to articulate, in a complex philosophical system, the inferential semantics and the normative pragmatics, which describe our discursive practices through the essential language game of ¿giving and asking for reasons¿. In the first part I will give a ¿Brandom-oriented¿ retrospective about the background of contemporary inferentialism. I will examine the thoughts of Gottlob Frege, Wilfrid Sellars and Michael Dummett, and their role in Brandom's perspective. In the second part I analyze the Conceptual Role Semantics, the inferentialist proposals which developed in early Eighty years of the past Century. The third part is dedicated in detail to Brandom's theory. The first step is a methodological analysis about Brandom's ¿neopragmatism¿. The second step is about normative pragmatics and the description of the ¿game of giving and asking for reasons¿, and his normative core: the deontic scorekeeping. The third step is focused on the inferential semantics ¿builded¿ by the semantic primitive of the ¿material inference¿; the fourth step give a general perspective about inferential approach to the representationalism, and to the concepts of ¿true¿ and ¿reference¿. By this analysis two important problems will emerge in Brandom's proposal: the ¿semantic standard problem¿ and the ¿objectivity problem¿. These problems are examined in the last part of my work, together with other key challenges of inferentialism: the compositionality of language and thought, the ¿grasping of concepts¿, the constitutive inferences' problem, and other problems which follow by his general olistic approach about the meaning of expressions. In the end of this section I will try to partly resolve the ¿semantic standard problem¿, trying to expand Brandom's theory which notions that don't appear in his proposal: the role of experts in linguistic community, and the normative role of semantic deference. In the conclusion I will propose some reflections around the possibility (or not) to wholly endorse the inferentialist proposal.

Questo lavoro si propone di fornire un quadro critico-teorico sulle caratteristiche fondamentali dell'inferenzialismo semantico contemporaneo, la proposta di semantica filosofica che mira a indagare il significato di un'espressione linguistica e il contenuto concettuale da essa veicolato all'interno di una cornice teorica incentrata sulla nozione di inferenza. Per la semantica inferenzialista il significato di un'espressione è determinato dal suo ruolo inferenziale, ovvero dalla funzione che l'espressione svolge nella gamma di inferenze in cui compare. La comprensione dell'espressione ha quindi a che fare con la capacità del soggetto di compiere e cogliere determinate mosse linguistiche inferenziali implicite nella prassi linguistica. Il focus principale del mio lavoro di ricerca è la proposta teorica del filosofo analitico statunitense Robert Brandom, presentata nel libro Making it Explicit, e finalizzata ad articolare in un complesso sistema filosofico la semantica inferenzialista e l'apparato pragmatico-normativo che descrive le nostre pratiche discorsive mediante il gioco linguistico fondamentale del ¿dare e chiedere ragioni¿. Nella prima parte di questo lavoro si offre una retrospettiva ¿Brandom-oriented¿ sulle basi fondanti dell'inferenzialismo contemporaneo, e si analizza il ruolo del pensiero di Gottlob Frege, Wilfrid Sellars e Michael Dummett, nella prospettiva generale di Brandom. Nella seconda parte si analizzano le semantiche inferenzialiste del ruolo concettuale sviluppatesi negli anni Ottanta del Novecento. Nella terza parte viene presentata nel dettaglio la teoria di Brandom. Il primo stadio è un'analisi metodologica sul ¿neopragmatismo¿ di Brandom. Il secondo stadio riguarda la pragmatica-normativa e la descrizione del gioco linguistico fondamentale del ¿dare e chiedere ragioni¿ e il suo nucleo teorico: lo scorekeeping deontico. Il terzo stadio esamina la semantica inferenzialista costruita intorno al primitivo semantico dell'inferenza materiale, e il quarto offre una prospettiva generale sull'approccio inferenzialista e deflazionista alla dimensione rappresentazionale, e ai concetti di verità e riferimento. Dall'analisi della proposta di Brandom emergono due problemi centrali nella sua semantica inferenzialista: il ¿problema dello standard semantico¿ e il ¿problema dell'oggettività¿. Questi due problemi vengono analizzati nell'ultima parte del mio lavoro, insieme alle altre sfide chiave dell'inferenzialismo: la composizionalità del linguaggio e del pensiero, e i problemi legati al ¿grasp of concepts¿ e alle inferenze costitutive che conseguono dal generale approccio olistico al significato. Sempre in questa sezione si proverà a risolvere parzialmente il ¿problema dello standard semantico¿, cercando di ampliare la teoria di Brandom con degli elementi che non compaiono nella sua proposta: l'esistenza degli esperti nella comunità, e il ruolo normativo dei processi di deferenza semantica. Nelle conclusioni vengono avanzate alcune riflessioni sulla possibilità (o meno) di poter abbracciare in toto la proposta inferenzialista.

L'inferenzialismo di Robert Brandom

VACCARGIU, EDOARDO
2016/2017

Abstract

Questo lavoro si propone di fornire un quadro critico-teorico sulle caratteristiche fondamentali dell'inferenzialismo semantico contemporaneo, la proposta di semantica filosofica che mira a indagare il significato di un'espressione linguistica e il contenuto concettuale da essa veicolato all'interno di una cornice teorica incentrata sulla nozione di inferenza. Per la semantica inferenzialista il significato di un'espressione è determinato dal suo ruolo inferenziale, ovvero dalla funzione che l'espressione svolge nella gamma di inferenze in cui compare. La comprensione dell'espressione ha quindi a che fare con la capacità del soggetto di compiere e cogliere determinate mosse linguistiche inferenziali implicite nella prassi linguistica. Il focus principale del mio lavoro di ricerca è la proposta teorica del filosofo analitico statunitense Robert Brandom, presentata nel libro Making it Explicit, e finalizzata ad articolare in un complesso sistema filosofico la semantica inferenzialista e l'apparato pragmatico-normativo che descrive le nostre pratiche discorsive mediante il gioco linguistico fondamentale del ¿dare e chiedere ragioni¿. Nella prima parte di questo lavoro si offre una retrospettiva ¿Brandom-oriented¿ sulle basi fondanti dell'inferenzialismo contemporaneo, e si analizza il ruolo del pensiero di Gottlob Frege, Wilfrid Sellars e Michael Dummett, nella prospettiva generale di Brandom. Nella seconda parte si analizzano le semantiche inferenzialiste del ruolo concettuale sviluppatesi negli anni Ottanta del Novecento. Nella terza parte viene presentata nel dettaglio la teoria di Brandom. Il primo stadio è un'analisi metodologica sul ¿neopragmatismo¿ di Brandom. Il secondo stadio riguarda la pragmatica-normativa e la descrizione del gioco linguistico fondamentale del ¿dare e chiedere ragioni¿ e il suo nucleo teorico: lo scorekeeping deontico. Il terzo stadio esamina la semantica inferenzialista costruita intorno al primitivo semantico dell'inferenza materiale, e il quarto offre una prospettiva generale sull'approccio inferenzialista e deflazionista alla dimensione rappresentazionale, e ai concetti di verità e riferimento. Dall'analisi della proposta di Brandom emergono due problemi centrali nella sua semantica inferenzialista: il ¿problema dello standard semantico¿ e il ¿problema dell'oggettività¿. Questi due problemi vengono analizzati nell'ultima parte del mio lavoro, insieme alle altre sfide chiave dell'inferenzialismo: la composizionalità del linguaggio e del pensiero, e i problemi legati al ¿grasp of concepts¿ e alle inferenze costitutive che conseguono dal generale approccio olistico al significato. Sempre in questa sezione si proverà a risolvere parzialmente il ¿problema dello standard semantico¿, cercando di ampliare la teoria di Brandom con degli elementi che non compaiono nella sua proposta: l'esistenza degli esperti nella comunità, e il ruolo normativo dei processi di deferenza semantica. Nelle conclusioni vengono avanzate alcune riflessioni sulla possibilità (o meno) di poter abbracciare in toto la proposta inferenzialista.
ITA
The aim of this work is to give a critical-theoretical frame about the main features of the contemporary inferential semantics, the philosophical semantic which investigates the meaning and the content of an expression in a theoretical frame focused on the notion of ¿inference¿. According to Inferential Role Semantics, the meaning of an expression is determined by his inferential role, namely, the role that the expression carries out in the set of inferences in which it is involved. Understanding an expression is being able to fulfill the linguistic inferential moves which are implicit in the linguistic practice. The main focus of my research work is the theoretical proposal of the American analytic philosopher Robert Brandom, presented in his book Making it Explicit, and directed to articulate, in a complex philosophical system, the inferential semantics and the normative pragmatics, which describe our discursive practices through the essential language game of ¿giving and asking for reasons¿. In the first part I will give a ¿Brandom-oriented¿ retrospective about the background of contemporary inferentialism. I will examine the thoughts of Gottlob Frege, Wilfrid Sellars and Michael Dummett, and their role in Brandom's perspective. In the second part I analyze the Conceptual Role Semantics, the inferentialist proposals which developed in early Eighty years of the past Century. The third part is dedicated in detail to Brandom's theory. The first step is a methodological analysis about Brandom's ¿neopragmatism¿. The second step is about normative pragmatics and the description of the ¿game of giving and asking for reasons¿, and his normative core: the deontic scorekeeping. The third step is focused on the inferential semantics ¿builded¿ by the semantic primitive of the ¿material inference¿; the fourth step give a general perspective about inferential approach to the representationalism, and to the concepts of ¿true¿ and ¿reference¿. By this analysis two important problems will emerge in Brandom's proposal: the ¿semantic standard problem¿ and the ¿objectivity problem¿. These problems are examined in the last part of my work, together with other key challenges of inferentialism: the compositionality of language and thought, the ¿grasping of concepts¿, the constitutive inferences' problem, and other problems which follow by his general olistic approach about the meaning of expressions. In the end of this section I will try to partly resolve the ¿semantic standard problem¿, trying to expand Brandom's theory which notions that don't appear in his proposal: the role of experts in linguistic community, and the normative role of semantic deference. In the conclusion I will propose some reflections around the possibility (or not) to wholly endorse the inferentialist proposal.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/54631