Study design: narrative review of the scientific literature. Objective: to investigate the role of physiotherapy treatment in the prevention and containment of the most common complications (musculoskeletal problems, osteoporosis, weight gain, fatigue, vaginal dysfunction) induced by hormone therapy and their impact on the quality of life, in women undergone breast cancer surgery. Subsequently, according to the scientific evidence analysed, an information brochure was presented. In this way, we wanted to create a guide that could help women in understanding the importance of the taken therapy and offering them a tool to deal with any adverse events resulting from it. Background: Breast cancer is the most common female malignant tumor in the world with an incidence of 28.8%, and is the main cause of death, for cancer, in women. It is estimated that approximately 75% of breast cancers are hormone-responsive (ER+ and/or PR+) and can therefore benefit from endocrine therapy. According to studies, taking hormone therapy, when indicated, is very effective, reducing the risk of recurrence by 40% and mortality from breast cancer by a third. Taking hormone therapy frequently triggers the onset of heterogeneous, but often concomitant, complications that persist over time, negatively impacting the quality of life and patients' adherence to the therapy itself. Therefore, targeted research in scientific literature on the benefits of physiotherapy treatment for the prevention and containment of adverse events appears to be essential for the rehabilitator. Materials and methods: a narrative review of the scientific literature was conducted using PubMed, Cochrane, PEDro and Embase databases considering meta-analyses, RTCs and Systematic Reviews from the last 5 years (2019-2024). The sample considered for the analysis had to be made up of adult women who had undergone to breast cancer removal surgery and who were being treated with hormone therapy. The interventions could include any type of physiotherapy proposal. 4 Results: after the selection process of the articles, 6 randomized clinical trials and 2 systematic reviews published between 2019 and 2024, involving 1663 women were considered relevant to the research question and inclusion criteria. The literature agrees on the importance of physiotherapeutic intervention in the prevention and complications induced by hormone therapy, identifying the best treatment tool in the combination of aerobic activity sessions and resistence training. All women can benefit from exercise as it is free of adverse events. However, the methods of carrying out these programs are inconsistent, leaving a question as to what could be considered the best strategy to follow. Among the proposed interventions, proprioception exercises and breathing control techniques also show benefits in containing the most common complications and improving the quality of life, although the methods of administration appear not very specific and heterogeneous. Finally, patient education regarding the pathology, the importance of hormone therapy, and the possibilities of intervention to contain complications is also fundamental in encouraging adherence to the physiotherapy program and to the hormone therapy itself. Conclusions: physiotherapeutic intervention, in particular combined programs of aerobic activity, resistence exercises, proprioceptive exercises and breathing control techniques, free from side effects, are proved to effective in the prevention and containment of hormone therapy complications related and in improving the quality of life. Despite this, further studies will be necessary to investigate deeper into the posology of the exercises administered, the methods of execution and the influence of bio-psycho-social variables.
Disegno dello studio: revisione narrativa Obiettivo: indagare il ruolo del trattamento fisioterapico nella prevenzione e contenimento delle più comuni complicanze (problematiche muscolo-scheletriche, osteoporosi, aumento ponderale, fatigue, disfunzioni vaginali) indotte dalla terapia ormonale e al loro impatto sulla qualità di vita, in donne operate di carcinoma mammario. Successivamente è stata presentata una brochure informativa che possa aiutare le donne a comprendere l’importanza della terapia ormonale assunta e offrire loro uno strumento per affrontare gli eventuali eventi avversi che ne derivano. Background: il cancro al seno è la più diffusa neoplasia femminile al mondo con un’incidenza del 28,8%, ed è la prima causa di morte per tumore nella donna. Si stima che circa il 75% dei tumori alla mammella siano ormono-responsivi (ER+ e/o PR+) e che possano dunque beneficiare dell’endocrino-terapia. Secondo gli studi, l’assunzione della terapia ormonale diminuisce del 40% il rischio di recidiva e di un terzo la mortalità per tumore mammario. Il ruolo della terapia ormonale come strumento terapeutico per i tumori mammari ormonosensibili è indiscutibile; tuttavia tale strategia di trattamento si associa a potenziali effetti collaterali che perdurano nel tempo, impattando negativamente sulla qualità di vita e sull’aderenza delle pazienti alla terapia stessa. Le attuali raccomandazioni evidenziano il ruolo cruciale dell’intervento riabilitativo per migliorare la gestione di tali sintomi. Materiali e metodi: è stata condotta una revisione narrativa della letteratura scientifica utilizzando i database PubMed, Cochrane, PEDro ed Embase considerando meta-analysis, RTC e Systematic Review degli ultimi 5 anni (2019-2024). Il campione preso in analisi doveva includere donne adulte che avessero affrontato un intervento chirurgico di asportazione di tumore mammario, in cura con la terapia ormonale. Gli interventi potevano comprendere qualsiasi tipologia di proposta fisioterapica. Risultati: sono risultati attinenti al quesito di ricerca e ai criteri di inclusione 6 studi clinici randomizzati e 2 revisioni sistematiche pubblicati tra il 2019 e il 2024 che hanno coinvolto 1663 donne. La letteratura si dimostra concorde rispetto all’importanza dell’intervento fisioterapico, individuando nella combinazione di sessioni di attività aerobica ed esercizi di forza il migliore strumento di trattamento. Tutte le donne possono beneficiare dell’esercizio fisico in quanto privo di eventi avversi. Tuttavia, le modalità di svolgimento di tali programmi risultano discordanti, lasciando un interrogativo su quale possa essere la migliore strategia da seguire. Tra gli interventi proposti anche gli esercizi basati sulla propriocezione e sulle tecniche per il controllo del respiro risultano efficaci, sebbene le modalità di somministrazione risultino spesso discordanti tra i vari studi. Infine, anche l’educazione delle pazienti rispetto alla patologia, all’importanza della terapia ormonale, alle strategie di intervento per il contenimento delle complicanze risulta fondamentale nell’incentivare l’aderenza al programma fisioterapico e alla terapia ormonale stessa. Conclusioni: l’intervento fisioterapico che consiste nello svolgimento di programmi combinati di attività aerobica, esercizi per l’incremento della forza, esercizi propriocettivi e tecniche di controllo sul respiro, si è dimostrato sicuro ed efficace nella prevenzione e contenimento delle complicanze indotte dalla terapia ormonale, migliorando l’outcome della qualità di vita. Nonostante ciò, saranno necessari ulteriori studi per approfondire la posologia degli esercizi somministrati, le modalità di esecuzione e l’influenza di variabili bio-psico sociali.
Il trattamento fisioterapico nella gestione delle complicanze e nel miglioramento della qualità di vita nelle pazienti in terapia ormonale con diagnosi di carcinoma mammario
BATTAGLINO, CAROLA
2023/2024
Abstract
Disegno dello studio: revisione narrativa Obiettivo: indagare il ruolo del trattamento fisioterapico nella prevenzione e contenimento delle più comuni complicanze (problematiche muscolo-scheletriche, osteoporosi, aumento ponderale, fatigue, disfunzioni vaginali) indotte dalla terapia ormonale e al loro impatto sulla qualità di vita, in donne operate di carcinoma mammario. Successivamente è stata presentata una brochure informativa che possa aiutare le donne a comprendere l’importanza della terapia ormonale assunta e offrire loro uno strumento per affrontare gli eventuali eventi avversi che ne derivano. Background: il cancro al seno è la più diffusa neoplasia femminile al mondo con un’incidenza del 28,8%, ed è la prima causa di morte per tumore nella donna. Si stima che circa il 75% dei tumori alla mammella siano ormono-responsivi (ER+ e/o PR+) e che possano dunque beneficiare dell’endocrino-terapia. Secondo gli studi, l’assunzione della terapia ormonale diminuisce del 40% il rischio di recidiva e di un terzo la mortalità per tumore mammario. Il ruolo della terapia ormonale come strumento terapeutico per i tumori mammari ormonosensibili è indiscutibile; tuttavia tale strategia di trattamento si associa a potenziali effetti collaterali che perdurano nel tempo, impattando negativamente sulla qualità di vita e sull’aderenza delle pazienti alla terapia stessa. Le attuali raccomandazioni evidenziano il ruolo cruciale dell’intervento riabilitativo per migliorare la gestione di tali sintomi. Materiali e metodi: è stata condotta una revisione narrativa della letteratura scientifica utilizzando i database PubMed, Cochrane, PEDro ed Embase considerando meta-analysis, RTC e Systematic Review degli ultimi 5 anni (2019-2024). Il campione preso in analisi doveva includere donne adulte che avessero affrontato un intervento chirurgico di asportazione di tumore mammario, in cura con la terapia ormonale. Gli interventi potevano comprendere qualsiasi tipologia di proposta fisioterapica. Risultati: sono risultati attinenti al quesito di ricerca e ai criteri di inclusione 6 studi clinici randomizzati e 2 revisioni sistematiche pubblicati tra il 2019 e il 2024 che hanno coinvolto 1663 donne. La letteratura si dimostra concorde rispetto all’importanza dell’intervento fisioterapico, individuando nella combinazione di sessioni di attività aerobica ed esercizi di forza il migliore strumento di trattamento. Tutte le donne possono beneficiare dell’esercizio fisico in quanto privo di eventi avversi. Tuttavia, le modalità di svolgimento di tali programmi risultano discordanti, lasciando un interrogativo su quale possa essere la migliore strategia da seguire. Tra gli interventi proposti anche gli esercizi basati sulla propriocezione e sulle tecniche per il controllo del respiro risultano efficaci, sebbene le modalità di somministrazione risultino spesso discordanti tra i vari studi. Infine, anche l’educazione delle pazienti rispetto alla patologia, all’importanza della terapia ormonale, alle strategie di intervento per il contenimento delle complicanze risulta fondamentale nell’incentivare l’aderenza al programma fisioterapico e alla terapia ormonale stessa. Conclusioni: l’intervento fisioterapico che consiste nello svolgimento di programmi combinati di attività aerobica, esercizi per l’incremento della forza, esercizi propriocettivi e tecniche di controllo sul respiro, si è dimostrato sicuro ed efficace nella prevenzione e contenimento delle complicanze indotte dalla terapia ormonale, migliorando l’outcome della qualità di vita. Nonostante ciò, saranno necessari ulteriori studi per approfondire la posologia degli esercizi somministrati, le modalità di esecuzione e l’influenza di variabili bio-psico sociali.| File | Dimensione | Formato | |
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