Il disturbo comportamentale del sonno REM (Rapid eye movement sleep Behavior Disorder - RBD) è una parasonnia caratterizzata dalla perdita dell'atonia muscolare, attuazione dell'attività mentale onirica, sogni vividi e/o violenti durante la fase del sonno REM. Studi precedenti in letteratura hanno dimostrato che tale disturbo è un importante fattore di rischio per lo sviluppo di difficoltà cognitive nella Malattia di Parkinson (PD). Lo scopo del presente studio retrospettivo è quello di verificare possibile differenze nella prestazione cognitiva in 270 soggetti, suddiviso in 4 gruppi: soggetti con PD, soggetti con RBD e soggetti con doppia diagnosi (PD+RBD) confrontati con un gruppo di soggetti neurologicamente sani. È stata presa in esame il punteggio riportato ai seguenti test neuropsicologici: MMSE, Clock drawing test, Digit span Farward e Backward, Anna pesenti, Frontal Assessment Battery-FAB, Stroop Test, Fluenza semantica e fonemica, Copia di disegni a mano libera, Matrici attentive. I risultati indicano che i soggetti di controllo presentano una prestazione migliore rispetto ai soggetti affetti in quasi tutte le prove neuropsicologiche, come atteso; tuttavia, non emergono differenze nella prestazione tra i tre gruppi patologici. Tale risultato rimane invariato, anche quando l'analisi è corretta in considerazione del fattore Età, per i quali i quattro gruppi risultavano significativamente diversi. Pertanto i test neuropsicologici esaminati nella presente tesi non permettono di distinguere tra le tre categorie nosografiche. Nelle discussioni si presenta una riflessione rispetto all'applicabilità dei test utilizzati per la distinzione delle diverse patologie.
La Malattia di Parkinson e il Disturbo comportamentale del sonno REM: contributo della valutazione neuropsicologica nella diagnosi differenziale
FILANNINO, CHIARA
2017/2018
Abstract
Il disturbo comportamentale del sonno REM (Rapid eye movement sleep Behavior Disorder - RBD) è una parasonnia caratterizzata dalla perdita dell'atonia muscolare, attuazione dell'attività mentale onirica, sogni vividi e/o violenti durante la fase del sonno REM. Studi precedenti in letteratura hanno dimostrato che tale disturbo è un importante fattore di rischio per lo sviluppo di difficoltà cognitive nella Malattia di Parkinson (PD). Lo scopo del presente studio retrospettivo è quello di verificare possibile differenze nella prestazione cognitiva in 270 soggetti, suddiviso in 4 gruppi: soggetti con PD, soggetti con RBD e soggetti con doppia diagnosi (PD+RBD) confrontati con un gruppo di soggetti neurologicamente sani. È stata presa in esame il punteggio riportato ai seguenti test neuropsicologici: MMSE, Clock drawing test, Digit span Farward e Backward, Anna pesenti, Frontal Assessment Battery-FAB, Stroop Test, Fluenza semantica e fonemica, Copia di disegni a mano libera, Matrici attentive. I risultati indicano che i soggetti di controllo presentano una prestazione migliore rispetto ai soggetti affetti in quasi tutte le prove neuropsicologiche, come atteso; tuttavia, non emergono differenze nella prestazione tra i tre gruppi patologici. Tale risultato rimane invariato, anche quando l'analisi è corretta in considerazione del fattore Età, per i quali i quattro gruppi risultavano significativamente diversi. Pertanto i test neuropsicologici esaminati nella presente tesi non permettono di distinguere tra le tre categorie nosografiche. Nelle discussioni si presenta una riflessione rispetto all'applicabilità dei test utilizzati per la distinzione delle diverse patologie.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/54501