Introduction Equity is the principle on the basis of which health promotion interventions must be implemented and to which the National Prevention Plan 2020-2025 also refers. Nutrition education interventions must also be equity-oriented; for this reason, the factors that can limit equitable access to healthy food must be identified. The Mediterranean Diet (DM) is the reference dietary model for the Italian population, whose benefits on people and society are well known; not everyone, however, has the same possibilities of following this dietary pattern. The objective of this thesis work is therefore to identify a possible association between adherence to DM and socioeconomic status, also identifying the difficulties that consumers may encounter in accessing this dietary model, and to develop investigation tools to collect the data necessary for the planning of equity-oriented food education interventions. Materials and methods The investigation carried out consists of a cross-sectional observational study, carried out by administering an ad hoc questionnaire to the adult population resident in Italy. Results A statistically significant association emerged between adherence to DM and level of education (p=0.003) and it was found that those with a higher educational qualification have better adherence to DM. With respect to gender, no statistically significant association was identified, as was the case for age, nationality, occupation, marital status and income. The 40% of the sample has economic difficulties in buying one or more categories of food (especially fresh and frozen fish, beef, fruit, non-cured meats, cheeses, vegetables and extra virgin olive oil). Furthermore, the majority of people (81%) believe they have a healthy diet. Those who think otherwise believe that this is mainly due to the lack of time to buy and prepare healthy foods. The majority of those interviewed (76%) know the benefits of a healthy diet and for this reason they think they have an adequate diet. The remaining part of the sample, however, declared that they do not follow a healthy diet, for economic reasons or due to lack of interest. Discussion The results are in agreement with what has emerged in scientific literature regarding the existence of a statistically significant association between the level of education and adherence to DM. The studies published in literature, however, have identified a statistically significant association also with other indicators of socioeconomic status, unlike what emerged from the results of this thesis work. The data collected on the difficulties in accessing a healthy diet, however, could be important for the design of equity-oriented food education interventions and deserve further investigation. In fact, other studies should be carried out on adherence to DM and socioeconomic status and on the factors that limit access to a healthy diet, to be included in the planning of SIAN's dietary activity and carried out in collaboration with other experts (statisticians, epidemiologists, sociologists, anthropologists, cultural mediators) and with the third sector. Conclusion There are various economic and socio-demographic obstacles that prevent equitable access to healthy food. Implementing equity-oriented food education interventions, which take into account all these factors, is essential to make the principles of the DM applicable.

Introduzione L’equità è il principio sulla base del quale devono essere implementati gli interventi di promozione alla salute e a cui anche il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 fa riferimento. Anche gli interventi di Educazione Alimentare devono essere equity-oriented; per questo, vanno individuati i fattori che possono limitare l’accesso equo ad un’alimentazione salutare. La Dieta Mediterranea (DM) è il modello alimentare di riferimento per la popolazione italiana, i cui benefici sulle persone e sulla società sono ben noti; non tutti, però, hanno le stesse possibilità di seguire questo pattern dietetico. L’obiettivo di questo lavoro di tesi è quindi quello di identificare un’eventuale associazione tra aderenza alla DM e stato socioeconomico, anche individuando le difficoltà che i consumatori possono incontrare nell’accesso a questo modello di alimentazione, e di elaborare strumenti di indagine per rilevare i dati necessari alla progettazione di interventi di Educazione Alimentare equity-oriented. Materiali e metodi L’indagine svolta consiste in uno studio di tipo osservazionale trasversale, svolto somministrando un questionario formulato ad hoc alla popolazione adulta residente in Italia. Risultati È emersa un’associazione statisticamente significativa tra l’aderenza alla DM e il livello di istruzione (p=0,003) ed è risultato che chi ha un titolo di studio più alto ha una migliore aderenza alla DM. Rispetto al genere, non è stata identificata alcuna associazione statisticamente significativa, come per l’età, la nazionalità, l’occupazione, lo stato civile e il reddito. È poi emerso che il 40% del campione ha difficoltà economiche nell’acquisto di una o più categorie di alimenti (soprattutto pesce fresco e surgelato, carne bovina, frutta, salumi non insaccati, formaggi, verdura e olio extravergine di oliva). Inoltre, la maggior parte delle persone (81%) ritiene di avere un’alimentazione salutare. Chi pensa il contrario, ritiene che questo sia dovuto soprattutto alla mancanza di tempo per acquistare e preparare alimenti salutari. La maggioranza degli intervistati (76%) conosce i benefici di un’alimentazione salutare e per questo motivo pensa di avere una dieta adeguata. La restante parte del campione ha invece dichiarato di non seguire una dieta salutare, per ragioni economiche o per disinteresse. Discussione I risultati sono in accordo con quanto emerso in letteratura rispetto all’esistenza di un’associazione statisticamente significativa tra il livello di istruzione e l’aderenza alla DM. Gli studi pubblicati in letteratura, però, hanno individuato un’associazione statisticamente significativa anche con altri indicatori dello stato socioeconomico, a differenza di quanto emerso dai risultati di questo lavoro di tesi. I dati rilevati sulle difficoltà di accesso ad un’alimentazione salutare, invece, potrebbero essere importanti per la progettazione di interventi di Educazione Alimentare equity-oriented e meritano ulteriori approfondimenti. Andrebbero svolti, infatti, altri studi su aderenza alla DM e stato socioeconomico e sui fattori che limitano l’accesso ad un’alimentazione salutare, da inserire nella programmazione dell’attività dietistica dei SIAN e realizzare in collaborazione con altri esperti (statistici, epidemiologi, sociologi, antropologi, mediatori culturali) e con il Terzo Settore. Conclusione Esistono diversi ostacoli di tipo economico e legati agli aspetti sociodemografici che impediscono un accesso equo ad un’alimentazione salutare. Attuare interventi di Educazione Alimentare orientati all’equità, che tengano conto di tutti questi fattori, è fondamentale per rendere applicabili i principi della DM.

Educazione alimentare "equity-oriented": la Dieta Mediterranea è una scelta possibile?

LINOSA, SERENA
2022/2023

Abstract

Introduzione L’equità è il principio sulla base del quale devono essere implementati gli interventi di promozione alla salute e a cui anche il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 fa riferimento. Anche gli interventi di Educazione Alimentare devono essere equity-oriented; per questo, vanno individuati i fattori che possono limitare l’accesso equo ad un’alimentazione salutare. La Dieta Mediterranea (DM) è il modello alimentare di riferimento per la popolazione italiana, i cui benefici sulle persone e sulla società sono ben noti; non tutti, però, hanno le stesse possibilità di seguire questo pattern dietetico. L’obiettivo di questo lavoro di tesi è quindi quello di identificare un’eventuale associazione tra aderenza alla DM e stato socioeconomico, anche individuando le difficoltà che i consumatori possono incontrare nell’accesso a questo modello di alimentazione, e di elaborare strumenti di indagine per rilevare i dati necessari alla progettazione di interventi di Educazione Alimentare equity-oriented. Materiali e metodi L’indagine svolta consiste in uno studio di tipo osservazionale trasversale, svolto somministrando un questionario formulato ad hoc alla popolazione adulta residente in Italia. Risultati È emersa un’associazione statisticamente significativa tra l’aderenza alla DM e il livello di istruzione (p=0,003) ed è risultato che chi ha un titolo di studio più alto ha una migliore aderenza alla DM. Rispetto al genere, non è stata identificata alcuna associazione statisticamente significativa, come per l’età, la nazionalità, l’occupazione, lo stato civile e il reddito. È poi emerso che il 40% del campione ha difficoltà economiche nell’acquisto di una o più categorie di alimenti (soprattutto pesce fresco e surgelato, carne bovina, frutta, salumi non insaccati, formaggi, verdura e olio extravergine di oliva). Inoltre, la maggior parte delle persone (81%) ritiene di avere un’alimentazione salutare. Chi pensa il contrario, ritiene che questo sia dovuto soprattutto alla mancanza di tempo per acquistare e preparare alimenti salutari. La maggioranza degli intervistati (76%) conosce i benefici di un’alimentazione salutare e per questo motivo pensa di avere una dieta adeguata. La restante parte del campione ha invece dichiarato di non seguire una dieta salutare, per ragioni economiche o per disinteresse. Discussione I risultati sono in accordo con quanto emerso in letteratura rispetto all’esistenza di un’associazione statisticamente significativa tra il livello di istruzione e l’aderenza alla DM. Gli studi pubblicati in letteratura, però, hanno individuato un’associazione statisticamente significativa anche con altri indicatori dello stato socioeconomico, a differenza di quanto emerso dai risultati di questo lavoro di tesi. I dati rilevati sulle difficoltà di accesso ad un’alimentazione salutare, invece, potrebbero essere importanti per la progettazione di interventi di Educazione Alimentare equity-oriented e meritano ulteriori approfondimenti. Andrebbero svolti, infatti, altri studi su aderenza alla DM e stato socioeconomico e sui fattori che limitano l’accesso ad un’alimentazione salutare, da inserire nella programmazione dell’attività dietistica dei SIAN e realizzare in collaborazione con altri esperti (statistici, epidemiologi, sociologi, antropologi, mediatori culturali) e con il Terzo Settore. Conclusione Esistono diversi ostacoli di tipo economico e legati agli aspetti sociodemografici che impediscono un accesso equo ad un’alimentazione salutare. Attuare interventi di Educazione Alimentare orientati all’equità, che tengano conto di tutti questi fattori, è fondamentale per rendere applicabili i principi della DM.
Equity-oriented food education: is the Mediterranean Diet a possible choice?
Introduction Equity is the principle on the basis of which health promotion interventions must be implemented and to which the National Prevention Plan 2020-2025 also refers. Nutrition education interventions must also be equity-oriented; for this reason, the factors that can limit equitable access to healthy food must be identified. The Mediterranean Diet (DM) is the reference dietary model for the Italian population, whose benefits on people and society are well known; not everyone, however, has the same possibilities of following this dietary pattern. The objective of this thesis work is therefore to identify a possible association between adherence to DM and socioeconomic status, also identifying the difficulties that consumers may encounter in accessing this dietary model, and to develop investigation tools to collect the data necessary for the planning of equity-oriented food education interventions. Materials and methods The investigation carried out consists of a cross-sectional observational study, carried out by administering an ad hoc questionnaire to the adult population resident in Italy. Results A statistically significant association emerged between adherence to DM and level of education (p=0.003) and it was found that those with a higher educational qualification have better adherence to DM. With respect to gender, no statistically significant association was identified, as was the case for age, nationality, occupation, marital status and income. The 40% of the sample has economic difficulties in buying one or more categories of food (especially fresh and frozen fish, beef, fruit, non-cured meats, cheeses, vegetables and extra virgin olive oil). Furthermore, the majority of people (81%) believe they have a healthy diet. Those who think otherwise believe that this is mainly due to the lack of time to buy and prepare healthy foods. The majority of those interviewed (76%) know the benefits of a healthy diet and for this reason they think they have an adequate diet. The remaining part of the sample, however, declared that they do not follow a healthy diet, for economic reasons or due to lack of interest. Discussion The results are in agreement with what has emerged in scientific literature regarding the existence of a statistically significant association between the level of education and adherence to DM. The studies published in literature, however, have identified a statistically significant association also with other indicators of socioeconomic status, unlike what emerged from the results of this thesis work. The data collected on the difficulties in accessing a healthy diet, however, could be important for the design of equity-oriented food education interventions and deserve further investigation. In fact, other studies should be carried out on adherence to DM and socioeconomic status and on the factors that limit access to a healthy diet, to be included in the planning of SIAN's dietary activity and carried out in collaboration with other experts (statisticians, epidemiologists, sociologists, anthropologists, cultural mediators) and with the third sector. Conclusion There are various economic and socio-demographic obstacles that prevent equitable access to healthy food. Implementing equity-oriented food education interventions, which take into account all these factors, is essential to make the principles of the DM applicable.
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