Work sharing is an international expression used to indicate a general program, adopted by firms, which decide to cut the number of hours worked by each employee, in order not to fire part of the labor force or to hire new resources. During the period in which working hours are cut, employees are partially subsidized. Funds for these subsidies could be privately or publicly financed. This paper is focused on publicly subsidized schemes aimed to reduce firings. The thesis opens with a general framework on the main instruments available in Italy: Cassa integrazione guadagni and Contratto di solidarietà which norms were revised by a recent Labor reform, named Jobs Act in 2015. The programs cited above, are very useful short run instruments for the firms, especially if we think that in Italy there are high adjustment costs imposed by normative restrictions, which protect employees from firings. An interesting issue is that Contratto di solidarietà, which has always had a marginal role in the past, is now used by a larger number of firms, so this paper tries to investigate the reasons of this tendency. After a general overview on italian programs, an analysis of the main work sharing policies adopted by other EU countries is provided, evaluating them by observing the results obtained, during the Great Recession, in terms of jobs saved. This comparison allows to identify some best practices which could be used to improve Italian work sharing schemes. Finally, a descriptive statistical analysis of the use of Cassa integrazione and Contratto di solidarietà in Italy, in the recent years, is provided.
Nel linguaggio internazionale, l'espressione work sharing definisce genericamente un programma, adottato dall'impresa, tramite il quale viene ridotto parzialmente o totalmente l'orario di lavoro per tutti (o quasi) i lavoratori, al fine di limitare licenziamenti altrimenti necessari, oppure di creare nuove opportunità di lavoro; in entrambi i casi viene garantito, ai lavoratori coinvolti, un sussidio salariale per le ore non lavorate. In questo elaborato vengono trattati i programmi pubblicamente sussidiati, aventi intento difensivo. Nella prima parte della tesi, viene fornito un quadro di riferimento dei principali strumenti disponibili in Italia, costituito dai Contratti di solidarietà e dalla Cassa integrazione guadagni nelle sue tre forme (ordinaria, straordinaria ed in deroga), analizzando le principali novità introdotte dalla recente riforma del Lavoro, nota come Jobs Act; un dato interessante che ne deriva è la crescente tendenza delle imprese italiane a ricorrere con maggior favore al contratto di solidarietà, dapprima marginalmente utilizzato rispetto alla Cassa integrazione. Al fine di chiarire la posizione del datore di lavoro, vengono presentate le motivazioni per cui egli possa preferire, in una situazione di crisi temporanea e nel breve periodo, ridurre l'orario di lavoro rispetto ad effettuare licenziamenti, individuando tali ragioni nei costi di aggiustamento della forza lavoro e nelle normative a tutela del lavoratore. Nella parte centrale, l'elaborato si apre ad una panoramica di respiro internazionale, esaminando esperienze analoghe in alcuni Paesi dell'Unione Europea, con un attenzione particolare per la Kurzarbeit tedesca, valutando, per ogni Paese trattato, l'efficacia dei programmi adottati sulla base dei risultati raggiunti durante la Grande Recessione del 2007-08 e sottolineando alcune best practices. Tali best practices vengono utilizzate, nella parte finale di tale trattazione, per individuare eventuali spunti di miglioramento nel sistema italiano al fine di rendere più efficace lo strumento, soprattutto scoraggiando le imprese decotte dal suo impiego. In conclusione, verrà fornita un'analisi descrittiva sull'utilizzo degli strumenti di work sharing in Italia prima, durante e dopo la Grande Recessione.
I programmi pubblici di work sharing: esperienze italiane ed europee a confronto negli anni della Grande Recessione.
ALU', VERONICA
2016/2017
Abstract
Nel linguaggio internazionale, l'espressione work sharing definisce genericamente un programma, adottato dall'impresa, tramite il quale viene ridotto parzialmente o totalmente l'orario di lavoro per tutti (o quasi) i lavoratori, al fine di limitare licenziamenti altrimenti necessari, oppure di creare nuove opportunità di lavoro; in entrambi i casi viene garantito, ai lavoratori coinvolti, un sussidio salariale per le ore non lavorate. In questo elaborato vengono trattati i programmi pubblicamente sussidiati, aventi intento difensivo. Nella prima parte della tesi, viene fornito un quadro di riferimento dei principali strumenti disponibili in Italia, costituito dai Contratti di solidarietà e dalla Cassa integrazione guadagni nelle sue tre forme (ordinaria, straordinaria ed in deroga), analizzando le principali novità introdotte dalla recente riforma del Lavoro, nota come Jobs Act; un dato interessante che ne deriva è la crescente tendenza delle imprese italiane a ricorrere con maggior favore al contratto di solidarietà, dapprima marginalmente utilizzato rispetto alla Cassa integrazione. Al fine di chiarire la posizione del datore di lavoro, vengono presentate le motivazioni per cui egli possa preferire, in una situazione di crisi temporanea e nel breve periodo, ridurre l'orario di lavoro rispetto ad effettuare licenziamenti, individuando tali ragioni nei costi di aggiustamento della forza lavoro e nelle normative a tutela del lavoratore. Nella parte centrale, l'elaborato si apre ad una panoramica di respiro internazionale, esaminando esperienze analoghe in alcuni Paesi dell'Unione Europea, con un attenzione particolare per la Kurzarbeit tedesca, valutando, per ogni Paese trattato, l'efficacia dei programmi adottati sulla base dei risultati raggiunti durante la Grande Recessione del 2007-08 e sottolineando alcune best practices. Tali best practices vengono utilizzate, nella parte finale di tale trattazione, per individuare eventuali spunti di miglioramento nel sistema italiano al fine di rendere più efficace lo strumento, soprattutto scoraggiando le imprese decotte dal suo impiego. In conclusione, verrà fornita un'analisi descrittiva sull'utilizzo degli strumenti di work sharing in Italia prima, durante e dopo la Grande Recessione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
329788_tesimagistralealùveronica.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.47 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.47 MB | Adobe PDF |
Se sei interessato/a a consultare l'elaborato, vai nella sezione Home in alto a destra, dove troverai le informazioni su come richiederlo. I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/54404