Il presente lavoro mira a fornire una proposta di traduzione di uno degli ultimi romanzi di Juan José Millás: "La mujer loca". In questo testo, Millás dimostra tutte le sue doti di scrittore creando un'architettura narrativa complessa, come si evince, per esempio, dall'analisi dei personaggi. Millás esamina il profilo psicologico dei personaggi come se fossero reali, con le loro paure, sentimenti, ambizioni, tanto che il lettore riesce facilmente a immedesimarsi. Il romanzo inizia con la storia di Julia, la quale soffre spesso di attacchi psicotici. Infatti, durante la notte, riceve visite da frasi o parole con patologie fisiche e mentali, che le chiedono aiuto o assistenza medica. Julia è la donna pazza del titolo, la quale vede persone immaginarie che compaiono nella sua testa, e si sente perseguitata dalla lingua che le manda frasi o parole scorrette che lei cerca di riparare attraverso operazioni o amputazioni simboliche. "La mujer loca" è un libro interessante; tratta infatti di argomenti profondi ma anche molto noti, perché sono spesso presenti anche nella realtà. Julia lavora in una pescheria e vive nella casa di Serafín ed Emérita, una malata terminale che lotta per assicurarsi una morte degna. È a questo punto che entra in scena l'autore-narratore Millás in qualità di giornalista. Dopo aver letto un suo articolo sul quotidiano spagnolo El País, Emérita gli chiede di scrivere un articolo per raccontare la sua storia. Millás sta attraversando una fase di aridità creativa e di grande confusione esistenziale, dovuta alla moltitudine di ruoli che ricopre all'interno del romanzo (autore, narratore e personaggio). In questo modo, lo scrittore esplora più punti di vista, tra cui quello dell'autore, che spesso resta fuori dal campo narrativo. È questa la ragione che lo spinge a recarsi da una psicanalista, una donna di ottant'anni. Durante le sedute, Millás si sdoppia nel Millás de acá e nel Millás de allá. Entrambi i personaggi rappresentano lo scrittore e il narratore che, secondo le parole dell'autore, sono due ruoli differenti. Questo testo è un ibrido tra romanzo, articolo e autobiografia. Si percepisce una continua tensione tra realtà e finzione, vero e falso, originale e imitazione, legale e illegale. Colpiscono in particolar modo la qualità dei dialoghi, l'ironia, l'humor e l'apparente semplicità della prosa, costituita da metafore stravaganti, similitudini e riferimenti ad ambiti terminologici come la medicina, la psicologia e l'astronomia. Questo lavoro è suddiviso in tre capitoli. Nel primo vengono presentate alcune notizie biografiche sull'autore, la sua carriera, il suo percorso letterario, seguite da una descrizione del romanzo La mujer loca (2014). Il secondo capitolo è destinato alla proposta di traduzione che ne seguirà. Infine, il terzo contiene il commento e l'analisi dei tratti peculiari del romanzo e delle difficoltà incontrate durante la traduzione, dai giochi linguistici, alle espressioni idiomatiche e metaforiche, alle allusioni, ai riferimenti culturali, alla terminologia e, infine, ai neologismi. Sono state adottate diverse tecniche: quando è stato possibile, si è cercato di restare fedele al testo, modificando il minimo indispensabile il significato di alcune espressioni; altre volte, invece, si è dovuto sostituire la parola, o la frase, con un'altra che rispettasse i canoni della lingua italiana.

La mujer loca di Juan José Millás: traduzione, analisi e commento

MARIANOS MAROTTA, GIORGIA
2016/2017

Abstract

Il presente lavoro mira a fornire una proposta di traduzione di uno degli ultimi romanzi di Juan José Millás: "La mujer loca". In questo testo, Millás dimostra tutte le sue doti di scrittore creando un'architettura narrativa complessa, come si evince, per esempio, dall'analisi dei personaggi. Millás esamina il profilo psicologico dei personaggi come se fossero reali, con le loro paure, sentimenti, ambizioni, tanto che il lettore riesce facilmente a immedesimarsi. Il romanzo inizia con la storia di Julia, la quale soffre spesso di attacchi psicotici. Infatti, durante la notte, riceve visite da frasi o parole con patologie fisiche e mentali, che le chiedono aiuto o assistenza medica. Julia è la donna pazza del titolo, la quale vede persone immaginarie che compaiono nella sua testa, e si sente perseguitata dalla lingua che le manda frasi o parole scorrette che lei cerca di riparare attraverso operazioni o amputazioni simboliche. "La mujer loca" è un libro interessante; tratta infatti di argomenti profondi ma anche molto noti, perché sono spesso presenti anche nella realtà. Julia lavora in una pescheria e vive nella casa di Serafín ed Emérita, una malata terminale che lotta per assicurarsi una morte degna. È a questo punto che entra in scena l'autore-narratore Millás in qualità di giornalista. Dopo aver letto un suo articolo sul quotidiano spagnolo El País, Emérita gli chiede di scrivere un articolo per raccontare la sua storia. Millás sta attraversando una fase di aridità creativa e di grande confusione esistenziale, dovuta alla moltitudine di ruoli che ricopre all'interno del romanzo (autore, narratore e personaggio). In questo modo, lo scrittore esplora più punti di vista, tra cui quello dell'autore, che spesso resta fuori dal campo narrativo. È questa la ragione che lo spinge a recarsi da una psicanalista, una donna di ottant'anni. Durante le sedute, Millás si sdoppia nel Millás de acá e nel Millás de allá. Entrambi i personaggi rappresentano lo scrittore e il narratore che, secondo le parole dell'autore, sono due ruoli differenti. Questo testo è un ibrido tra romanzo, articolo e autobiografia. Si percepisce una continua tensione tra realtà e finzione, vero e falso, originale e imitazione, legale e illegale. Colpiscono in particolar modo la qualità dei dialoghi, l'ironia, l'humor e l'apparente semplicità della prosa, costituita da metafore stravaganti, similitudini e riferimenti ad ambiti terminologici come la medicina, la psicologia e l'astronomia. Questo lavoro è suddiviso in tre capitoli. Nel primo vengono presentate alcune notizie biografiche sull'autore, la sua carriera, il suo percorso letterario, seguite da una descrizione del romanzo La mujer loca (2014). Il secondo capitolo è destinato alla proposta di traduzione che ne seguirà. Infine, il terzo contiene il commento e l'analisi dei tratti peculiari del romanzo e delle difficoltà incontrate durante la traduzione, dai giochi linguistici, alle espressioni idiomatiche e metaforiche, alle allusioni, ai riferimenti culturali, alla terminologia e, infine, ai neologismi. Sono state adottate diverse tecniche: quando è stato possibile, si è cercato di restare fedele al testo, modificando il minimo indispensabile il significato di alcune espressioni; altre volte, invece, si è dovuto sostituire la parola, o la frase, con un'altra che rispettasse i canoni della lingua italiana.
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