Background. Food selectivity is a highly prevalent phenomenon within the population with Autism Spectrum Disorder (ASD). However, there are still few studies evaluating the impact of personal and clinical characteristics of the patient in defining food selectivity and those aimed at identifying typical profiles. In 2021, the Questionnaire on Food Selectivity in Children with Autism Spectrum Disorder (QSAasd) was published in the Erickson Journal. The QSAasd is a tool for assessing food selectivity within the Italian context, which remains underdeveloped in this area. At the time of the publication data from 16 patients were analyzed. Objective. This project aims to expand the previous research on a larger sample, taking into account child’s sex, age and severity level to identify possible factor-specific patterns. Another goal was to revise the tool based on limitations observed in clinical practice and to evaluate the new version through experts’ opinion. Materials and Methods. Data analysis, conducted using a qualitative-quantitative methodology, involved 68 patients aged 18 months to 9 years, selected from minors seeking Speech Therapy services at ASL CN1. Evaluation of the QSAasd included input from five speech therapists specialized in ASD, who completed the Experts’ Questionnaire. Both the sample and experts were selected based on specific inclusion criteria. Results. Compared to the pilot study, data analysis revealed a strong influence of texture on food selectivity, apparent from the weaning phase, and a sensitivity to white, red, and green colors, alongside a higher level of food rejection. Selectivity within the sample was primarily attributable to behavioral factors in 50% of cases and sensory factors in 41.2% (with an 8.8% balance between both). Age did not reveal specific patterns, except for a higher influence of sensory factors in the 18-36 month range, though the low sample size in the 6-9 year group limited observations regarding any persistent trends. Regarding sex, behavioral factors had a greater influence in females. Severity level did not show specific patterns, except for temperature selectivity, which differentiated level one and level three; sensitivity to texture was more pronounced in level one, and food rejection rates were higher in more severe cases. Revisions to the QSAasd included the introduction of quantitative items divided into four macro-areas to create a graphical profile, a guide for completion, and a digital Excel version. The updated QSAasd received positive feedback from the expert panel. Conclusions. Data analysis confirmed findings in the existing literature and expanded knowledge on the impact of sex, age, and severity level in characterizing the disorder. Based on positive experts’ feedback, the Validation Questionnaire for the QSAasd was drafted and will soon be administered by C.A.S.A. staff to experts. Study limitations included sampling constraints, lack of statistical analyses, family influence on selectivity, and the use of an unvalidated tool. Future goals involve validating the QSAasd, applying statistical techniques, creating a shorter version of the QSAasd and developing forms for parents, Developmental Neurospychomotricity Therapists and teachers.

Background. La selettività alimentare è un fenomeno altamente diffuso all’interno della popolazione con Disturbo dello Spettro Autistico (ASD), ma risultano ancora esigui studi che valutino l’impatto delle caratteristiche personali e cliniche del paziente nella caratterizzazione della selettività e studi volti a identificarne dei profili tipici. Nel 2021 è stato presentato sulla rivista Erickson il Questionario sulla Selettività Alimentare nel bambino con Disturbo dello Spettro Autistico (QSAasd), uno strumento per la valutazione della selettività sul territorio italiano, ancora povero in quest’ambito. In concomitanza sono stati analizzati i dati di 16 pazienti. Obiettivo. Il presente progetto mira ad ampliare la ricerca precedentemente condotta su un campione maggiore considerando anche il sesso, l’età e il livello di gravità del minore per l’eventuale identificazione di pattern fattore-specifici, revisionare lo strumento per i limiti riscontrati dal suo utilizzo nella pratica clinica e la valutazione della nuova versione tramite l’opinione di personale esperto. Materiali e metodi. L’analisi dati, condotta con metodologia quali-quantitativa, ha coinvolto 68 pazienti tra i 18 mesi e i 9 anni, selezionati tra gli afferenti ai servizi di Logopedia dell’ASL CN1. La valutazione del QSAasd ha coinvolto 5 logopedisti esperti in ASD i quali hanno compilato il Questionario rivolto ad Esperti. Il campione e gli esperti sono stati selezionati in base a specifici criteri d’inclusione. Risultati. L’analisi dati ha evidenziato, rispetto allo studio pilota, un forte impatto della consistenza nella manifestazione della selettività fin dallo svezzamento, una sensibilità per i colori bianco, rosso e verde ed un maggior grado di rifiuto degli alimenti. La selettività nel campione è ascrivibile principalmente a fattori comportamentali nel 50% dei casi e a fattori sensoriali nel 41.2% (bilanciati nell’8.8% dei casi). L’età non evidenzia pattern specifici, se non una maggiore influenza dei fattori sensoriali nella fascia 18-36 mesi, ma la scarsa numerosità del campione 6-9 anni non permette di evidenziare l’eventuale persistere di tale andamento. In merito al sesso, si riscontra una maggiore influenza dei fattori comportamentali nel genere femminile. Il livello di gravità non presenta pattern specifici, eccetto per la selettività per la temperatura che differenzia in maniera netta primo e terzo livello, la sensibilità per la consistenza che risulta più spiccata nel livello 1 ed il grado di rifiuto degli alimenti che appare maggiore nei casi più gravi. La revisione del QSAasd ha portato all’introduzione di item quantitativi suddivisi in quattro macro-aree per l’ottenimento di un profilo grafico, la creazione di una guida per la compilazione ed una versione digitale in Excel. L’aggiornamento del QSAasd ha raccolto i pareri positivi del panel di esperti. Conclusioni. L’analisi dati ha permesso di confermare i dati presenti letteratura ed ampliare le conoscenze in merito all’impatto del sesso, dell’età e del livello di gravità nella caratterizzazione del disturbo. Data l’opinione positiva degli esperti è stato redatto il Questionario per la validazione del QSAasd, il quale verrà prossimamente somministrato dal personale del C.A.S.A. agli esperti. I limiti dello studio hanno riguardato il campionamento, l’assenza di indagini statistiche, l’impatto della famiglia nella selettività e l’utilizzo di uno strumento non validato. Obiettivi futuri riguarderanno la validazione del QSAasd, l’utilizzo di tecniche statistiche, la creazione di una versione breve del QSAasd e di schede rivolte a genitori, Terapisti della Neurospicomotricità in Età Evolutiva e insegnati.

Questionario anamnestico per la selettività alimentare nel Disturbo dello Spettro Autistico (QSAasd): analisi dati, aggiornamento e opinione del personale esperto

SCIARAFFA, ELENA MICOL
2023/2024

Abstract

Background. La selettività alimentare è un fenomeno altamente diffuso all’interno della popolazione con Disturbo dello Spettro Autistico (ASD), ma risultano ancora esigui studi che valutino l’impatto delle caratteristiche personali e cliniche del paziente nella caratterizzazione della selettività e studi volti a identificarne dei profili tipici. Nel 2021 è stato presentato sulla rivista Erickson il Questionario sulla Selettività Alimentare nel bambino con Disturbo dello Spettro Autistico (QSAasd), uno strumento per la valutazione della selettività sul territorio italiano, ancora povero in quest’ambito. In concomitanza sono stati analizzati i dati di 16 pazienti. Obiettivo. Il presente progetto mira ad ampliare la ricerca precedentemente condotta su un campione maggiore considerando anche il sesso, l’età e il livello di gravità del minore per l’eventuale identificazione di pattern fattore-specifici, revisionare lo strumento per i limiti riscontrati dal suo utilizzo nella pratica clinica e la valutazione della nuova versione tramite l’opinione di personale esperto. Materiali e metodi. L’analisi dati, condotta con metodologia quali-quantitativa, ha coinvolto 68 pazienti tra i 18 mesi e i 9 anni, selezionati tra gli afferenti ai servizi di Logopedia dell’ASL CN1. La valutazione del QSAasd ha coinvolto 5 logopedisti esperti in ASD i quali hanno compilato il Questionario rivolto ad Esperti. Il campione e gli esperti sono stati selezionati in base a specifici criteri d’inclusione. Risultati. L’analisi dati ha evidenziato, rispetto allo studio pilota, un forte impatto della consistenza nella manifestazione della selettività fin dallo svezzamento, una sensibilità per i colori bianco, rosso e verde ed un maggior grado di rifiuto degli alimenti. La selettività nel campione è ascrivibile principalmente a fattori comportamentali nel 50% dei casi e a fattori sensoriali nel 41.2% (bilanciati nell’8.8% dei casi). L’età non evidenzia pattern specifici, se non una maggiore influenza dei fattori sensoriali nella fascia 18-36 mesi, ma la scarsa numerosità del campione 6-9 anni non permette di evidenziare l’eventuale persistere di tale andamento. In merito al sesso, si riscontra una maggiore influenza dei fattori comportamentali nel genere femminile. Il livello di gravità non presenta pattern specifici, eccetto per la selettività per la temperatura che differenzia in maniera netta primo e terzo livello, la sensibilità per la consistenza che risulta più spiccata nel livello 1 ed il grado di rifiuto degli alimenti che appare maggiore nei casi più gravi. La revisione del QSAasd ha portato all’introduzione di item quantitativi suddivisi in quattro macro-aree per l’ottenimento di un profilo grafico, la creazione di una guida per la compilazione ed una versione digitale in Excel. L’aggiornamento del QSAasd ha raccolto i pareri positivi del panel di esperti. Conclusioni. L’analisi dati ha permesso di confermare i dati presenti letteratura ed ampliare le conoscenze in merito all’impatto del sesso, dell’età e del livello di gravità nella caratterizzazione del disturbo. Data l’opinione positiva degli esperti è stato redatto il Questionario per la validazione del QSAasd, il quale verrà prossimamente somministrato dal personale del C.A.S.A. agli esperti. I limiti dello studio hanno riguardato il campionamento, l’assenza di indagini statistiche, l’impatto della famiglia nella selettività e l’utilizzo di uno strumento non validato. Obiettivi futuri riguarderanno la validazione del QSAasd, l’utilizzo di tecniche statistiche, la creazione di una versione breve del QSAasd e di schede rivolte a genitori, Terapisti della Neurospicomotricità in Età Evolutiva e insegnati.
An anamnestic questionnaire for food selectivity in Autism Spectrum Disorder (QSAasd): data analysis, update and experts' opinion
Background. Food selectivity is a highly prevalent phenomenon within the population with Autism Spectrum Disorder (ASD). However, there are still few studies evaluating the impact of personal and clinical characteristics of the patient in defining food selectivity and those aimed at identifying typical profiles. In 2021, the Questionnaire on Food Selectivity in Children with Autism Spectrum Disorder (QSAasd) was published in the Erickson Journal. The QSAasd is a tool for assessing food selectivity within the Italian context, which remains underdeveloped in this area. At the time of the publication data from 16 patients were analyzed. Objective. This project aims to expand the previous research on a larger sample, taking into account child’s sex, age and severity level to identify possible factor-specific patterns. Another goal was to revise the tool based on limitations observed in clinical practice and to evaluate the new version through experts’ opinion. Materials and Methods. Data analysis, conducted using a qualitative-quantitative methodology, involved 68 patients aged 18 months to 9 years, selected from minors seeking Speech Therapy services at ASL CN1. Evaluation of the QSAasd included input from five speech therapists specialized in ASD, who completed the Experts’ Questionnaire. Both the sample and experts were selected based on specific inclusion criteria. Results. Compared to the pilot study, data analysis revealed a strong influence of texture on food selectivity, apparent from the weaning phase, and a sensitivity to white, red, and green colors, alongside a higher level of food rejection. Selectivity within the sample was primarily attributable to behavioral factors in 50% of cases and sensory factors in 41.2% (with an 8.8% balance between both). Age did not reveal specific patterns, except for a higher influence of sensory factors in the 18-36 month range, though the low sample size in the 6-9 year group limited observations regarding any persistent trends. Regarding sex, behavioral factors had a greater influence in females. Severity level did not show specific patterns, except for temperature selectivity, which differentiated level one and level three; sensitivity to texture was more pronounced in level one, and food rejection rates were higher in more severe cases. Revisions to the QSAasd included the introduction of quantitative items divided into four macro-areas to create a graphical profile, a guide for completion, and a digital Excel version. The updated QSAasd received positive feedback from the expert panel. Conclusions. Data analysis confirmed findings in the existing literature and expanded knowledge on the impact of sex, age, and severity level in characterizing the disorder. Based on positive experts’ feedback, the Validation Questionnaire for the QSAasd was drafted and will soon be administered by C.A.S.A. staff to experts. Study limitations included sampling constraints, lack of statistical analyses, family influence on selectivity, and the use of an unvalidated tool. Future goals involve validating the QSAasd, applying statistical techniques, creating a shorter version of the QSAasd and developing forms for parents, Developmental Neurospychomotricity Therapists and teachers.
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