L’elaborato si concentra sull’analisi della lunga serialità televisiva nel contesto americano, britannico e italiano. Nel primo capitolo si presentano varie definizioni di soap opera e si considera la lunga serialità come espressione del national drama, ovvero costruire sulla propria quotidianità un racconto familiare e vicino basato sull’immedesimazione nelle storie portate sul piccolo schermo. Inoltre si ragiona sulle caratteristiche principali della soap opera: formato (differenza tra serial e serie), codici visivi (tecniche di ripresa), primo piano, articolazione narrativa (sensazione di infinitezza), dimensione temporale (puntate quotidiane), tematiche (del privato e sociali) e costruzione dei personaggi. Il secondo capitolo narra la genesi della soap opera statunitense in radio, fino all’abbandono a fine anni Cinquanta per approdare in televisione. Il grande salto nel piccolo schermo porta a nuove caratteristiche strutturali che saranno le fondamenta del genere. La seconda parte del capitolo studia il serial drama britannico con attenzione alle differenze e similitudini con la soap opera americana e con la consapevolezza del grande debito della via italiana della lunga serialità nei suoi confronti. Non mancano esempi di prodotti che hanno segnato la storia del genere negli Stati Uniti (Painted Dreams, The Romance of Helen Trent, Guiding Light) e nel Regno Unito (The Archers, Coronation Street, EastEnders). Nel terzo capitolo è analizzato un caso specifico di soap opera: Dallas. Definita soap opera di prima serata, con il passare del tempo fa propria la tecnica del cliffhanger. Si presentano i principali protagonisti grazie all’analisi di alcune scene, con particolare attenzione ai personaggi femminili (Sue Ellen, Pamela e Lucy). Un paragrafo è dedicato alla cosiddetta stagione onirica di Dallas, con un focus sull’impatto mediatico del ritorno dell’attore Patrick Duffy. Infine ci si chiede cosa prova il telespettatore medio mentre guarda una puntata del serial e si definisce il piacere della visione attraverso varie articolazioni. Il quarto capitolo è dedicato alla via italiana della lunga serialità, ovvero la nascita nel nostro Paese di Un posto al sole, Vivere e Centovetrine. Sono tre prodotti molto diversi tra loro che attraverso i punti in comune e le differenze arricchiscono la già vasta definizione di soap opera. Di ognuno di essi si enunciano i contenuti, i personaggi e i luoghi con esempi concreti. In conclusione, il quinto breve capitolo ha il compito di delineare il panorama televisivo italiano attuale: delle tre grandi soap opera raccontate nella tesi resiste solo Un posto al sole, affiancata da qualche anno dalla versione daily di Il Paradiso delle Signore. Mediaset invece punta sulla telenovela d’importazione e si assiste alla rapida ascesa di Il Segreto. Il grande affetto nei suoi confronti da parte del pubblico ha contribuito all’arrivo di altre telenovele e serie televisive spagnole. Negli ultimi anni Mediaset, esaurito questo filone, sembra aver percorso una via turca che ricorda i fasti di quella iberica, ma dai risultati non sempre all’altezza delle aspettative.
Tutto cambia perché nulla cambi - Lunga serialità televisiva
SELVINI, CARLO
2021/2022
Abstract
L’elaborato si concentra sull’analisi della lunga serialità televisiva nel contesto americano, britannico e italiano. Nel primo capitolo si presentano varie definizioni di soap opera e si considera la lunga serialità come espressione del national drama, ovvero costruire sulla propria quotidianità un racconto familiare e vicino basato sull’immedesimazione nelle storie portate sul piccolo schermo. Inoltre si ragiona sulle caratteristiche principali della soap opera: formato (differenza tra serial e serie), codici visivi (tecniche di ripresa), primo piano, articolazione narrativa (sensazione di infinitezza), dimensione temporale (puntate quotidiane), tematiche (del privato e sociali) e costruzione dei personaggi. Il secondo capitolo narra la genesi della soap opera statunitense in radio, fino all’abbandono a fine anni Cinquanta per approdare in televisione. Il grande salto nel piccolo schermo porta a nuove caratteristiche strutturali che saranno le fondamenta del genere. La seconda parte del capitolo studia il serial drama britannico con attenzione alle differenze e similitudini con la soap opera americana e con la consapevolezza del grande debito della via italiana della lunga serialità nei suoi confronti. Non mancano esempi di prodotti che hanno segnato la storia del genere negli Stati Uniti (Painted Dreams, The Romance of Helen Trent, Guiding Light) e nel Regno Unito (The Archers, Coronation Street, EastEnders). Nel terzo capitolo è analizzato un caso specifico di soap opera: Dallas. Definita soap opera di prima serata, con il passare del tempo fa propria la tecnica del cliffhanger. Si presentano i principali protagonisti grazie all’analisi di alcune scene, con particolare attenzione ai personaggi femminili (Sue Ellen, Pamela e Lucy). Un paragrafo è dedicato alla cosiddetta stagione onirica di Dallas, con un focus sull’impatto mediatico del ritorno dell’attore Patrick Duffy. Infine ci si chiede cosa prova il telespettatore medio mentre guarda una puntata del serial e si definisce il piacere della visione attraverso varie articolazioni. Il quarto capitolo è dedicato alla via italiana della lunga serialità, ovvero la nascita nel nostro Paese di Un posto al sole, Vivere e Centovetrine. Sono tre prodotti molto diversi tra loro che attraverso i punti in comune e le differenze arricchiscono la già vasta definizione di soap opera. Di ognuno di essi si enunciano i contenuti, i personaggi e i luoghi con esempi concreti. In conclusione, il quinto breve capitolo ha il compito di delineare il panorama televisivo italiano attuale: delle tre grandi soap opera raccontate nella tesi resiste solo Un posto al sole, affiancata da qualche anno dalla versione daily di Il Paradiso delle Signore. Mediaset invece punta sulla telenovela d’importazione e si assiste alla rapida ascesa di Il Segreto. Il grande affetto nei suoi confronti da parte del pubblico ha contribuito all’arrivo di altre telenovele e serie televisive spagnole. Negli ultimi anni Mediaset, esaurito questo filone, sembra aver percorso una via turca che ricorda i fasti di quella iberica, ma dai risultati non sempre all’altezza delle aspettative.File | Dimensione | Formato | |
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