Dopo secoli di violenze, soprusi e discriminazioni nei confronti delle donne, a partire dalla seconda metà del Novecento la comunità internazionale ha cominciato a lavorare per garantire, in ogni situazione, la protezione delle donne, il contrasto alla violenza di genere e l’empowerment femminile. La presente dissertazione affronta l’evoluzione delle fonti internazionali e del diritto internazionale dei conflitti armati a tutela delle donne, processo che ha permesso di costruire una forte e solida coscienza mondiale sulla tematica del genere. In quest’ottica, vengono presentate un’intervista al Maggiore dell’Esercito Italiano Michela Desantis e una personale esperienza relativa alla partecipazione a un progetto sperimentale organizzato nel 2021 dal Comando Operativo di Vertice Interforze (un organismo alle dipendenze del Capo di Stato Maggiore della Difesa), intitolato Prospettiva di genere nelle operazioni militari a venti anni dalla Risoluzione n. 1325/2000, volto ad approfondire il tema dell’integrazione di genere e del contrasto alla violenza sulle donne a livello internazionale e nazionale, sia relativamente all’ambito civile sia a quello militare. Dalla ricerca e dal case study condotti durante il progetto sopracitato, e dalle analisi effettuate nella presente dissertazione, si evince che sono stati raggiunti traguardi significativi in materia di genere, risultati che donano una grande speranza sul futuro, soprattutto per quanto riguarda il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione locale femminile dei Paesi a rischio nei quali interveniamo con operazioni di peacekeeping. Tuttavia, i recenti sviluppi nel territorio dell’Ucraina evidenziano la necessità di continuare a lavorare per elaborare normative ancora più dettagliate ed esaustive, e formare personale sempre più preparato e consapevole delle problematiche di genere; l’obiettivo finale deve essere quello di realizzare, un giorno, una comunità internazionale egualitaria e sicura per le donne di tutto il mondo.

LE PRINCIPALI FONTI E GLI STRUMENTI PER LA PROTEZIONE DELLE DONNE, IL CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE E L’EMPOWERMENT FEMMINILE NEL DIRITTO INTERNAZIONALE DEI CONFLITTI ARMATI

TRIMBOLI, VIRGINIA
2021/2022

Abstract

Dopo secoli di violenze, soprusi e discriminazioni nei confronti delle donne, a partire dalla seconda metà del Novecento la comunità internazionale ha cominciato a lavorare per garantire, in ogni situazione, la protezione delle donne, il contrasto alla violenza di genere e l’empowerment femminile. La presente dissertazione affronta l’evoluzione delle fonti internazionali e del diritto internazionale dei conflitti armati a tutela delle donne, processo che ha permesso di costruire una forte e solida coscienza mondiale sulla tematica del genere. In quest’ottica, vengono presentate un’intervista al Maggiore dell’Esercito Italiano Michela Desantis e una personale esperienza relativa alla partecipazione a un progetto sperimentale organizzato nel 2021 dal Comando Operativo di Vertice Interforze (un organismo alle dipendenze del Capo di Stato Maggiore della Difesa), intitolato Prospettiva di genere nelle operazioni militari a venti anni dalla Risoluzione n. 1325/2000, volto ad approfondire il tema dell’integrazione di genere e del contrasto alla violenza sulle donne a livello internazionale e nazionale, sia relativamente all’ambito civile sia a quello militare. Dalla ricerca e dal case study condotti durante il progetto sopracitato, e dalle analisi effettuate nella presente dissertazione, si evince che sono stati raggiunti traguardi significativi in materia di genere, risultati che donano una grande speranza sul futuro, soprattutto per quanto riguarda il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione locale femminile dei Paesi a rischio nei quali interveniamo con operazioni di peacekeeping. Tuttavia, i recenti sviluppi nel territorio dell’Ucraina evidenziano la necessità di continuare a lavorare per elaborare normative ancora più dettagliate ed esaustive, e formare personale sempre più preparato e consapevole delle problematiche di genere; l’obiettivo finale deve essere quello di realizzare, un giorno, una comunità internazionale egualitaria e sicura per le donne di tutto il mondo.
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