Nell'esame dei residui di un incendio, l'analisi delle prove raccolte rappresenta il principale strumento per riconoscere un presunto incendio doloso. Il progetto di tesi, nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Chimica dell'Università degli Studi di Torino e il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino, ha avuto l'intento di fornire un supporto scientifico alle indagini che quotidianamente vengono svolte. Al fine di poter valutare la possibilità di discriminare l'origine e l'identificazione degli acceleranti di fiamma usati in caso di dolo, sono stati raccolti campioni di benzina da diverse stazioni di servizio dell'area metropolitana della città di Torino e da serbatoi di differenti motoveicoli. Le analisi sono state condotte seguendo le procedure normate dall' ASTM E1618 e hanno previsto l'uso di tecniche come la SPME e la Gas-cromatografia accoppiata alla Spettrometria di massa. Riuscendo a caratterizzare i principali analiti dell'accelerante sovra citato, sia appena prelevato che a seguito di controllate evaporazioni, mediante l'ausilio di standard certificati, ci si è soffermati su una trattazione statistica dei risultati. I dati sono stati trattati mediante diversi metodi di analisi multivariata quali PCA, Cluster Analysis, PLS-DA e Kohonen Maps. Le metodiche innovative applicate per la costruzione di modelli chemiometrici hanno dimostrato una buona capacità discriminante soprattutto in caso di campioni reali consentendo un primo approccio probabilistico con il rapporto di verosimiglianza (Likelihood Ratio). Per il futuro l'interesse per quanto riguarda il campionamento, è quello di rivolgersi all'analisi non solo dei distillati del petrolio come diesel e cherosene, ma anche ai più comuni liquidi infiammabili reperibili nella quotidianità. Per quanto concerne invece l'interpretazione e la visualizzazione dei dati, in un successivo lavoro sarà interessante valutare un approccio di tipo 3D mediante l'uso di software all'avanguardia in questo campo.

Analisi statistica multivariata nell'investigazione di reati incendiari: profilatura degli acceleranti di fiamma

PACIFICI, LAURA
2015/2016

Abstract

Nell'esame dei residui di un incendio, l'analisi delle prove raccolte rappresenta il principale strumento per riconoscere un presunto incendio doloso. Il progetto di tesi, nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Chimica dell'Università degli Studi di Torino e il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino, ha avuto l'intento di fornire un supporto scientifico alle indagini che quotidianamente vengono svolte. Al fine di poter valutare la possibilità di discriminare l'origine e l'identificazione degli acceleranti di fiamma usati in caso di dolo, sono stati raccolti campioni di benzina da diverse stazioni di servizio dell'area metropolitana della città di Torino e da serbatoi di differenti motoveicoli. Le analisi sono state condotte seguendo le procedure normate dall' ASTM E1618 e hanno previsto l'uso di tecniche come la SPME e la Gas-cromatografia accoppiata alla Spettrometria di massa. Riuscendo a caratterizzare i principali analiti dell'accelerante sovra citato, sia appena prelevato che a seguito di controllate evaporazioni, mediante l'ausilio di standard certificati, ci si è soffermati su una trattazione statistica dei risultati. I dati sono stati trattati mediante diversi metodi di analisi multivariata quali PCA, Cluster Analysis, PLS-DA e Kohonen Maps. Le metodiche innovative applicate per la costruzione di modelli chemiometrici hanno dimostrato una buona capacità discriminante soprattutto in caso di campioni reali consentendo un primo approccio probabilistico con il rapporto di verosimiglianza (Likelihood Ratio). Per il futuro l'interesse per quanto riguarda il campionamento, è quello di rivolgersi all'analisi non solo dei distillati del petrolio come diesel e cherosene, ma anche ai più comuni liquidi infiammabili reperibili nella quotidianità. Per quanto concerne invece l'interpretazione e la visualizzazione dei dati, in un successivo lavoro sarà interessante valutare un approccio di tipo 3D mediante l'uso di software all'avanguardia in questo campo.
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