The figure of the emasculated singer overview as protagonist on the artistic and sociocultural panorama of the XVII and XVIII centuries, playing a leading role that represent the aesthetic ideal of the Baroque period. Due to his role, the castrato is the core of many reflections which consider him as a social actor that symbolize the limit condition between male and female, infacy and manhood, human being and beast, human being and godhead, within specific contexts in the opposition between the sociocultural reality and the artistic masquerade. Sex, gender, sempiternal infancy, ostracism, mockery: these are primary themes that concerne the castrato and due to his otherness, caused by mutilation and the consequential endocrine and physiological alterations, he becomes the object of specific signification attribution and simbolisms that define his own identity. This reaserch would outline an identity definition of the social condition of the castrato throught his body, conveying a reflection that would connect socio-anthropologic data (based on signification and social attribution of the emasculated singer) and the analysis of biolocal and endocrine-physiological alteration determined by castration. This kind of reflection propose, on the psychological point of vue, as an identity analysis ¿ based on historical facts − on a specific category victimized by conceptual categorization and reductionism that curtail the importance of a relevant socio-anthropologic phaenomenon.
La figura del cantore evirato si affaccia nel ruolo di protagonista nel panorama artistico e socio-culturale dei secoli XVII e XVIII, rappresentante primario dell'ideale estetico del periodo Barocco. In virtù del proprio ruolo, il castrato, costituisce il centro di molteplici riflessioni che lo considerano come un attore sociale rappresentativo della condizione di limite tra maschio e femmina, tra bambino e uomo, tra essere umano ed animale, tra essere umano e divinità, all'interno di definiti contesti compresi tra la realtà socio-culturale e la finzione artistica. Sesso, genere, eterna infanzia, ostracismo e derisione sociale: sono queste le tematiche che si condensano attorno alla figura del castrato e che proprio attraverso l'alterità, definita dalla mutilazione e dalle conseguenti alterazioni endocrine e fisiologiche, si presta ad essere oggetto di specifiche attribuzioni di significato e simbolismi tali da definirne l'identità. Con la seguente ricerca si intende, quindi, delineare una definizione identitaria della condizione sociale del castrato attraverso la sua corporeità, veicolando una riflessione che connette il dato socio-antropologico soggiacente (alla base dei significati e del simbolismo da questi assunti) e l'analisi dell'alterazione biologica ed endrocrino-fisiologica soggiacente alla castrazione. La riflessione si propone, dal punto di vista psicologico, come una modalità di analisi identitaria − giustificata dalla storiografia − di una categoria vittima di categorizzazioni e riduzionismi concettuali tali da limitare l'importanza di un rilevante fenomeno socio-antropologico.
Oltre il castrato, oltre il musico: un'analisi della letteratura sul cantore evirato
ROSSETTO, NICOLÒ
2016/2017
Abstract
La figura del cantore evirato si affaccia nel ruolo di protagonista nel panorama artistico e socio-culturale dei secoli XVII e XVIII, rappresentante primario dell'ideale estetico del periodo Barocco. In virtù del proprio ruolo, il castrato, costituisce il centro di molteplici riflessioni che lo considerano come un attore sociale rappresentativo della condizione di limite tra maschio e femmina, tra bambino e uomo, tra essere umano ed animale, tra essere umano e divinità, all'interno di definiti contesti compresi tra la realtà socio-culturale e la finzione artistica. Sesso, genere, eterna infanzia, ostracismo e derisione sociale: sono queste le tematiche che si condensano attorno alla figura del castrato e che proprio attraverso l'alterità, definita dalla mutilazione e dalle conseguenti alterazioni endocrine e fisiologiche, si presta ad essere oggetto di specifiche attribuzioni di significato e simbolismi tali da definirne l'identità. Con la seguente ricerca si intende, quindi, delineare una definizione identitaria della condizione sociale del castrato attraverso la sua corporeità, veicolando una riflessione che connette il dato socio-antropologico soggiacente (alla base dei significati e del simbolismo da questi assunti) e l'analisi dell'alterazione biologica ed endrocrino-fisiologica soggiacente alla castrazione. La riflessione si propone, dal punto di vista psicologico, come una modalità di analisi identitaria − giustificata dalla storiografia − di una categoria vittima di categorizzazioni e riduzionismi concettuali tali da limitare l'importanza di un rilevante fenomeno socio-antropologico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/54089