Background: in recent years, also due to the pandemic, we have seen an increase in mental health disorders and adolescents have paid the highest price, with the healthcare system completely unprepared to accept the growing requests for help. Objective: highlight the essential communicative-relational aspects that a nurse must manage during the first access of a teenager with acute psychic decompensation. Material and methods: bibliographic research and analysis of procedures, PSDTA and protocols implemented at both international and national level. Particular importance was given to the regional and local realities of the AO Santa Croce and Carle di Cuneo and ASL CN1. Results: from the data appears that the nurse is often the first healthcare professional to come into contact with the adolescent with acute psychic decompensation; therefore, the nurse is responsible for the first contact, which is fundamental to direct the relationship with the minor towards greater compliance and therapeutic alliance. It is important for the nurse to maintain an empathetic approach with expression of interest in the adolescent’s problems, to control his posture and his non-verbal language, and to maintain a safe environment. Conclusions: Literature analysis shows that the increase in the incidence of children suffering from psychological distress requires a multiprofessional management, through the adoption of complex interventions and in different treatment settings. For this reason it becomes necessary for nursing staff to acquire distinctive skills, both to proactively act within the path of mental health protection of childhood and adolescence, and to operate at different levels of care. Therefore, the staff must possess particular expertise, both to respond competently to the explicit need for health, and to avoid subsequently facing burnout and emotional exhaustion. Key words: first access to healthcare services, adolescents with acute psychosis decompensation, nursing management.

Background: in questi ultimi anni, anche a seguito della pandemia, abbiamo assistito ad un aumento dei disturbi della salute mentale e gli adolescenti ne hanno pagato il prezzo più alto, con un sistema sanitario assolutamente impreparato ad accogliere le richieste di aiuto. Obiettivo: evidenziare gli aspetti comunicativo-relazionali essenziali che un infermiere deve gestire durante il primo accesso di un adolescente con scompenso psichico acuto. Materiali e metodi: ricerca bibliografica e analisi di procedure, di PSDTA e di protocolli. Particolare rilevanza è stata data alle realtà regionale e locale dell’Azienda Ospedaliera (AO) Santa Croce e Carle di Cuneo e dell’ASL CN1. Risultati: dai dati emersi si evince che l’infermiere è spesso il primo professionista sanitario ad entrare in contatto con il ragazzo con scompenso psichico acuto; pertanto gli spetta il compito della prima accoglienza, che è fondamentale per indirizzare il rapporto con il minore verso una maggiore compliance ed alleanza terapeutica. È importante che l’infermiere mantenga un approccio empatico con manifestazione di interesse verso i problemi del ragazzo, che controlli la postura e il suo linguaggio non verbale e che mantenga un contesto di sicurezza. Conclusioni: dall’analisi della letteratura risulta che l’aumento dell’incidenza di minori affetti da disagio psichico richiede una presa in carico multiprofessionale, mediante l’adozione di interventi complessi ed in differenti setting di cura. Per questo motivo diventa necessario per il personale infermieristico acquisire competenze distintive, sia per agire proattivamente all’interno del percorso di tutela della salute mentale dell’infanzia e dell’adolescenza, sia per operare a differenti livelli di assistenza. Pertanto il personale deve essere in possesso di particolare expertise, sia per rispondere con competenza al bisogno di salute manifesto, sia per evitare di andare incontro successivamente a burnout ed esaurimento emotivo. Parole chiave: primo accesso ai servizi sanitari, adolescenti con scompenso psichico acuto, gestione infermieristica.

Aspetti comunicativo-relazionali della gestione infermieristica del primo accesso del paziente adolescente con scompenso psichico acuto

ALLOCCO, CECILIA
2022/2023

Abstract

Background: in questi ultimi anni, anche a seguito della pandemia, abbiamo assistito ad un aumento dei disturbi della salute mentale e gli adolescenti ne hanno pagato il prezzo più alto, con un sistema sanitario assolutamente impreparato ad accogliere le richieste di aiuto. Obiettivo: evidenziare gli aspetti comunicativo-relazionali essenziali che un infermiere deve gestire durante il primo accesso di un adolescente con scompenso psichico acuto. Materiali e metodi: ricerca bibliografica e analisi di procedure, di PSDTA e di protocolli. Particolare rilevanza è stata data alle realtà regionale e locale dell’Azienda Ospedaliera (AO) Santa Croce e Carle di Cuneo e dell’ASL CN1. Risultati: dai dati emersi si evince che l’infermiere è spesso il primo professionista sanitario ad entrare in contatto con il ragazzo con scompenso psichico acuto; pertanto gli spetta il compito della prima accoglienza, che è fondamentale per indirizzare il rapporto con il minore verso una maggiore compliance ed alleanza terapeutica. È importante che l’infermiere mantenga un approccio empatico con manifestazione di interesse verso i problemi del ragazzo, che controlli la postura e il suo linguaggio non verbale e che mantenga un contesto di sicurezza. Conclusioni: dall’analisi della letteratura risulta che l’aumento dell’incidenza di minori affetti da disagio psichico richiede una presa in carico multiprofessionale, mediante l’adozione di interventi complessi ed in differenti setting di cura. Per questo motivo diventa necessario per il personale infermieristico acquisire competenze distintive, sia per agire proattivamente all’interno del percorso di tutela della salute mentale dell’infanzia e dell’adolescenza, sia per operare a differenti livelli di assistenza. Pertanto il personale deve essere in possesso di particolare expertise, sia per rispondere con competenza al bisogno di salute manifesto, sia per evitare di andare incontro successivamente a burnout ed esaurimento emotivo. Parole chiave: primo accesso ai servizi sanitari, adolescenti con scompenso psichico acuto, gestione infermieristica.
Communicative-relational aspects of nursing management of the first access of the adolescent patient with acute psychic decompensation
Background: in recent years, also due to the pandemic, we have seen an increase in mental health disorders and adolescents have paid the highest price, with the healthcare system completely unprepared to accept the growing requests for help. Objective: highlight the essential communicative-relational aspects that a nurse must manage during the first access of a teenager with acute psychic decompensation. Material and methods: bibliographic research and analysis of procedures, PSDTA and protocols implemented at both international and national level. Particular importance was given to the regional and local realities of the AO Santa Croce and Carle di Cuneo and ASL CN1. Results: from the data appears that the nurse is often the first healthcare professional to come into contact with the adolescent with acute psychic decompensation; therefore, the nurse is responsible for the first contact, which is fundamental to direct the relationship with the minor towards greater compliance and therapeutic alliance. It is important for the nurse to maintain an empathetic approach with expression of interest in the adolescent’s problems, to control his posture and his non-verbal language, and to maintain a safe environment. Conclusions: Literature analysis shows that the increase in the incidence of children suffering from psychological distress requires a multiprofessional management, through the adoption of complex interventions and in different treatment settings. For this reason it becomes necessary for nursing staff to acquire distinctive skills, both to proactively act within the path of mental health protection of childhood and adolescence, and to operate at different levels of care. Therefore, the staff must possess particular expertise, both to respond competently to the explicit need for health, and to avoid subsequently facing burnout and emotional exhaustion. Key words: first access to healthcare services, adolescents with acute psychosis decompensation, nursing management.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/5405