In the current context of the patient undergoing limb amputation, the problem of pain resulting from phantom limb syndrome has become increasingly relevant (Limakatso et al., 2020). It strongly impacts on the quality of life of the person and his or her socio-family network. The mechanisms underlying PLP (Phantom Limb Pain) have not been clearly identified and are probably multiple: changes in the central nervous system seem to play an important role. Simplifying, a kind of hypersensitivity of the brain and spinal cord has been noted. Another aspect is damage to peripheral nerves due to amputation surgery. Finally, the reorganisation of the cerebral cortex affects the perception of pain. Following amputation, changes occur in the structure of the areas of the brain responsible for sensitivity and representation of the phantom limb, which remains preserved despite the fact that it is no longer present (Garcia-Pallero et al., 2022). Pain assessment and management are a central aspect of the nursing profession. Pain is no longer considered as a symptom but rather as a multidimensional problem that requires knowledge, expertise and professionalism. The importance of this aspect regarding pain control is also reaffirmed at the legislative and deontological level: with DM 739 of 1994, Law 38/2010 and in the Deontological Code 2019 where the role of the nursing profession in pain management is amply illustrated, given its exclusive relationship with the patient (Berardinelli, 2019). Different pharmacological, surgical or non-pharmacological approaches have been proposed for the management of PLP. The effectiveness of pharmacological treatments remains low (Alviar, Hale and Lim-Dungca, 2016). Surgical strategies are effective, but invasive with long healing times and loss of function (Dumanian et al., 2019), (Knotkova et al., 2012). Therefore, they are not used as first-line treatment. Among non-pharmacological interventions, mirror therapy, or Mirror Therapy (MT), seems to be a promising strategy. MT consists of placing a mirror on the parasagittal plane between the healthy limb and the amputated limb. The image of the healthy limb is reflected in the mirror and the patient perceives the reflection of the healthy limb instead of the amputated limb. By creating a visual representation of the missing limb, MT could restore the cortical areas (motor and sensory) that correspond to the missing limb. By restoring the body image and body schema disturbed by the amputation, MT could reduce PLP. The aim of this paper is to examine the issue of phantom limb pain in the post amputation person and the management of this issue through non-pharmacological techniques, with the aim of producing a proposal for a procedure to guide the nurse in training the amputee in carrying out MT, with a view to the empowerment of the person assisted. The work will be structured in three chapters. In the first chapter Mirror Therapy as a pharmacological alternative will be explained, in the second chapter the materials and methods will be examined and finally in the third chapter the proposed procedure for carrying out Mirror Therapy will be addressed.
Nel contesto attuale del paziente che subisce l’amputazione di un arto, il problema del dolore derivante dalla sindrome da arto fantasma è diventato sempre più rilevante (Limakatso et al., 2020). Esso impatta fortemente sulla qualità di vita della persona e della sua rete socio-famigliare. I meccanismi alla base della PLP (Phantom Limb Pain) non sono stati chiaramente identificati e sono probabilmente molteplici: sembrano avere un importante determinante i cambiamenti del sistema nervoso centrale. Semplificando, si è notata una sorta di ipersensibilità del cervello e del midollo spinale. Un altro aspetto è il danno ai nervi periferici, dovuti all’intervento di amputazione. Infine incide sulla percezione di dolore la riorganizzazione della corteccia cerebrale. A seguito dell’amputazione, avvengono cambiamenti nella struttura delle aree del cervello deputate alla sensibilità e alla rappresentazione dell’arto fantasma, che rimane conservato nonostante non sia più presente(Garcia-Pallero et al., 2022). La valutazione e gestione del dolore sono un aspetto centrale della professione infermieristica. Il dolore è considerato non più come sintomo bensì un problema multidimensionale che richiede conoscenza, competenza e professionalità. L’importanza di questo aspetto riguardante il controllo del dolore è ribadito anche al livello legislativo e deontologico: con il DM 739 del 1994, Legge 38/2010 e nel Codice Deontologico 2019 dov’è ampiamente illustrato il ruolo della professione infermieristica nella gestione del dolore, dato il suo rapporto esclusivo con il paziente (Berardinelli, 2019). Sono stati proposti diversi approcci farmacologici, chirurgici o non farmacologici per la gestione del PLP. L’efficacia dei trattamenti farmacologici rimane bassa (Alviar, Hale and Lim-Dungca, 2016). Le strategie chirurgiche sono efficaci, ma invasive e con tempi di guarigione lunghi e perdita di funzione (Dumanian et al., 2019), (Knotkova et al., 2012). Pertanto, non vengono utilizzati come trattamento di prima linea. Tra gli interventi non farmacologici, la terapia specchio o Mirror Therapy (MT), sembra essere una strategia promettente. La MT consiste nel posizionare uno specchio sul piano parasagittale tra l'arto sano e l'arto amputato. L'immagine dell'arto sano viene riflessa nello specchio e il paziente percepisce il riflesso dell'arto sano anziché dell'arto amputato. Creando una rappresentazione visiva dell'arto mancante, la MT potrebbe ripristinare le aree corticali (motorie e sensoriali) che corrispondono all'arto mancante. Ripristinando l'immagine corporea e lo schema corporeo disturbati dall'amputazione, la MT potrebbe ridurre il PLP. Il presente elaborato si propone di esaminare il tema del dolore dell’arto fantasma della persona nel post amputazione e la gestione di questa problematica attraverso tecniche non farmacologiche, con l’obiettivo di realizzare una proposta di procedura che guidi l’infermiere nell’addestramento dell’amputato nello svolgere la MT, in un’ottica di empowerment della persona assistita. Il lavoro sarà strutturato in tre capitoli. Nel primo capitolo si espliciterà la Mirror Therapy come alternativa farmacologica,, nel secondo capitolo si esamineranno i materiali e metodi e infine nel terzo si affronteranno le della proposta di procedura per l’esecuzione della terapia speculare.
L'infermiere e il controllo del dolore della persona con sindrome da arto fantasma attraverso la Mirror Therapy: proposta di una procedura.
LOUISETTI, CHIARA SINTICA
2023/2024
Abstract
Nel contesto attuale del paziente che subisce l’amputazione di un arto, il problema del dolore derivante dalla sindrome da arto fantasma è diventato sempre più rilevante (Limakatso et al., 2020). Esso impatta fortemente sulla qualità di vita della persona e della sua rete socio-famigliare. I meccanismi alla base della PLP (Phantom Limb Pain) non sono stati chiaramente identificati e sono probabilmente molteplici: sembrano avere un importante determinante i cambiamenti del sistema nervoso centrale. Semplificando, si è notata una sorta di ipersensibilità del cervello e del midollo spinale. Un altro aspetto è il danno ai nervi periferici, dovuti all’intervento di amputazione. Infine incide sulla percezione di dolore la riorganizzazione della corteccia cerebrale. A seguito dell’amputazione, avvengono cambiamenti nella struttura delle aree del cervello deputate alla sensibilità e alla rappresentazione dell’arto fantasma, che rimane conservato nonostante non sia più presente(Garcia-Pallero et al., 2022). La valutazione e gestione del dolore sono un aspetto centrale della professione infermieristica. Il dolore è considerato non più come sintomo bensì un problema multidimensionale che richiede conoscenza, competenza e professionalità. L’importanza di questo aspetto riguardante il controllo del dolore è ribadito anche al livello legislativo e deontologico: con il DM 739 del 1994, Legge 38/2010 e nel Codice Deontologico 2019 dov’è ampiamente illustrato il ruolo della professione infermieristica nella gestione del dolore, dato il suo rapporto esclusivo con il paziente (Berardinelli, 2019). Sono stati proposti diversi approcci farmacologici, chirurgici o non farmacologici per la gestione del PLP. L’efficacia dei trattamenti farmacologici rimane bassa (Alviar, Hale and Lim-Dungca, 2016). Le strategie chirurgiche sono efficaci, ma invasive e con tempi di guarigione lunghi e perdita di funzione (Dumanian et al., 2019), (Knotkova et al., 2012). Pertanto, non vengono utilizzati come trattamento di prima linea. Tra gli interventi non farmacologici, la terapia specchio o Mirror Therapy (MT), sembra essere una strategia promettente. La MT consiste nel posizionare uno specchio sul piano parasagittale tra l'arto sano e l'arto amputato. L'immagine dell'arto sano viene riflessa nello specchio e il paziente percepisce il riflesso dell'arto sano anziché dell'arto amputato. Creando una rappresentazione visiva dell'arto mancante, la MT potrebbe ripristinare le aree corticali (motorie e sensoriali) che corrispondono all'arto mancante. Ripristinando l'immagine corporea e lo schema corporeo disturbati dall'amputazione, la MT potrebbe ridurre il PLP. Il presente elaborato si propone di esaminare il tema del dolore dell’arto fantasma della persona nel post amputazione e la gestione di questa problematica attraverso tecniche non farmacologiche, con l’obiettivo di realizzare una proposta di procedura che guidi l’infermiere nell’addestramento dell’amputato nello svolgere la MT, in un’ottica di empowerment della persona assistita. Il lavoro sarà strutturato in tre capitoli. Nel primo capitolo si espliciterà la Mirror Therapy come alternativa farmacologica,, nel secondo capitolo si esamineranno i materiali e metodi e infine nel terzo si affronteranno le della proposta di procedura per l’esecuzione della terapia speculare.File | Dimensione | Formato | |
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