In Bologna, Riccardo Bacchelli was nourished by an education still rich in many nineteenth-century cues, anchored in a classicism understood as a moral measure before a formal one, in which the models of Carducci and Goethe are decisive; but vital moods, positive interests, and civic and political sensibility well rooted in Emilian culture also counted. The Poemi Lirici, one of the most influential texts of Voce's autobiography, was not, however, fully in tune with the Florentine literary world. Although he shared its tension for a cultural renewal, its desire to live intensely in the present, combined with its propensity to participate in contemporary life, Bacchelli distanced himself from it by rejecting its most radical aspects, inclined as he was to recognize himself in continuity rather than in a break with the masters and values of tradition. The Poemi Lirici is a collection of fourteen compositions plus an occasion preamble - most likely written at the end as it is in the form of a farewell - published in 1914, characterized by an original prosody, founded - as the Metrical Note explains - on the scansion of four accents. Bacchellian verse thus moves away from 'barbaric' meter and closer to 'free verse,' perhaps influenced by Whitman's experimentalism. The author, after this publication, abandoned writing in verse to devote himself to novels, which earned him great fortune with the reading public. The first chapter of the thesis reviews some of the main experiences that characterized his early life: from his editorial activity in the leading magazines of the time to his encounters with contemporary authors, one among them Vincenzo Cardarelli, who influenced his literary growth. Chapter Two, focusing on the textual analysis of each composition, will present some stylistic-rhetorical considerations, with internal and external references. Lingering on the same terms is frequent even where stanzas are not particularly long precisely to render the idea of the poet's obsessive reasoning insistence on a particular theme. In general, the macro-textual structure is not subject to any real evolution as it is characterized by a continuous succession of moments of crisis that are more or less resolved or even taken up again later. In particular, it was the relationship with nature that became more and more complicated, since, as he finally entered adulthood, the panic agreement-typical of adolescent time-would no longer be possible and the poet would suffer intensely. Finally, in Chapter Three, a brief linguistic analysis will be presented in order to provide a summary of the observations presented schematically as a commentary on each poem.
A Bologna Riccardo Bacchelli si nutre di una formazione ancora ricca di numerosi spunti ottocenteschi, ancorata ad un classicismo inteso come misura morale prima che formale, nel quale sono decisivi i modelli di Carducci e Goethe; ma contano anche gli umori vitali, gli interessi positivi, la sensibilità civile e politica ben radicati nella cultura emiliana e romagnola. I Poemi lirici, uno dei testi più influenti dell’autobiografismo vociano, non furono, tuttavia, in piena sintonia col mondo letterario fiorentino. Pur condividendone la tensione per un rinnovamento culturale, la volontà di vivere intensamente il presente, unita alla propensione alla partecipazione alla vita contemporanea, Bacchelli se ne distanzia rifiutando gli aspetti più radicali, incline com’era a riconoscersi nella continuità piuttosto che nella rottura coi maestri e coi valori della tradizione. Si tratta di una raccolta di quattordici poemetti caratterizzati da un’originale prosodia, fondata – come spiega la Nota metrica – sulla scansione di quattro accenti. Il verso bacchelliano si allontana così dal metro 'barbaro' e si avvicina al 'verso libero', forse suggestionato dagli sperimentalismi di Whitman. L’autore, dopo questa pubblicazione, abbandonò la scrittura in versi per dedicarsi alle opere teatrali e ai romanzi, che gli valsero grande fortuna presso il pubblico dei lettori, salvo poi ritornare a comporre La notte dell’8 settembre 1943, dolente evocazione dell’armistizio firmato da Badoglio. Nel primo capitolo della tesi si passano in rassegna alcune delle esperienze principali che hanno caratterizzato la sua vita giovanile: dall’attività redazionale nelle principali riviste del tempo, all’incontro con autori contemporanei, uno fra tutti Vincenzo Cardarelli, che influenzò la sua crescita letteraria. Nel capitolo secondo, incentrato sull’analisi testuale di ogni componimento, si presenteranno alcune considerazioni stilistico-retoriche, con rinvii interni ed esterni. L’indugio sugli stessi termini è frequente anche laddove le strofe non siano particolarmente lunghe proprio per rendere l’idea dell’ossessiva insistenza ragionativa del poeta su un determinato tema. In generale la struttura macro-testuale non è soggetta ad una vera e propria evoluzione in quanto è caratterizzata da un continuo susseguirsi di momenti di crisi che vengono più o meno risolti o addirittura ripresi successivamente. In particolare fu il rapporto con la natura a farsi sempre più complicato, dal momento che, entrando definitivamente nell’età adulta, l’accordo panico – tipico del tempo adolescenziale – non sarà più possibile e il poeta ne soffrirà intensamente. Infine, nel capitolo terzo, sarà presentata una breve analisi linguistica, in modo da offrire un quadro riassuntivo delle osservazioni presentate schematicamente a commento di ogni poesia.
Riccardo Bacchelli: tra innovazione e oblio. Analisi e commento ai Poemi Lirici
SOLA, GIULIA
2021/2022
Abstract
A Bologna Riccardo Bacchelli si nutre di una formazione ancora ricca di numerosi spunti ottocenteschi, ancorata ad un classicismo inteso come misura morale prima che formale, nel quale sono decisivi i modelli di Carducci e Goethe; ma contano anche gli umori vitali, gli interessi positivi, la sensibilità civile e politica ben radicati nella cultura emiliana e romagnola. I Poemi lirici, uno dei testi più influenti dell’autobiografismo vociano, non furono, tuttavia, in piena sintonia col mondo letterario fiorentino. Pur condividendone la tensione per un rinnovamento culturale, la volontà di vivere intensamente il presente, unita alla propensione alla partecipazione alla vita contemporanea, Bacchelli se ne distanzia rifiutando gli aspetti più radicali, incline com’era a riconoscersi nella continuità piuttosto che nella rottura coi maestri e coi valori della tradizione. Si tratta di una raccolta di quattordici poemetti caratterizzati da un’originale prosodia, fondata – come spiega la Nota metrica – sulla scansione di quattro accenti. Il verso bacchelliano si allontana così dal metro 'barbaro' e si avvicina al 'verso libero', forse suggestionato dagli sperimentalismi di Whitman. L’autore, dopo questa pubblicazione, abbandonò la scrittura in versi per dedicarsi alle opere teatrali e ai romanzi, che gli valsero grande fortuna presso il pubblico dei lettori, salvo poi ritornare a comporre La notte dell’8 settembre 1943, dolente evocazione dell’armistizio firmato da Badoglio. Nel primo capitolo della tesi si passano in rassegna alcune delle esperienze principali che hanno caratterizzato la sua vita giovanile: dall’attività redazionale nelle principali riviste del tempo, all’incontro con autori contemporanei, uno fra tutti Vincenzo Cardarelli, che influenzò la sua crescita letteraria. Nel capitolo secondo, incentrato sull’analisi testuale di ogni componimento, si presenteranno alcune considerazioni stilistico-retoriche, con rinvii interni ed esterni. L’indugio sugli stessi termini è frequente anche laddove le strofe non siano particolarmente lunghe proprio per rendere l’idea dell’ossessiva insistenza ragionativa del poeta su un determinato tema. In generale la struttura macro-testuale non è soggetta ad una vera e propria evoluzione in quanto è caratterizzata da un continuo susseguirsi di momenti di crisi che vengono più o meno risolti o addirittura ripresi successivamente. In particolare fu il rapporto con la natura a farsi sempre più complicato, dal momento che, entrando definitivamente nell’età adulta, l’accordo panico – tipico del tempo adolescenziale – non sarà più possibile e il poeta ne soffrirà intensamente. Infine, nel capitolo terzo, sarà presentata una breve analisi linguistica, in modo da offrire un quadro riassuntivo delle osservazioni presentate schematicamente a commento di ogni poesia.File | Dimensione | Formato | |
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