The dissertation’s topic is the myth of Niobe, mater fecunda whose children perish violently at the hands of Apollo and Artemis, and its multifaceted evolution from classical antiquity to the fourteenth century. The first two chapters summarize the basic features of the image of heroin handed down by ancient poets and mythographers to the men of the Middle Ages, proposing a selection of the most significant texts that contributed to the characterization of Niobe’s portrait as a deplorable example of punished pride and a canonical model of mater dolorosa. The study ranges from the oldest source of the myth in Homer’s Iliad to Ovid’s production. Finally, the third and final chapter investigates the reworking of myth over the centuries of the Middle Ages, from mythographic and allegorical production to writers who, starting with Dante, were able to develop an intense and very multifaceted use of myth. Its presence in the works of Dante, Petrarca e Boccaccio reveals its strong exemplary character, able to adapt to the values and meanings for which each author intended to speak, enhancing each time one of the two faces of the myth.
Il presente lavoro nasce con l’intento di narrare la vicenda mitica di Niobe, mater fecunda cui tocca vedere i figli perire di morte violenta per mano di Apollo e Artemide, e la sua fortuna nel tempo, esplorando la multiforme evoluzione del mito dall’antichità classica al XIV secolo. I primi due capitoli riassumono i tratti fondamentali dell’immagine dell’eroina tramandata dai poeti e dai mitografi antichi agli uomini del Medioevo, proponendo una scelta dei testi più significativi che contribuirono alla caratterizzazione del ritratto di Niobe quale exemplum di superbia punita e modello canonico di mater dolorosa. La rassegna spazia dalla prima testimonianza del mito nella poesia omerica fino alla produzione ovidiana, cercando di mettere in luce la progressiva evoluzione di questa figura che si arricchisce, con il passaggio da una tradizione culturale all’altra, di nuovi valori e significati. Il terzo e ultimo capitolo indaga infine la rielaborazione del mito lungo i secoli del Medioevo, dalla produzione mitografica e allegorica ai letterati che, a partire da Dante, seppero sviluppare un uso intenso e assai sfaccettato del mito. La sua presenza nelle opere delle tre Corone ne rivela infatti il forte carattere di exemplum, capace di adattarsi al messaggio poetico di cui ciascun autore intendeva farsi portavoce, illuminando l’una o l’altra faccia del mito.
«Et lacrimas etiam nunc marmora manant»: il mito di Niobe dall’antichità classica al Medioevo
COSTANTINO, SARA
2021/2022
Abstract
Il presente lavoro nasce con l’intento di narrare la vicenda mitica di Niobe, mater fecunda cui tocca vedere i figli perire di morte violenta per mano di Apollo e Artemide, e la sua fortuna nel tempo, esplorando la multiforme evoluzione del mito dall’antichità classica al XIV secolo. I primi due capitoli riassumono i tratti fondamentali dell’immagine dell’eroina tramandata dai poeti e dai mitografi antichi agli uomini del Medioevo, proponendo una scelta dei testi più significativi che contribuirono alla caratterizzazione del ritratto di Niobe quale exemplum di superbia punita e modello canonico di mater dolorosa. La rassegna spazia dalla prima testimonianza del mito nella poesia omerica fino alla produzione ovidiana, cercando di mettere in luce la progressiva evoluzione di questa figura che si arricchisce, con il passaggio da una tradizione culturale all’altra, di nuovi valori e significati. Il terzo e ultimo capitolo indaga infine la rielaborazione del mito lungo i secoli del Medioevo, dalla produzione mitografica e allegorica ai letterati che, a partire da Dante, seppero sviluppare un uso intenso e assai sfaccettato del mito. La sua presenza nelle opere delle tre Corone ne rivela infatti il forte carattere di exemplum, capace di adattarsi al messaggio poetico di cui ciascun autore intendeva farsi portavoce, illuminando l’una o l’altra faccia del mito. File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/54015