Introduction. Eating disorders are very serious psychopathologies that usually affect adolescents and children up to the age of 25. They have increased in developing Western countries, where the ideal of beauty is based on thinness. Furthermore, with the advent of social media, young people are increasingly influenced by wrong messages. Therefore, in subjects already prone to body dissatisfaction, failure to achieve "ideal" standards causes a lowering of self-esteem with possible consequences leading to the diagnosis of DCA. They are disabling disorders and, if not treated in time, can even become fatal; the person affected has difficulty in relationships with other people, has obsessive thoughts about food and calories and also does not appreciate his body. Therefore, they feed themselves through restrictive diets, practice intense physical exercise and often implement compensatory behaviors, such as self-induced vomiting or the use of laxatives. To diagnose DCA, the DSM-5 Diagnostic Manual is used, which is one of the most used diagnostic tools by doctors, psychiatrists and psychologists around the world. All healthcare professionals should regularly inquire about dietary habits as part of their overall health assessment. Aim of the study. This study aims to promote the prevention of DCA in the young population by means of a self-administered questionnaire and also aims to evaluate the risk of falling in DCA. All this to highlight the active role of the nurse both with regards to the prevention and treatment of DCA; in fact, one of the main tasks of the nurse is to provide information and disseminate it for well-being. Materials and methods. The EAT questionnaire of Garner et alt. was used for this study. It is a self-administered questionnaire, consisting of 26 questions, with the aim of assessing whether individual people are at risk of falling into DCA. In particular, if the final score obtained is greater than 20, then the person engages in behaviors that place them at risk of developing an eating disorder. 8 The questionnaire was sent to students of the 1st, 2nd and 3rd year of the Cuneo Nursing Degree Course, subject to authorization from the University. Conclusions. Eating disorders are complex problems as they concern both mental and physical discomforts. The body becomes the physical component on which an internal malaise is expressed, this determines the need for global management, which considers all aspects of the person. The use of social media appears to be greater among adolescents who are already experiencing an evolutionary phase of vulnerability, uncertainty and definition of their personality.

Introduzione. I disturbi del comportamento alimentare sono psicopatologie molto gravi che di solito colpiscono gli adolescenti e i ragazzi fino ad un’età di 25 anni. Sono aumentati nei paesi occidentali in via di sviluppo, dove l’ideale di bellezza è basato sulla magrezza. Inoltre, con l’avvento dei social-media, i giovani sono sempre più influenzati da messaggi sbagliati. Dunque in soggetti già inclini all’insoddisfazione corporea, il non raggiungimento dei canoni “ideali” provoca un abbassamento dell’autostima con possibili conseguenze precipitanti verso la diagnosi di DCA. Sono disturbi invalidanti e, se non trattati in tempo, possono diventare anche mortali; la persona che ne è affetta ha difficoltà nella relazione con le altre persone, ha un pensiero ossessivo verso il cibo e le calorie ed inoltre non apprezza il suo corpo. Perciò si alimenta per mezzo di diete restrittive, pratica esercizio fisico intenso e spesso mette in atto comportamenti compensatori, come il vomito autoindotto o l’uso di lassativi. Per fare diagnosi di DCA viene utilizzato il Manuale Diagnostico DSM-5, ovvero uno strumento diagnostico tra i più usati da medici, psichiatri e psicologi di tutto il mondo. Tutti gli operatori sanitari dovrebbero informarsi regolarmente sulle abitudini alimentari come componente della valutazione generale della salute. Obiettivo. Questo studio ha l’obiettivo di promuovere la prevenzione del DCA nella popolazione giovanile per mezzo di un questionario di auto-somministrazione ed inoltre ha lo scopo di valutare il rischio di caduta nel DCA. Tutto ciò per evidenziare il ruolo attivo dell’infermiere sia per quanto riguarda la prevenzione sia il trattamento dei DCA; infatti uno dei compiti principali dell’infermiere è proprio dare informazioni e divulgarle per il benessere. Materiali e metodi. Per questo studio è stato utilizzato il questionario EAT di Garner et alt. Esso è un questionario di auto-somministrazione, costituito da 26 domande, con lo scopo di valutare se le singole persone sono a rischio di caduta nel DCA. In particolare, se il punteggio finale ottenuto è maggiore di 20, allora la persona mette in atto comportamenti che la pongono a rischio di sviluppare un disturbo alimentare. 5 Il questionario è stato inviato agli studenti del 1^, 2^ e 3^ anno del Corso di Laurea di Infermieristica di Cuneo, previa autorizzazione dell’Università. Risultati. Su 52 studenti che hanno partecipato allo studio, 5 sono risultati positivi al test e quindi a rischio di sviluppare un disturbo alimentare. Ciò corrisponde al 10% della popolazione presa in studio. Inoltre il questionario è stato suddiviso in 3 ambiti: 1. Ambito comportamentale (con 11 domande): per quanto riguarda questo gruppo il 12% delle risposte sono risultate positive. 2. Ambito cognitivo (con 11 domande): per quanto riguarda questo gruppo il 23,1% delle risposte sono risultate positive. 3. Ambito relazionale (4 domande): per quanto riguarda questo gruppo l’11,1% delle risposte sono risultate positive. Inoltre la domanda 1, 11 e 25 hanno avuto punteggi particolarmente elevati e tutte riguardano l’ambito cognitivo, dunque la relazione con il corpo e il cibo. Suddividendo gli studenti per fascia d’età, si nota come i punteggi più elevati si trovano con coloro che hanno un’età maggiore di 22 anni. Conclusioni. I disturbi del comportamento alimentare sono problematiche complesse poiché riguardano disagi sia di natura psichica che a livello corporeo. Il corpo diventa la componente fisica su cui viene espresso un malessere interiore, questo determina la necessità di una presa in carico globale, che consideri tutti gli aspetti della persona. L’uso dei social media risulta essere maggiore tra gli adolescenti che già di per sé vivono una fase evolutiva di vulnerabilità, di incertezza e di definizione della propria personalità.

Il proprio corpo, la relazione con gli altri e il rapporto con il cibo: il ruolo dell'infermiere nel favorire il benessere dell'individuo

CASTORO, TERESA
2022/2023

Abstract

Introduzione. I disturbi del comportamento alimentare sono psicopatologie molto gravi che di solito colpiscono gli adolescenti e i ragazzi fino ad un’età di 25 anni. Sono aumentati nei paesi occidentali in via di sviluppo, dove l’ideale di bellezza è basato sulla magrezza. Inoltre, con l’avvento dei social-media, i giovani sono sempre più influenzati da messaggi sbagliati. Dunque in soggetti già inclini all’insoddisfazione corporea, il non raggiungimento dei canoni “ideali” provoca un abbassamento dell’autostima con possibili conseguenze precipitanti verso la diagnosi di DCA. Sono disturbi invalidanti e, se non trattati in tempo, possono diventare anche mortali; la persona che ne è affetta ha difficoltà nella relazione con le altre persone, ha un pensiero ossessivo verso il cibo e le calorie ed inoltre non apprezza il suo corpo. Perciò si alimenta per mezzo di diete restrittive, pratica esercizio fisico intenso e spesso mette in atto comportamenti compensatori, come il vomito autoindotto o l’uso di lassativi. Per fare diagnosi di DCA viene utilizzato il Manuale Diagnostico DSM-5, ovvero uno strumento diagnostico tra i più usati da medici, psichiatri e psicologi di tutto il mondo. Tutti gli operatori sanitari dovrebbero informarsi regolarmente sulle abitudini alimentari come componente della valutazione generale della salute. Obiettivo. Questo studio ha l’obiettivo di promuovere la prevenzione del DCA nella popolazione giovanile per mezzo di un questionario di auto-somministrazione ed inoltre ha lo scopo di valutare il rischio di caduta nel DCA. Tutto ciò per evidenziare il ruolo attivo dell’infermiere sia per quanto riguarda la prevenzione sia il trattamento dei DCA; infatti uno dei compiti principali dell’infermiere è proprio dare informazioni e divulgarle per il benessere. Materiali e metodi. Per questo studio è stato utilizzato il questionario EAT di Garner et alt. Esso è un questionario di auto-somministrazione, costituito da 26 domande, con lo scopo di valutare se le singole persone sono a rischio di caduta nel DCA. In particolare, se il punteggio finale ottenuto è maggiore di 20, allora la persona mette in atto comportamenti che la pongono a rischio di sviluppare un disturbo alimentare. 5 Il questionario è stato inviato agli studenti del 1^, 2^ e 3^ anno del Corso di Laurea di Infermieristica di Cuneo, previa autorizzazione dell’Università. Risultati. Su 52 studenti che hanno partecipato allo studio, 5 sono risultati positivi al test e quindi a rischio di sviluppare un disturbo alimentare. Ciò corrisponde al 10% della popolazione presa in studio. Inoltre il questionario è stato suddiviso in 3 ambiti: 1. Ambito comportamentale (con 11 domande): per quanto riguarda questo gruppo il 12% delle risposte sono risultate positive. 2. Ambito cognitivo (con 11 domande): per quanto riguarda questo gruppo il 23,1% delle risposte sono risultate positive. 3. Ambito relazionale (4 domande): per quanto riguarda questo gruppo l’11,1% delle risposte sono risultate positive. Inoltre la domanda 1, 11 e 25 hanno avuto punteggi particolarmente elevati e tutte riguardano l’ambito cognitivo, dunque la relazione con il corpo e il cibo. Suddividendo gli studenti per fascia d’età, si nota come i punteggi più elevati si trovano con coloro che hanno un’età maggiore di 22 anni. Conclusioni. I disturbi del comportamento alimentare sono problematiche complesse poiché riguardano disagi sia di natura psichica che a livello corporeo. Il corpo diventa la componente fisica su cui viene espresso un malessere interiore, questo determina la necessità di una presa in carico globale, che consideri tutti gli aspetti della persona. L’uso dei social media risulta essere maggiore tra gli adolescenti che già di per sé vivono una fase evolutiva di vulnerabilità, di incertezza e di definizione della propria personalità.
Own body, the relationship with others and the relationship with food: the role of the nurse in promoting the well-being of the individual
Introduction. Eating disorders are very serious psychopathologies that usually affect adolescents and children up to the age of 25. They have increased in developing Western countries, where the ideal of beauty is based on thinness. Furthermore, with the advent of social media, young people are increasingly influenced by wrong messages. Therefore, in subjects already prone to body dissatisfaction, failure to achieve "ideal" standards causes a lowering of self-esteem with possible consequences leading to the diagnosis of DCA. They are disabling disorders and, if not treated in time, can even become fatal; the person affected has difficulty in relationships with other people, has obsessive thoughts about food and calories and also does not appreciate his body. Therefore, they feed themselves through restrictive diets, practice intense physical exercise and often implement compensatory behaviors, such as self-induced vomiting or the use of laxatives. To diagnose DCA, the DSM-5 Diagnostic Manual is used, which is one of the most used diagnostic tools by doctors, psychiatrists and psychologists around the world. All healthcare professionals should regularly inquire about dietary habits as part of their overall health assessment. Aim of the study. This study aims to promote the prevention of DCA in the young population by means of a self-administered questionnaire and also aims to evaluate the risk of falling in DCA. All this to highlight the active role of the nurse both with regards to the prevention and treatment of DCA; in fact, one of the main tasks of the nurse is to provide information and disseminate it for well-being. Materials and methods. The EAT questionnaire of Garner et alt. was used for this study. It is a self-administered questionnaire, consisting of 26 questions, with the aim of assessing whether individual people are at risk of falling into DCA. In particular, if the final score obtained is greater than 20, then the person engages in behaviors that place them at risk of developing an eating disorder. 8 The questionnaire was sent to students of the 1st, 2nd and 3rd year of the Cuneo Nursing Degree Course, subject to authorization from the University. Conclusions. Eating disorders are complex problems as they concern both mental and physical discomforts. The body becomes the physical component on which an internal malaise is expressed, this determines the need for global management, which considers all aspects of the person. The use of social media appears to be greater among adolescents who are already experiencing an evolutionary phase of vulnerability, uncertainty and definition of their personality.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/5398