La presente Relazione di Laurea intende analizzare la proposta di Regolamento avanzata dal Parlamento europeo e dal Consiglio per stabilire norme comuni sulla cartolarizzazione e definire un quadro europeo per le cartolarizzazioni semplici, trasparenti e standardizzate (STS). Uno dei principali obiettivi delle autorità è il rilancio del mercato europeo delle securitisation il quale, dopo anni di forte crescita, ha subito una battuta d'arresto a causa dell'avvento della crisi dei mutui subprime. La nuova norma mira ad aiutare gli investitori nella valutazione dei rischi connessi alla cartolarizzazione, a creare nuove possibilità di investimento nell'UE e a fornire una fonte supplementare di finanziamenti all'economia. Tale strumento, se utilizzato da un'istituzione creditizia, permette di liberare parte del suo capitale (che sarebbe stata altrimenti accantonata per coprire i rischi legati ai prestiti ceduti) per aumentare l'erogazione di prestiti all'economia, di distribuire i rischi in tutto il settore finanziario e di diversificare le proprie fonti di finanziamento. Il lavoro in questione si articola in quattro sezioni. La prima parte mira a definire il concetto di cartolarizzazione. Dopo una breve panoramica sui cenni storici e sull'evoluzione di questa tecnica, l'attenzione è stata rivolta ad analizzarne le principali tipologie e strutture, ad esaminare gli attori coinvolti e gli attivi idonei a prendere parte al processo. A conclusione di questa sezione, sono state esposte le principali criticità e specificità dell'operazione. La seconda parte è volta innanzitutto a delineare l'attuale quadro normativo italiano che, attraverso la Legge n. 130 del 1999, individua i modelli di cartolarizzazione contemplati dal legislatore, quali le cartolarizzazioni mediante cessione dei crediti a SPV, erogazione di un finanziamento e fondo comune d'investimento. Nella terza sezione è stato introdotto lo schema di regolamentazione internazionale per il rafforzamento delle banche e dei sistemi bancari (Basilea III). È stata poi analizzata nel dettaglio la revisione del 2014 del securitisation framework proposto dal Comitato di Basilea. In particolare, si è esaminata la nuova gerarchia degli approcci utilizzati per il calcolo dei fattori di ponderazione del rischio (RW) per le esposizioni in cartolarizzazioni. Sono stati poi analizzati i diversi approcci di calcolo degli RW che, a seguito della revisione, si sono presentati più snelli e razionalizzati. La quarta parte racchiude una disamina della nuova regolamentazione sulle cartolarizzazioni semplici, trasparenti e standardizzate. È stato dunque individuato il contesto della proposta e il processo che ha portato alla sua formulazione. Si sono poi analizzati nel dettaglio i requisiti proposti dal nuovo regolamento, sia per quanto riguarda la generalità delle cartolarizzazioni sia relativamente a quelle individuabili come semplici, trasparenti e standardizzate. Inoltre, sono state esposte le modifiche proposte al regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR), di fondamentale importanza per una ripresa del mercato delle securitisation tanto quanto i requisiti STS. Infine, dopo una presentazione dei pareri della BCE e delle revisioni del securitisation framework da parte del Comitato di Basilea, sono stati analizzati i potenziali benefici, rischi e punti di debolezza della proposta di regolamento.
CARTOLARIZZAZIONI SEMPLICI, TRASPARENTI E STANDARDIZZATE: UN'ANALISI DELLA PROPOSTA DI REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO
GRIBAUDO, ERMANNO
2016/2017
Abstract
La presente Relazione di Laurea intende analizzare la proposta di Regolamento avanzata dal Parlamento europeo e dal Consiglio per stabilire norme comuni sulla cartolarizzazione e definire un quadro europeo per le cartolarizzazioni semplici, trasparenti e standardizzate (STS). Uno dei principali obiettivi delle autorità è il rilancio del mercato europeo delle securitisation il quale, dopo anni di forte crescita, ha subito una battuta d'arresto a causa dell'avvento della crisi dei mutui subprime. La nuova norma mira ad aiutare gli investitori nella valutazione dei rischi connessi alla cartolarizzazione, a creare nuove possibilità di investimento nell'UE e a fornire una fonte supplementare di finanziamenti all'economia. Tale strumento, se utilizzato da un'istituzione creditizia, permette di liberare parte del suo capitale (che sarebbe stata altrimenti accantonata per coprire i rischi legati ai prestiti ceduti) per aumentare l'erogazione di prestiti all'economia, di distribuire i rischi in tutto il settore finanziario e di diversificare le proprie fonti di finanziamento. Il lavoro in questione si articola in quattro sezioni. La prima parte mira a definire il concetto di cartolarizzazione. Dopo una breve panoramica sui cenni storici e sull'evoluzione di questa tecnica, l'attenzione è stata rivolta ad analizzarne le principali tipologie e strutture, ad esaminare gli attori coinvolti e gli attivi idonei a prendere parte al processo. A conclusione di questa sezione, sono state esposte le principali criticità e specificità dell'operazione. La seconda parte è volta innanzitutto a delineare l'attuale quadro normativo italiano che, attraverso la Legge n. 130 del 1999, individua i modelli di cartolarizzazione contemplati dal legislatore, quali le cartolarizzazioni mediante cessione dei crediti a SPV, erogazione di un finanziamento e fondo comune d'investimento. Nella terza sezione è stato introdotto lo schema di regolamentazione internazionale per il rafforzamento delle banche e dei sistemi bancari (Basilea III). È stata poi analizzata nel dettaglio la revisione del 2014 del securitisation framework proposto dal Comitato di Basilea. In particolare, si è esaminata la nuova gerarchia degli approcci utilizzati per il calcolo dei fattori di ponderazione del rischio (RW) per le esposizioni in cartolarizzazioni. Sono stati poi analizzati i diversi approcci di calcolo degli RW che, a seguito della revisione, si sono presentati più snelli e razionalizzati. La quarta parte racchiude una disamina della nuova regolamentazione sulle cartolarizzazioni semplici, trasparenti e standardizzate. È stato dunque individuato il contesto della proposta e il processo che ha portato alla sua formulazione. Si sono poi analizzati nel dettaglio i requisiti proposti dal nuovo regolamento, sia per quanto riguarda la generalità delle cartolarizzazioni sia relativamente a quelle individuabili come semplici, trasparenti e standardizzate. Inoltre, sono state esposte le modifiche proposte al regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR), di fondamentale importanza per una ripresa del mercato delle securitisation tanto quanto i requisiti STS. Infine, dopo una presentazione dei pareri della BCE e delle revisioni del securitisation framework da parte del Comitato di Basilea, sono stati analizzati i potenziali benefici, rischi e punti di debolezza della proposta di regolamento.File | Dimensione | Formato | |
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