In questo lavoro si analizzerà il ruolo delle donne sovietiche che presero parte attivamente ai combattimenti durante la Seconda guerra mondiale. Dopo aver introdotto in maniera generale il tema del rapporto esistente tra donne e conflitti armati e notato come esse siano state escluse dalla gestione della violenza istituzionalizzata, si cercherà di comprendere i meccanismi per cui in Unione Sovietica si assistette a un'inversione di tendenza nel corso della Seconda guerra mondiale. Si analizzeranno quindi le modalità con cui le donne riuscirono ad arrivare in prima linea, la loro quotidianità al fronte, e il destino che le attendeva una volta ritornate alla vita civile al termine del conflitto. Dopo aver preso in considerazione alcune delle caratteristiche della partecipazione femminile sovietica, ci si concentrerà sulla vicenda della tiratrice scelta Roza ¿anina. La sua vicenda sarà analizzata attraverso la traduzione del diario di guerra che scrisse durante la permanenza al fronte. Dalla presa in esame dei contenuti del diario sarà possibile trarre una conferma diretta di alcune delle affermazioni fatte in precedenza sulle vicende delle donne soldato sovietiche. Questo lavoro si concluderà con l'analisi del metodo e delle strategie applicati nel processo di traduzione del diario. Partendo dalla consapevolezza che tale testimonianza rappresenta un documento personale, si noterà come la traduzione abbia seguito un approccio semantico, al fine di rispettare l'espressione delle sensazioni dell'autrice. L'attenzione si concentrerà infine su alcuni esempi di parafrasi sintattica e pragmatica che hanno permesso di ottenere una traduzione al contempo scorrevole e adeguata.

«Lavoratrici, imbracciate il fucile!» Proposta di traduzione del diario di guerra della tiratrice sovietica Roza ¿anina.

PERETTO, VALENTINA
2016/2017

Abstract

In questo lavoro si analizzerà il ruolo delle donne sovietiche che presero parte attivamente ai combattimenti durante la Seconda guerra mondiale. Dopo aver introdotto in maniera generale il tema del rapporto esistente tra donne e conflitti armati e notato come esse siano state escluse dalla gestione della violenza istituzionalizzata, si cercherà di comprendere i meccanismi per cui in Unione Sovietica si assistette a un'inversione di tendenza nel corso della Seconda guerra mondiale. Si analizzeranno quindi le modalità con cui le donne riuscirono ad arrivare in prima linea, la loro quotidianità al fronte, e il destino che le attendeva una volta ritornate alla vita civile al termine del conflitto. Dopo aver preso in considerazione alcune delle caratteristiche della partecipazione femminile sovietica, ci si concentrerà sulla vicenda della tiratrice scelta Roza ¿anina. La sua vicenda sarà analizzata attraverso la traduzione del diario di guerra che scrisse durante la permanenza al fronte. Dalla presa in esame dei contenuti del diario sarà possibile trarre una conferma diretta di alcune delle affermazioni fatte in precedenza sulle vicende delle donne soldato sovietiche. Questo lavoro si concluderà con l'analisi del metodo e delle strategie applicati nel processo di traduzione del diario. Partendo dalla consapevolezza che tale testimonianza rappresenta un documento personale, si noterà come la traduzione abbia seguito un approccio semantico, al fine di rispettare l'espressione delle sensazioni dell'autrice. L'attenzione si concentrerà infine su alcuni esempi di parafrasi sintattica e pragmatica che hanno permesso di ottenere una traduzione al contempo scorrevole e adeguata.
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