Social cognition is a multidimensional construct referring to the social abilities needed to adaptively engage in social interactions. The negative impact of poor social cognition skills on perceived quality of life asks for a greater understanding of the factors that promote and support those skills: among these factors, attachment style and the organization of the internal working models (IWMs) are especially relevant. The typical or atypical development of these abilities is indeed influenced by the characteristics of primary relationships with caregivers. This is one of the hypotheses underlying the ongoing research "The Effects of Aging and Sex on Social Cognition Skills," carried out by the Department of Psychology, University of Turin. The preliminary analysis presented in this paper takes place from this hypothesis and is based on data collected involving 109 volunteer participants. The results show statistically significant differences between the group with organized IWMs and the group with disorganized IWMs regarding difficulties controlling impulsive behaviours when distressed, physical health and anxiety. In addition, the differences found in the two groups regarding externally-oriented thinking and perception of quality of life in its relational dimension are found to be tending toward significance. The lack of activation of the attachment motivational system in the experimental situation could explain the absence of further significant differences. Once the administration phase of this research is completed, a comprehensive analysis will allow a greater understanding of the processes that contribute to optimal development or protection of social cognition skills.
In questo elaborato è stata presa in analisi la cognizione sociale, costrutto psicologico multidimensionale che racchiude nella sua definizione le abilità sociali necessarie per agire e interagire in modo adattivo nella società. L’impatto negativo di scarse capacità di cognizione sociale sulla qualità della vita percepita rende necessaria una maggiore comprensione dei fattori di promozione e di sviluppo queste ultime: tra questi, risultano rilevanti lo stile di attaccamento e di conseguenza l’organizzazione dei modelli operativi interni (MOI) dell’individuo. Infatti, lo sviluppo (normale e patologico) di tali abilità è influenzato dalle caratteristiche delle relazioni primarie con le figure di accudimento. Questa è una delle ipotesi alla base del progetto di ricerca, tutt’ora in corso, “Gli effetti dell’età e del sesso sulle abilità di cognizione sociale”, condotto dal Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino. L’analisi preliminare presentata in questo elaborato fa riferimento a questa ipotesi e si basa sui dati raccolti coinvolgendo 109 partecipanti volontari. Dai risultati emergono differenze statisticamente significative tra il gruppo con MOI organizzati e il gruppo con MOI disorganizzati per quanto riguarda l’impulsività in situazioni di ansia, il benessere fisico e la percezione di ansia. Inoltre, risultano tendenti alla significatività le differenze rilevate nei due gruppi per quanto concerne il pensiero orientato verso l’esterno e la percezione della qualità della vita nella sua dimensione relazionale. La mancata attivazione del sistema motivazionale dell’attaccamento nella situazione sperimentale potrebbe spiegare l’assenza di ulteriori differenze significative. Una volta conclusa la fase di somministrazione di questa ricerca, un’analisi completa permetterà una maggiore comprensione dei processi che contribuiscono a un’ottimale sviluppo o alla protezione delle capacità di cognizione sociale.
Cognizione sociale, attaccamento e qualità della vita: un’analisi preliminare della ricerca “Gli effetti dell’età e del sesso sulle abilità di cognizione sociale”
SCALVINI, ELENA
2021/2022
Abstract
In questo elaborato è stata presa in analisi la cognizione sociale, costrutto psicologico multidimensionale che racchiude nella sua definizione le abilità sociali necessarie per agire e interagire in modo adattivo nella società. L’impatto negativo di scarse capacità di cognizione sociale sulla qualità della vita percepita rende necessaria una maggiore comprensione dei fattori di promozione e di sviluppo queste ultime: tra questi, risultano rilevanti lo stile di attaccamento e di conseguenza l’organizzazione dei modelli operativi interni (MOI) dell’individuo. Infatti, lo sviluppo (normale e patologico) di tali abilità è influenzato dalle caratteristiche delle relazioni primarie con le figure di accudimento. Questa è una delle ipotesi alla base del progetto di ricerca, tutt’ora in corso, “Gli effetti dell’età e del sesso sulle abilità di cognizione sociale”, condotto dal Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino. L’analisi preliminare presentata in questo elaborato fa riferimento a questa ipotesi e si basa sui dati raccolti coinvolgendo 109 partecipanti volontari. Dai risultati emergono differenze statisticamente significative tra il gruppo con MOI organizzati e il gruppo con MOI disorganizzati per quanto riguarda l’impulsività in situazioni di ansia, il benessere fisico e la percezione di ansia. Inoltre, risultano tendenti alla significatività le differenze rilevate nei due gruppi per quanto concerne il pensiero orientato verso l’esterno e la percezione della qualità della vita nella sua dimensione relazionale. La mancata attivazione del sistema motivazionale dell’attaccamento nella situazione sperimentale potrebbe spiegare l’assenza di ulteriori differenze significative. Una volta conclusa la fase di somministrazione di questa ricerca, un’analisi completa permetterà una maggiore comprensione dei processi che contribuiscono a un’ottimale sviluppo o alla protezione delle capacità di cognizione sociale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/53760