When people talk about deviance, they commonly think of adults, as it seems almost inconceivable that a minor could commit criminal acts that are dangerous to the world in which he or she lives; however, the news in recent years increasingly reports worrying stories that show a very different reality, in which deviance and harmful behavior affect adults as well as minors. Thanks to the research I carried out, I discovered that these are not just a few isolated cases, but that the phenomenon of juvenile deviance and of baby-killers in particular is constantly expanding and evolving. In light of this strong interest of mine, therefore, I decided to carry out my dissertation working precisely on this issue, with the aim of analyzing it in depth by highlighting its many characteristics, so as to enable other people to learn about it by breaking down the prejudices that too often hover around it. In the first part of my paper I focused on presenting the phenomenon of juvenile deviance, presenting the basic theoretical basis for explaining and learning about it and analyzing its risk and protective factors. In the second part of the paper, on the other hand, I dealt with the description of baby-killers specifically, starting with a generic presentation of the phenomenon, moving on to a presentation of real news cases concerning both Italy and America, and then to the issues of Italian and American juvenile gangs and American school shootings. The third part of my paper, then, focuses on the relationship between juveniles and the prison reality, with a presentation on the history of juvenile detention in Italy from the 17th century to the new juvenile penal procedure, a special focus on the figure of the educator in the juvenile prison, and an important parenthesis on training in Juvenile Penal Institutions. Finally, in the fourth and last part of this paper, I reported the interview I conducted with an educator at the Cesare Beccaria Juvenile Penal Institute in Milan, with the clear intention of bringing out the ideas and advice that only an operator involved in field work can have, so as to touch, albeit indirectly, this varied and complex world that has baby-killers as protagonists.
Quando si parla di devianza le persone pensano comunemente agli adulti, poiché sembra quasi inconcepibile che un minore possa commettere atti criminosi e pericolosi per il mondo in cui vive; la cronaca degli ultimi anni, però, riporta sempre più spesso storie preoccupanti che mostrano una realtà ben diversa, in cui la devianza e i comportamenti dannosi riguardano tanto gli adulti quanto i minori. Grazie alle ricerche da me effettuate ho scoperto che non si tratta solamente di alcuni casi isolati, ma che il fenomeno della devianza minorile e dei baby-killers in particolare è in continua espansione ed evoluzione. Alla luce di questo mio forte interesse, quindi, ho deciso di realizzare la mia tesi di laurea lavorando proprio su questa tematica, con l’obiettivo di analizzarla approfonditamente mettendo in luce le sue numerose caratteristiche, così da permettere ad altre persone di venirne a conoscenza abbattendo i pregiudizi che troppo spesso vi aleggiano intorno. Nella prima parte del mio lavoro mi sono concentrata sulla presentazione del fenomeno della devianza minorile, presentando le basi teoriche fondamentali per spiegarla e conoscerla e analizzandone i fattori di rischio e i fattori protettivi. Nella seconda parte dell’elaborato, invece, mi sono occupata della descrizione dei baby-killers nello specifico, partendo da una presentazione generica del fenomeno, passando per una presentazione di casi reali di cronaca riguardanti sia l’Italia che l’America, per poi arrivare alle tematiche delle bande giovanili Italiane e Americane e delle sparatorie nelle scuole Americane. La terza parte del mio lavoro, poi, è incentrata sul rapporto tra i minori e la realtà carceraria, con una presentazione sulla storia della detenzione minorile in Italia dal XVII secolo fino alla nuova procedura penale minorile, un focus particolare sulla figura dell’educatore nel carcere minorile ed una parentesi importante sulla formazione negli Istituti Penali Minorili. Nella quarta ed ultima parte di questo elaborato, infine, ho riportato l’intervista da me effettuata ad un educatore presso l’Istituto Penale per minori Cesare Beccaria di Milano, con il chiaro intento di far emergere le idee e i consigli che solo un operatore coinvolto nel lavoro sul campo può avere, così da toccare con mano, anche se indirettamente, questo mondo così variegato e complesso che vede al centro i baby-killers come protagonisti.
Un'analisi della devianza minorile: il fenomeno dei Baby-killers
MATTIOLI, ALICE
2021/2022
Abstract
Quando si parla di devianza le persone pensano comunemente agli adulti, poiché sembra quasi inconcepibile che un minore possa commettere atti criminosi e pericolosi per il mondo in cui vive; la cronaca degli ultimi anni, però, riporta sempre più spesso storie preoccupanti che mostrano una realtà ben diversa, in cui la devianza e i comportamenti dannosi riguardano tanto gli adulti quanto i minori. Grazie alle ricerche da me effettuate ho scoperto che non si tratta solamente di alcuni casi isolati, ma che il fenomeno della devianza minorile e dei baby-killers in particolare è in continua espansione ed evoluzione. Alla luce di questo mio forte interesse, quindi, ho deciso di realizzare la mia tesi di laurea lavorando proprio su questa tematica, con l’obiettivo di analizzarla approfonditamente mettendo in luce le sue numerose caratteristiche, così da permettere ad altre persone di venirne a conoscenza abbattendo i pregiudizi che troppo spesso vi aleggiano intorno. Nella prima parte del mio lavoro mi sono concentrata sulla presentazione del fenomeno della devianza minorile, presentando le basi teoriche fondamentali per spiegarla e conoscerla e analizzandone i fattori di rischio e i fattori protettivi. Nella seconda parte dell’elaborato, invece, mi sono occupata della descrizione dei baby-killers nello specifico, partendo da una presentazione generica del fenomeno, passando per una presentazione di casi reali di cronaca riguardanti sia l’Italia che l’America, per poi arrivare alle tematiche delle bande giovanili Italiane e Americane e delle sparatorie nelle scuole Americane. La terza parte del mio lavoro, poi, è incentrata sul rapporto tra i minori e la realtà carceraria, con una presentazione sulla storia della detenzione minorile in Italia dal XVII secolo fino alla nuova procedura penale minorile, un focus particolare sulla figura dell’educatore nel carcere minorile ed una parentesi importante sulla formazione negli Istituti Penali Minorili. Nella quarta ed ultima parte di questo elaborato, infine, ho riportato l’intervista da me effettuata ad un educatore presso l’Istituto Penale per minori Cesare Beccaria di Milano, con il chiaro intento di far emergere le idee e i consigli che solo un operatore coinvolto nel lavoro sul campo può avere, così da toccare con mano, anche se indirettamente, questo mondo così variegato e complesso che vede al centro i baby-killers come protagonisti. File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/53738