The text aims to outline the role of the revolutionary psychiatrist Franco Basaglia, from a philosophical point of view and to analyze his actions, successes and failures. The compromises he had to accept to introduce these huge changes during his journey will be seen in the analysis. Some difficulties will occur, especially in the political fields, since there were so many others who didn’t accept his vision. In fact, his main goal was to give the psychiatric patients back their freedom; unleashing them from the horrors they had to undergo daily. This thesis is built around three main chapters. The first one wants to put the Basaglian thought in a political and ideological context. His role in the Antipsychiatrist Movement will be described. Then there is a comparison with another important author of the time, who debated the themes of asylums and reclusion: Michel Foucault. They both agreed about the deprivation of self that is led to happen in the field. The second chapter concentrates more on the analysis of Basaglia’s work. The most important positions in his career were being in chief of the major asylums in Gorizia and Trieste; both important areas on the border with a complicated past. Here are also shown the insecurities and weaknesses of Basaglia as a man, who doubted himself and his work, but made it through thanks to the help of his wife and beloved colleagues and supporters. The last chapter examinates the 180 Law of 1978, which led to the closure of psychiatric hospitals in Italy and is related to Basaglia’s work. First, there is an introduction about the previous laws that ruled this environment. Then, the historical context and his protagonists are described. Moreover, blames and praises about the project are mentioned. At last, the text focuses on a careful analysis of each article included in the 180 Law.

Nel Testo si è cercato di delineare la figura dello psichiatra rivoluzionario Franco Basaglia sia da un punto di vista filosofico, sia portando alla luce le sue azioni negli anni, i successi e gli insuccessi. Si tratteranno i compromessi a cui è dovuto scendere per realizzare il suo progetto di sradicamento delle consuetudini degli ospedali psichiatrici, nonostante le interferenze e gli antagonismi, specialmente in contesto politico. Verrà mostrato come intendeva far riappropriare i degenti della loro libertà perduta. Il discorso è costruito su tre capitoli. Il primo, con taglio prevalentemente filosofico, punta a inserire il pensiero basagliano in un contesto storico ed ideologico. Verrà descritto come lui si pone all’interno del movimento antipsichiatrico, corrente a cui spesso è legato il suo nome, e quali sono gli altri filoni interni a questo. In un secondo momento, è inserito un confronto con uno degli autori più interessanti a proposito del tema del manicomio e della reclusione in generale: Michel Foucault. Tale parallelismo si focalizza sul tema manicomiale e su come questo sia una macchina creata dall’uomo per poter privare gli altri uomini di sé stessi. La sezione centrale va invece ad analizzare il lavoro Basaglia, le novità da lui introdotte e provando a motivare l’importanza delle sue azioni. In questo capitolo ci si sofferma specialmente sugli eventi avvenuti a Gorizia e Trieste, manicomi dei quali lui è stato a capo e che lo hanno reso celebre in tutto il mondo. Essendo territori molto particolari sia a livello storico sia a livello geografico vi è una piccola ricapitolazione a proposito di queste aree di confine. Qui ci si propone inoltre di mostrare come Franco Basaglia, in quanto uomo, abbia avuto delle debolezze e delle fragilità davanti agli avvenimenti della vita, e come il sostegno della moglie e di colleghi appassionati e fidati abbiano fatto sì che un uomo facesse grandi cose per molti. Nell’ultimo capitolo viene presa in considerazione la famosa Legge 180 del 1978, ovvero la norma che in teoria avrebbe dovuto portare alla chiusura dei manicomi e che nel gergo comune porta il nome di Basaglia. Come incipit vi è un breve excursus a proposito delle leggi che, prima di questo provvedimento, regolamentavano i manicomi e l’internamento negli stessi. Successivamente si va ad analizzare il difficile contesto storico e politico dell’Italia della fine degli anni Settanta, periodo in cui venne approvato questo provvedimento. Qui vengono riportati i protagonisti. Viene mostrato l’iter di questa legge, riportando sia le opinioni di chi la sosteneva sia quelle di chi la criticava; ma anche l’opinione di chi aveva ispirato questo provvedimento e di chi, dopo la sua approvazione, ha continuato a difendere la legge dai detrattori e soprattutto il pensiero che l’aveva originata. In conclusione, vi è una breve analisi di ogni articolo, la quale vuole spiegare attentamente cosa venne concretamente legiferato con la Legge 180.

Contro il manicomio: Basaglia tra teoria e pratica.

FALLARINI, SAMUELE
2023/2024

Abstract

Nel Testo si è cercato di delineare la figura dello psichiatra rivoluzionario Franco Basaglia sia da un punto di vista filosofico, sia portando alla luce le sue azioni negli anni, i successi e gli insuccessi. Si tratteranno i compromessi a cui è dovuto scendere per realizzare il suo progetto di sradicamento delle consuetudini degli ospedali psichiatrici, nonostante le interferenze e gli antagonismi, specialmente in contesto politico. Verrà mostrato come intendeva far riappropriare i degenti della loro libertà perduta. Il discorso è costruito su tre capitoli. Il primo, con taglio prevalentemente filosofico, punta a inserire il pensiero basagliano in un contesto storico ed ideologico. Verrà descritto come lui si pone all’interno del movimento antipsichiatrico, corrente a cui spesso è legato il suo nome, e quali sono gli altri filoni interni a questo. In un secondo momento, è inserito un confronto con uno degli autori più interessanti a proposito del tema del manicomio e della reclusione in generale: Michel Foucault. Tale parallelismo si focalizza sul tema manicomiale e su come questo sia una macchina creata dall’uomo per poter privare gli altri uomini di sé stessi. La sezione centrale va invece ad analizzare il lavoro Basaglia, le novità da lui introdotte e provando a motivare l’importanza delle sue azioni. In questo capitolo ci si sofferma specialmente sugli eventi avvenuti a Gorizia e Trieste, manicomi dei quali lui è stato a capo e che lo hanno reso celebre in tutto il mondo. Essendo territori molto particolari sia a livello storico sia a livello geografico vi è una piccola ricapitolazione a proposito di queste aree di confine. Qui ci si propone inoltre di mostrare come Franco Basaglia, in quanto uomo, abbia avuto delle debolezze e delle fragilità davanti agli avvenimenti della vita, e come il sostegno della moglie e di colleghi appassionati e fidati abbiano fatto sì che un uomo facesse grandi cose per molti. Nell’ultimo capitolo viene presa in considerazione la famosa Legge 180 del 1978, ovvero la norma che in teoria avrebbe dovuto portare alla chiusura dei manicomi e che nel gergo comune porta il nome di Basaglia. Come incipit vi è un breve excursus a proposito delle leggi che, prima di questo provvedimento, regolamentavano i manicomi e l’internamento negli stessi. Successivamente si va ad analizzare il difficile contesto storico e politico dell’Italia della fine degli anni Settanta, periodo in cui venne approvato questo provvedimento. Qui vengono riportati i protagonisti. Viene mostrato l’iter di questa legge, riportando sia le opinioni di chi la sosteneva sia quelle di chi la criticava; ma anche l’opinione di chi aveva ispirato questo provvedimento e di chi, dopo la sua approvazione, ha continuato a difendere la legge dai detrattori e soprattutto il pensiero che l’aveva originata. In conclusione, vi è una breve analisi di ogni articolo, la quale vuole spiegare attentamente cosa venne concretamente legiferato con la Legge 180.
The critique of asylum: Basaglia from theory to practice.
The text aims to outline the role of the revolutionary psychiatrist Franco Basaglia, from a philosophical point of view and to analyze his actions, successes and failures. The compromises he had to accept to introduce these huge changes during his journey will be seen in the analysis. Some difficulties will occur, especially in the political fields, since there were so many others who didn’t accept his vision. In fact, his main goal was to give the psychiatric patients back their freedom; unleashing them from the horrors they had to undergo daily. This thesis is built around three main chapters. The first one wants to put the Basaglian thought in a political and ideological context. His role in the Antipsychiatrist Movement will be described. Then there is a comparison with another important author of the time, who debated the themes of asylums and reclusion: Michel Foucault. They both agreed about the deprivation of self that is led to happen in the field. The second chapter concentrates more on the analysis of Basaglia’s work. The most important positions in his career were being in chief of the major asylums in Gorizia and Trieste; both important areas on the border with a complicated past. Here are also shown the insecurities and weaknesses of Basaglia as a man, who doubted himself and his work, but made it through thanks to the help of his wife and beloved colleagues and supporters. The last chapter examinates the 180 Law of 1978, which led to the closure of psychiatric hospitals in Italy and is related to Basaglia’s work. First, there is an introduction about the previous laws that ruled this environment. Then, the historical context and his protagonists are described. Moreover, blames and praises about the project are mentioned. At last, the text focuses on a careful analysis of each article included in the 180 Law.
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Descrizione: Tesi compilativa che in tre capitoli cerca di delineare la figura dello psichiatra rivoluzionario Franco Basaglia e le sue innovazioni nell'ambito psichiatrico fino alla definitiva chiusura delle strutture manicomiali.
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