The aim of this paper is to show the connections among the practice of running and resilience, the general self-efficacy and that related to coping strategies. Following a first theoretical part, in which the role of running and sport in the life of individuals is discussed and the psychological constructs are defined in relation to well-being, the experimental phase is proceeded. A questionnaire has been prepared which includes some socio-demographic questions, others related to sports practice and three psychological tools: the Connor Davidson Resilience scale, the General Self-Efficacy Scale and the Coping Self-efficacy Scale. The questionnaire was administered to a sample made up of 493 individuals, of which 60% are women, with an average age of 36.6 years and with a high level of education (about 50% have obtained a degree or a subsequent degree). The sample is quite fairly distributed among those who do not practice sports, those who practice sports and those who practice running. From the analysis of the data, running is correlated with a high sense of self-efficacy related to coping strategies, while sport of any kind is positively correlated with the general self-efficacy. Furthermore, positive correlations have been found among the three psychological constructs, between those who have practiced competitive sports and the constructs and between the male sample and the three constructs.
L'obiettivo di questo elaborato è quello di mostrare le relazioni che vi sono tra la pratica della corsa e la resilienza, l'autoefficacia generale e quella relativa alle strategie di coping. In seguito ad una prima parte teorica, in cui si argomenta il ruolo della corsa e dello sport nella vita degli individui e si definiscono i costrutti psicologici in relazione al benessere, si procede con la fase sperimentale. Si è preparato un questionario che comprende domande sociodemografiche e relative alla pratica sportiva e tre strumenti psicologici: il Connor Davidson Resilience scale, il General Self-Efficacy Scale e il Coping Self-efficacy Scale. Il questionario è stato somministrato ad un campione composto da 493 individui, di cui il 60% di genere femminile, con un'età media di 36,6 anni e con un elevato livello di istruzione (circa il 50% hanno conseguito una laurea o un titolo successivo). Esso è distribuito in modo abbastanza equo tra chi non pratica sport, chi pratica sport e chi pratica la corsa. Dall'analisi dei dati, la corsa risulta essere correlata con un alto senso di autoefficacia relativa alle strategie di coping, mentre lo sport di qualsiasi tipo risulta correlato positivamente con l'autoefficacia generale. Inoltre, si sono trovate correlazioni positive tra i tre costrutti psicologici, tra coloro che hanno praticato attività sportiva a livello agonistico e i costrutti e tra il campione maschile e i tre costrutti.
Gli effetti psicologici della corsa: uno studio empirico sulle relazioni tra pratica della corsa, resilienza e autoefficacia.
ACCORNERO, ALICE
2016/2017
Abstract
L'obiettivo di questo elaborato è quello di mostrare le relazioni che vi sono tra la pratica della corsa e la resilienza, l'autoefficacia generale e quella relativa alle strategie di coping. In seguito ad una prima parte teorica, in cui si argomenta il ruolo della corsa e dello sport nella vita degli individui e si definiscono i costrutti psicologici in relazione al benessere, si procede con la fase sperimentale. Si è preparato un questionario che comprende domande sociodemografiche e relative alla pratica sportiva e tre strumenti psicologici: il Connor Davidson Resilience scale, il General Self-Efficacy Scale e il Coping Self-efficacy Scale. Il questionario è stato somministrato ad un campione composto da 493 individui, di cui il 60% di genere femminile, con un'età media di 36,6 anni e con un elevato livello di istruzione (circa il 50% hanno conseguito una laurea o un titolo successivo). Esso è distribuito in modo abbastanza equo tra chi non pratica sport, chi pratica sport e chi pratica la corsa. Dall'analisi dei dati, la corsa risulta essere correlata con un alto senso di autoefficacia relativa alle strategie di coping, mentre lo sport di qualsiasi tipo risulta correlato positivamente con l'autoefficacia generale. Inoltre, si sono trovate correlazioni positive tra i tre costrutti psicologici, tra coloro che hanno praticato attività sportiva a livello agonistico e i costrutti e tra il campione maschile e i tre costrutti.File | Dimensione | Formato | |
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