La tesi è composta da tre parti: la prima, caratterizzata dall'argomento centrale della tesi, ovvero la teoria polivagale; una seconda parte di integrazione tra teoria e pratica composta dalla pratica della mindfulness, dal movimento e dall'ascolto della musica; una terza parte di costruzione del protocollo e le riflessioni sulle possibili applicazioni. La parte teorica è costituita da una breve introduzione sull'intersoggettività, questa permette la vicinanza con l'altro grazie all'attenzione condivisa e alla co-regolazione. Il sistema nervoso valuta costantemente i rischi che provengono dall'esterno attraverso i sensi; grazie alla neurocezione i circuiti neurali sono in grado di percepire una situazione come sicura oppure no. Se il contesto è sicuro, allora si può iniziare a creare un contatto con l'altro che viene costantemente rimodulato attraverso il processo di co-regolazione. In questa parte viene analizzata la teoria polivagale di Stephen Porges (2014), una teoria sulla relazione tra mente e corpo il cui intento è quello di spiegare i meccanismi neurofisiologici che sottostanno a questa interazione. L'attivazione e disattivazione del vago ventrale può essere favorita attraverso un protocollo composto da esercizi di movimento, mindfulness e ascolto della musica, fattori che si ipotizza contribuiscano al continuo processo di mielinizzazione del vago ventrale e ci aiutano a imparare ad usarlo al meglio. Da qui ha inizio la seconda parte della tesi suddivisa appunto in un approfondimento sulla mindfulness e sull'ascolto della musica e un accenno al movimento. Riguardo la mindfulness si vedrà come nasce e si sviluppa in Occidente e come viene utilizzata ai giorni nostri. La mindfulness aiuta a percepire le cose così come sono. Il movimento viene utilizzato per favorire una riscoperta della propria consapevolezza corporea ed è una delle funzioni più importanti del nostro corpo, poiché, grazie ad esso, è possibile mantenere una postura, controllare la posizione nello spazio e provvedere ai bisogni essenziali. Per quanto riguarda l'ascolto della musica viene utilizzata come pratica per il benessere attraverso le sue molteplici funzioni, una delle principali è la sintonizzazione, condizione essenziale per perseguire l'armonizzazione e l'integrazione della personalità, infatti la sintonizzazione costituisce il fondamento di qualsiasi modalità di comunicazione non verbale; dalla sintonizzazione tra mondo interno e mondo esterno si origina la corrispondenza tra immagini, intonazioni, percezioni di intervalli e di ritmi e le competenze interne alla persona. La musica funge da regolatore delle emozioni in riferimento all'area dell'elaborazione. La musica ha degli effetti sugli individui poiché è un'esperienza che coinvolge tutto il corpo, è capace di suscitare emozioni profonde. La terza parte della tesi, invece, è focalizzata sulla costruzione del protocollo Benessere in Movimento, utile per il bilanciamento psico-fisico sviluppato in otto settimane, una lezione a settimana, attraverso l'utilizzo di canali differenti. Ogni lezione è un processo di integrazione tra varie pratiche: in particolare le proposte hanno riguardato il campo della mindfulness, del movimento e autocontatto corporeo, quello dell'ascolto della musica e in minima parte quello dell'olfatto. Il protocollo prevede l'ampliamento della finestra di tolleranza impedendo di stare nella zona di comfort, in cui non viene richiesto uno sforzo di consapevolezza.

Ri-Educare alla consapevolezza corporea attraverso l'utilizzo della mindfulness e della musica nel protocollo Benessere in Movimento

BOSCOLO, CLARISSA
2016/2017

Abstract

La tesi è composta da tre parti: la prima, caratterizzata dall'argomento centrale della tesi, ovvero la teoria polivagale; una seconda parte di integrazione tra teoria e pratica composta dalla pratica della mindfulness, dal movimento e dall'ascolto della musica; una terza parte di costruzione del protocollo e le riflessioni sulle possibili applicazioni. La parte teorica è costituita da una breve introduzione sull'intersoggettività, questa permette la vicinanza con l'altro grazie all'attenzione condivisa e alla co-regolazione. Il sistema nervoso valuta costantemente i rischi che provengono dall'esterno attraverso i sensi; grazie alla neurocezione i circuiti neurali sono in grado di percepire una situazione come sicura oppure no. Se il contesto è sicuro, allora si può iniziare a creare un contatto con l'altro che viene costantemente rimodulato attraverso il processo di co-regolazione. In questa parte viene analizzata la teoria polivagale di Stephen Porges (2014), una teoria sulla relazione tra mente e corpo il cui intento è quello di spiegare i meccanismi neurofisiologici che sottostanno a questa interazione. L'attivazione e disattivazione del vago ventrale può essere favorita attraverso un protocollo composto da esercizi di movimento, mindfulness e ascolto della musica, fattori che si ipotizza contribuiscano al continuo processo di mielinizzazione del vago ventrale e ci aiutano a imparare ad usarlo al meglio. Da qui ha inizio la seconda parte della tesi suddivisa appunto in un approfondimento sulla mindfulness e sull'ascolto della musica e un accenno al movimento. Riguardo la mindfulness si vedrà come nasce e si sviluppa in Occidente e come viene utilizzata ai giorni nostri. La mindfulness aiuta a percepire le cose così come sono. Il movimento viene utilizzato per favorire una riscoperta della propria consapevolezza corporea ed è una delle funzioni più importanti del nostro corpo, poiché, grazie ad esso, è possibile mantenere una postura, controllare la posizione nello spazio e provvedere ai bisogni essenziali. Per quanto riguarda l'ascolto della musica viene utilizzata come pratica per il benessere attraverso le sue molteplici funzioni, una delle principali è la sintonizzazione, condizione essenziale per perseguire l'armonizzazione e l'integrazione della personalità, infatti la sintonizzazione costituisce il fondamento di qualsiasi modalità di comunicazione non verbale; dalla sintonizzazione tra mondo interno e mondo esterno si origina la corrispondenza tra immagini, intonazioni, percezioni di intervalli e di ritmi e le competenze interne alla persona. La musica funge da regolatore delle emozioni in riferimento all'area dell'elaborazione. La musica ha degli effetti sugli individui poiché è un'esperienza che coinvolge tutto il corpo, è capace di suscitare emozioni profonde. La terza parte della tesi, invece, è focalizzata sulla costruzione del protocollo Benessere in Movimento, utile per il bilanciamento psico-fisico sviluppato in otto settimane, una lezione a settimana, attraverso l'utilizzo di canali differenti. Ogni lezione è un processo di integrazione tra varie pratiche: in particolare le proposte hanno riguardato il campo della mindfulness, del movimento e autocontatto corporeo, quello dell'ascolto della musica e in minima parte quello dell'olfatto. Il protocollo prevede l'ampliamento della finestra di tolleranza impedendo di stare nella zona di comfort, in cui non viene richiesto uno sforzo di consapevolezza.
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