L’elaborato verte sull’analisi del medium videoludico storico per individuare le motivazioni che portano gli sviluppatori a compiere determinate scelte riguardo la rappresentazione dell’antichità al fine di confermare come lo studio di tale medium possa essere utile per analizzare e comprendere al meglio il capitale storico contemporanea in merito all’antichità, in aggiunta ai già prolifici studi in materia sulla cinematografia storica. Tuttavia, il medium videoludico è ormai divenuto il mezzo d' intrattenimento più diffuso e, pertanto, le nuove generazioni risponderanno sempre di più con titoli di videogiochi alla domanda "where did you learn that?", citando un articolo di Robert Houghton (2016) su questo argomento. Nella tesi presento come nella storia di questo medium sia cambiata la rappresentazione dell'antichità, come essa sia da sempre basata su quel capitale storico che, dapprima, è stato stabilito dal cinema storico a partire dai kolossal americani come Ben-Hur (1959), Cleopatra (1963) o The Ten commandments (1956) per poi seguire di pari passo i grandi campioni d'incasso e le nuove rappresentazioni che essi portano. Di quest'ultimi, le pellicole più citate nell'elaborato sono Alexander (2004), 300 (2007) e Gladiator (2000). Queste tre pellicole hanno avuto un grandissimo impatto sulla cultura popolare e sull'immaginario comune. Negli ultimi anni hanno fatto la loro comparsa diverse pellicole e serie TV a tema storico che fanno dell’autenticità storica un loro punto di forza. Autenticità che viene enfatizzata attraverso il ruolo di una violenza sempre più nuda e cruda. Anche nei videogiochi storici la violenza realistica sta assumendo lo stesso ruolo che ha nel cinema e nelle serie TV, ma nei videogiochi storici il conflitto è ancora il tema principale come presentato da David Serrano Lozano, questo è dovuto sia al legame ancora forte con il cinema, sia al fatto che la violenza funge da ponte per colmare la distanza temporale e culturale tra l'antichità e l'utente finale. Per quanto riguarda il medium videoludico l'analisi è stata condotta mettendo sotto esame alcuni dei titoli storici più influenti come le serie di strategici Total War e Imperivm oltre ai titoli action Spartan: Total Warrior e Ryse: Son of Rome. Infine, gli ultimi due titoli presenti nello scritto sono Romae ad Bellum una mod del celebre Age of Empires II e 0 A. D., anche quest'ultimo titolo nacque come una mod per il titolo di casa Microsoft ma i suoi sviluppatori decisero di dar vita ad un titolo ex novo indipendente. Questi due titoli sono l'emblema della richiesta di storia e di accuratezza storica da parte del pubblico che, quando non ritrova questi elementi nei titoli ufficiali, dando vita a progetti di vera e propria Public History nei forum di riferimento con ampie ricerche storiche con fonti ed immagini a sostegno delle varie tesi degli utenti.
Storia antica e nuovi media: i videogiochi
VITOLO, SIMONE
2022/2023
Abstract
L’elaborato verte sull’analisi del medium videoludico storico per individuare le motivazioni che portano gli sviluppatori a compiere determinate scelte riguardo la rappresentazione dell’antichità al fine di confermare come lo studio di tale medium possa essere utile per analizzare e comprendere al meglio il capitale storico contemporanea in merito all’antichità, in aggiunta ai già prolifici studi in materia sulla cinematografia storica. Tuttavia, il medium videoludico è ormai divenuto il mezzo d' intrattenimento più diffuso e, pertanto, le nuove generazioni risponderanno sempre di più con titoli di videogiochi alla domanda "where did you learn that?", citando un articolo di Robert Houghton (2016) su questo argomento. Nella tesi presento come nella storia di questo medium sia cambiata la rappresentazione dell'antichità, come essa sia da sempre basata su quel capitale storico che, dapprima, è stato stabilito dal cinema storico a partire dai kolossal americani come Ben-Hur (1959), Cleopatra (1963) o The Ten commandments (1956) per poi seguire di pari passo i grandi campioni d'incasso e le nuove rappresentazioni che essi portano. Di quest'ultimi, le pellicole più citate nell'elaborato sono Alexander (2004), 300 (2007) e Gladiator (2000). Queste tre pellicole hanno avuto un grandissimo impatto sulla cultura popolare e sull'immaginario comune. Negli ultimi anni hanno fatto la loro comparsa diverse pellicole e serie TV a tema storico che fanno dell’autenticità storica un loro punto di forza. Autenticità che viene enfatizzata attraverso il ruolo di una violenza sempre più nuda e cruda. Anche nei videogiochi storici la violenza realistica sta assumendo lo stesso ruolo che ha nel cinema e nelle serie TV, ma nei videogiochi storici il conflitto è ancora il tema principale come presentato da David Serrano Lozano, questo è dovuto sia al legame ancora forte con il cinema, sia al fatto che la violenza funge da ponte per colmare la distanza temporale e culturale tra l'antichità e l'utente finale. Per quanto riguarda il medium videoludico l'analisi è stata condotta mettendo sotto esame alcuni dei titoli storici più influenti come le serie di strategici Total War e Imperivm oltre ai titoli action Spartan: Total Warrior e Ryse: Son of Rome. Infine, gli ultimi due titoli presenti nello scritto sono Romae ad Bellum una mod del celebre Age of Empires II e 0 A. D., anche quest'ultimo titolo nacque come una mod per il titolo di casa Microsoft ma i suoi sviluppatori decisero di dar vita ad un titolo ex novo indipendente. Questi due titoli sono l'emblema della richiesta di storia e di accuratezza storica da parte del pubblico che, quando non ritrova questi elementi nei titoli ufficiali, dando vita a progetti di vera e propria Public History nei forum di riferimento con ampie ricerche storiche con fonti ed immagini a sostegno delle varie tesi degli utenti. File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/53491