In this essay, the aim was to analyze the deep theme of the parents' participation in the nursery. The relationship that the family creates with the educational service begins the first-time parents and their child enters the community of the kindergarten, where education professionals build an empathic listening to deal in the best possible way with all the necessities and questions of the different families. The role of the educator consists in staying as close as possible, promoting the chance to reflect together in a co-educational way through the provision of spaces and time, and helping to start and reinforce the relationship. The goal of the long participation trip is educational co-responsibility, which is why the involvement of the family cannot be ignored in the educational project of educational services. This virtuous dialogue must be extended to the territorial reality, where services connected with education play a fundamental role in expertise. Here, values and operating modes merge in a logical mutuality, creating a local community where it is possible to organize moments of communication and sharing. The ethnographic method is the best solution to the research and investigation of the aspects, traditions, and behaviors which flourish in these educational realities. The main object of observation becomes social interaction, a complex network of relationships that forms within a specific social space. The massive presence of foreigners in our country led the pedagogic research to consider the theory and the typical methods of anthropology, to explore from a different perspective experience and educational paths. Inspired by these methods of research, a few reflections will be proposed in the following lines on the basis of studies conducted in two different incubators placed in two different socio-cultural competitions: the nursery Françoise Dolto in Torino and the nursery Cacciatori in Nichelino. Different interviews have been held with a group of parents, asking them how they were dealing with the participation requested from the service and what kind of connection they have with the territory. It is also fundamental to give the floor to educational professionals, such as educators in their nursery of competence, and to the pedagogical coordinator. They talked about how, over the years, the ways of communicating with families and the various proposals have changed to include all components of the family in kindergarten. The objective of the educational services is to pass through a real sharing and inclusion of families in the objectives of the nursery, working in a co-planning. Finally, it is related the experimental internship carried out by a student within a social service where, throughout her journey, she will focus on learning how the role of a social worker can be useful for families living in the nursery.

Con il seguente elaborato si è voluto indagare il tema della partecipazione dei genitori in un nido d’infanzia. La relazione che la famiglia instaura con il sevizio educativo inizia dal primo momento in cui i genitori insieme al loro bambino si inserisce nella comunità del nido. I professionisti dell’educazione predispongono un ascolto empatico per accogliere al meglio tutti i bisogni e le domande delle famiglie. Il ruolo degli educatori è quello di stare accanto, in ottica di co-educazione, favorendo la possibilità di riflettere insieme attraverso la messa a disposizione di spazio e tempo utili perché la relazione possa avviarsi e consolidarsi. Obiettivo di un lungo cammino di partecipazione è la corresponsabilità educativa, infatti il progetto pedagogico dei servizi educativi non può non considerare il diretto coinvolgimento della famiglia. Questo dialogo virtuoso deve nascere anche con la realtà territoriale circostante. I servizi educativi svolgono un ruolo rilevante all’interno dei territori in cui si trovano, dove si uniscono valori e modalità operative in una logica di reciprocità. Una comunità territoriale con cui devono interagire, creare momenti di comunicazione e condivisione. È il metodo etnografico, il sistema di ricerca e d’indagine che meglio permette di indagare ed osservare da vicino, aspetti, tradizioni e comportamenti che avvengono in queste realtà educative. Il principale oggetto di osservazione diventa così l’interazione sociale, il complesso intreccio di relazioni che prendono forma in quel determinato spazio sociale. La massiccia presenza di stranieri nel nostro paese, ha stimolato la ricerca pedagogica ad avvalersi della teoria e dei metodi tipici dell’antropologia per indagare in maniera nuova le esperienze e i percorsi educativi e formativi. Ispirandosi a tale modalità di ricerca, verranno proposte alcune riflessioni su due nidi d’infanzia inseriti in due contesti socio culturali differenti: il Nido d’infanzia Françoise Dolto di Torino e il Nido d’infanzia Cacciatori di Nichelino. Sono state svolte alcune interviste ad un campione di genitori, domandando loro come vivono la partecipazione con il servizio e che connessioni anno con il territorio. Importante lasciare la parola anche ai professionisti dell’educazione, come ad educatrici dei rispettivi nidi e alla coordinatrice pedagogica. Hanno raccontato come negli anni sia cambiata la modalità di relazionarsi con i genitori e le proposte ed iniziative per far abitare il nido da tutta la famiglia. Come servizi educativi si vuole andare verso una reale condivisione e coinvolgimento con le famiglie degli obiettivi del servizio, lavorando in una co-progettazione. Infine viene raccontato il tirocinio sperimentale di un’universitaria di servizio sociale. Il suo percorso avrà l’obiettivo di comprendere come il ruolo di un assistente sociale può aiutare le famiglie che vivo il nido d’infanzia.

La partecipazione al nido: un legame tra servizio, famiglie e territorio. Voci narranti dei genitori e professionisti del Nido Françoise Dolto e del Nido Cacciatori

HENRY, MARTINA
2021/2022

Abstract

Con il seguente elaborato si è voluto indagare il tema della partecipazione dei genitori in un nido d’infanzia. La relazione che la famiglia instaura con il sevizio educativo inizia dal primo momento in cui i genitori insieme al loro bambino si inserisce nella comunità del nido. I professionisti dell’educazione predispongono un ascolto empatico per accogliere al meglio tutti i bisogni e le domande delle famiglie. Il ruolo degli educatori è quello di stare accanto, in ottica di co-educazione, favorendo la possibilità di riflettere insieme attraverso la messa a disposizione di spazio e tempo utili perché la relazione possa avviarsi e consolidarsi. Obiettivo di un lungo cammino di partecipazione è la corresponsabilità educativa, infatti il progetto pedagogico dei servizi educativi non può non considerare il diretto coinvolgimento della famiglia. Questo dialogo virtuoso deve nascere anche con la realtà territoriale circostante. I servizi educativi svolgono un ruolo rilevante all’interno dei territori in cui si trovano, dove si uniscono valori e modalità operative in una logica di reciprocità. Una comunità territoriale con cui devono interagire, creare momenti di comunicazione e condivisione. È il metodo etnografico, il sistema di ricerca e d’indagine che meglio permette di indagare ed osservare da vicino, aspetti, tradizioni e comportamenti che avvengono in queste realtà educative. Il principale oggetto di osservazione diventa così l’interazione sociale, il complesso intreccio di relazioni che prendono forma in quel determinato spazio sociale. La massiccia presenza di stranieri nel nostro paese, ha stimolato la ricerca pedagogica ad avvalersi della teoria e dei metodi tipici dell’antropologia per indagare in maniera nuova le esperienze e i percorsi educativi e formativi. Ispirandosi a tale modalità di ricerca, verranno proposte alcune riflessioni su due nidi d’infanzia inseriti in due contesti socio culturali differenti: il Nido d’infanzia Françoise Dolto di Torino e il Nido d’infanzia Cacciatori di Nichelino. Sono state svolte alcune interviste ad un campione di genitori, domandando loro come vivono la partecipazione con il servizio e che connessioni anno con il territorio. Importante lasciare la parola anche ai professionisti dell’educazione, come ad educatrici dei rispettivi nidi e alla coordinatrice pedagogica. Hanno raccontato come negli anni sia cambiata la modalità di relazionarsi con i genitori e le proposte ed iniziative per far abitare il nido da tutta la famiglia. Come servizi educativi si vuole andare verso una reale condivisione e coinvolgimento con le famiglie degli obiettivi del servizio, lavorando in una co-progettazione. Infine viene raccontato il tirocinio sperimentale di un’universitaria di servizio sociale. Il suo percorso avrà l’obiettivo di comprendere come il ruolo di un assistente sociale può aiutare le famiglie che vivo il nido d’infanzia.
ITA
In this essay, the aim was to analyze the deep theme of the parents' participation in the nursery. The relationship that the family creates with the educational service begins the first-time parents and their child enters the community of the kindergarten, where education professionals build an empathic listening to deal in the best possible way with all the necessities and questions of the different families. The role of the educator consists in staying as close as possible, promoting the chance to reflect together in a co-educational way through the provision of spaces and time, and helping to start and reinforce the relationship. The goal of the long participation trip is educational co-responsibility, which is why the involvement of the family cannot be ignored in the educational project of educational services. This virtuous dialogue must be extended to the territorial reality, where services connected with education play a fundamental role in expertise. Here, values and operating modes merge in a logical mutuality, creating a local community where it is possible to organize moments of communication and sharing. The ethnographic method is the best solution to the research and investigation of the aspects, traditions, and behaviors which flourish in these educational realities. The main object of observation becomes social interaction, a complex network of relationships that forms within a specific social space. The massive presence of foreigners in our country led the pedagogic research to consider the theory and the typical methods of anthropology, to explore from a different perspective experience and educational paths. Inspired by these methods of research, a few reflections will be proposed in the following lines on the basis of studies conducted in two different incubators placed in two different socio-cultural competitions: the nursery Françoise Dolto in Torino and the nursery Cacciatori in Nichelino. Different interviews have been held with a group of parents, asking them how they were dealing with the participation requested from the service and what kind of connection they have with the territory. It is also fundamental to give the floor to educational professionals, such as educators in their nursery of competence, and to the pedagogical coordinator. They talked about how, over the years, the ways of communicating with families and the various proposals have changed to include all components of the family in kindergarten. The objective of the educational services is to pass through a real sharing and inclusion of families in the objectives of the nursery, working in a co-planning. Finally, it is related the experimental internship carried out by a student within a social service where, throughout her journey, she will focus on learning how the role of a social worker can be useful for families living in the nursery.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/53486